All’economia serve un colpo di reni a livello di legalità e spirito civico, parola di startupper

scritto da il 30 Aprile 2017

Un italiano per lanciare lo streaming di nuova generazione. In questi giorni si discute spesso di problemi di valorizzazione di contenuti. Sia articoli che video. Ho pensato di andare a fare due chiacchere con qualcuno che le informazioni, i concetti di fact-checking e i dati sa cercarli, usarli e gestirli. Adriano Farano è uno dei tanti italiani che si è rotto le scatole dell’Italia. Ha preso valigia e sogni e ha fatto un salto fuori. Fondatore di Watchup (che ha venduto di recente all’emergente Plex), oggi è head of content di Plex, gruppo americano di media streaming in forte ascesa. Partiamo dall’inizio per capire cosa ha fatto.

Un italiano a Silicon Valley…
Dopo nove anni a Parigi dove avevo fondato il giornale online CafeBabel.com, sono arrivato nel 2010 a Palo Alto nell’ambito di una borsa di ricerca dell’Università di Stanford. Da subito mi hanno fatto sentire a casa aprendomi le porte dell’università. Stanford funziona sia come istituzione accademica che come think tank informale per nuove idee di business per cui tra il mondo dell’educazione, della ricerca e del venture capital ci sono barriere quasi inesistenti. Il tutto è fondato sul principio della meritocrazia per cui non contano le tue origini quanto le capacità che hai a farti valere. Dopo la borsa, sono diventato imprenditore in residenza presso l’incubatore di startup dell’università, StartX, e da lì ho poi fondato Watchup con l’idea di reinventare il concetto di telegiornale.

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A quanto hai venduto?
Da contratto non posso rilasciare dichiarazioni a proposito

Il tuo prossimo passo?
Come tutto il team di Watchup ho integrato la squadra di Plex in qualità di direttore contenuti. Plex è una delle dieci applicazioni più usate su piattaforme over the top (Apple TV, Roku, Chromecast ecc.) addirittura con un traffico superiore a ESPN e HBO Now, due colossi dello spazio mediatico statunitense. L’opportunità di sposare i contenuti e la tecnologia di Watchup con Plex sono immense per cui per il momento sono concentrato su questo nuovo traguardo.

Che ti sembra dell’Italia da li?
Mi sembra un Paese che dopo oltre un secolo e mezzo non ha ancora pienamente ricostruito la frattura socio-economica tra le moltitudini di realtà regionali che pure ne fanno la sua ricchezza culturale. Questi divari appesantiscono la capacità creativa e innovativa che pure contraddistingue l’indole italica. Ci sono segnali positivi: secondo il Ministero dello Sviluppo economico dal 2014 al 2016 il numero di startup innovative è quasi triplicato passando a 6363 unità. C’è una cultura delle startup in Italia che si sta diffondendo a macchia d’olio. Ma per continuare su questa strada serve un colpo di reni a livello di legalità e spirito civico. Serve tanta dedizione e volontà di apertura al diverso, a chi non è figlio di nessuno, a coloro che vogliono provare chi sono, a condizione che lavorino duro. Sono questi i veri valori della Silicon Valley da cui l’Italia può e deve imparare.

schermata-2017-04-30-alle-10-37-48Ritieni che quello che hai fatto in Silicon Valley avresti potuto farlo anche in Italia?
Non credo. Nonostante alcuni segnali positivi, l’Italia resta legata a un sistema tribale ancorato a strutture di clan e perciò di difficile penetrazione. Quando ho cominciato da giornalista, ad esempio, in Italia non sono riuscito neanche a trovare un tirocinio non remunerato. In Francia invece non conoscendo nessuno e non essendo nemmeno madrelingua sono stato preso a Le Figaro e dopo solo un mese mi hanno mandato in reportage all’estero facendomi firmare un articolo a pagina 2. Ma anche la Francia dopo un po’ mi è stata stretta: sistema meritocratico, certo, anni luce dall’Italia, ma appesantito da burocrazia, pressione fiscale e mentalità da posto fisso.

Alcune note su Plex e il mercato di riferimento a questo punto sono doverose, per spiegare il contesto in cui ora vive Adriano. Il gruppo nasce poco meno di 10 anni dall’idea di 3 amici: Elan Feingold, Scott Olechowski e Cayce Ullman. Col tempo Ullman lascia il progetto e nel gruppo direttivo entra l’attuale ceo Keith Valory, che porta una visione maggiormente strutturata. Nel 2014 il venture Kleiner Perkins investe 10 milioni in Plex dando una forte spinta alla crescita. Nella visione di crescita entra anche Watchup, la giovane startup di Adriano. Con questo contributo il gruppo Plex apre la porta alla diversificazione aggiungendo un nuovo servizio di qualità per la fruizione di news e telegiornali.

Twitter @EnricoVerga