06 Ottobre 2023

L’Europa di oggi è già figlia di una grande migrazione

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Non c’è un solo elemento del nostro modo di essere, della nostra condizione antropologica e della nostra storia che non sia l’esito di quel grande processo migratorio che ebbe inizio, grosso modo, tra il 2000 e il 1900 a. C. e si concluse, quantunque interrotto da altri significativi eventi, intorno all’VIII secolo a. C., ovverosia nel momento in cui i Greci riuscirono a far prevalere il proprio modello socio-politico, colonizzarono le coste dell’Asia Minore e nacquero l’èpos omerico e la pòlis. In parole povere, ma indubbiamente efficaci, l’Europa è figlia di una grande migrazione e si fa molta fatica a credere che,...

31 Gennaio 2019

Migranti: con The Lancet e i dati sfatiamo quattro leggende sul tema

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Il tema migranti continua a essere al centro di cronache e polemiche; il nuovo Governo, ed in particolare il ministro Salvini, hanno impostato su di esso una parte rilevante della loro politica ed in generale tendono, anche nella narrativa e nella comunicazione social, a ricondurre ai temi dell’immigrazione gran parte delle più ampie problematiche relative alla sicurezza ed all’ordine pubblico. Già nell’estate scorsa ci eravamo intrattenuti su integrazione e migrazione, analizzando uno studio della Fondazione Hume: il fenomeno migratorio, argomentavamo, è da gestire all’interno di percorsi di riforma strutturale di molte delle...

18 Giugno 2018

Immigrazione, i dati web dicono che in Italia l'allarme è fortemente esagerato

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Nel recente dibattito politico il tema dell’immigrazione irregolare raccoglie da diverse settimane la massima attenzione sui media nazionali. La controversa scelta del Governo Conte di chiudere i porti italiani alle ONG straniere ha evidentemente dato un fortissimo impulso alla discussione, spesso molta accesa data la delicatezza del tema. La questione dell’immigrazione irregolare non è evidentemente un argomento nuovo nel dibattito politico. Per certi versi le ultime elezioni del 4 marzo sono state vinte dai partiti di maggioranza anche grazie a posizioni intransigenti verso i flussi migratori, esaltando in particolare i rischi...

05 Maggio 2017

Il rischio più autentico dell’economia tedesca: morire di vecchiaia

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Eurostat ha inaugurato la #YouthWeek, una settimana di dati dedicati alla questione della gioventù europea, diffondendo quelli sul numero degli under 20 nei diversi paesi dell’area. Il grafico che riepiloga la situazione mostra il primato dell’Irlanda, con il 28% di 0-19enni sul totale della popolazione e, fanalino di coda, la Germania con circa il 18%. Noi italiani siamo terz’ultimi, con qualche decimale in più. Questa rilevazione cela il duplice problema della Germania, che è di ordine sociale ed economico insieme. La prima parte del problema è visibile da quest’altro grafico, prodotto dall’istituto statistico tedesco. Si...

13 Dicembre 2016

La sfida epocale dell’immigrazione e l’irriverenza di Bello FiGo

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Nella lettera inviata alla Commissione Europea lo scorso 27 ottobre, Pier Carlo Padoan spiegava, tra le varie voci, i costi dell’emergenza migranti affrontati dall’Italia. Fino a quella data sono state 156.705 le persone salvate nel 2016, superiori al numero totale dei salvataggi effettuati nel 2015, il triplo rispetto al 2013 e sulla scia del picco raggiunto nel 2014. Una spesa di 3,3 miliardi di euro nel 2016 (superiore di circa il 360% rispetto al 2011), che potrebbe salire fino a 4,2 miliardi nel 2017. Si tratta di numeri importanti, in uno scenario complessivo preoccupante che denota carenze sia a livello europeo sia italiano...

20 Ottobre 2016

L'inflazione su, i salari reali giù e come potrebbe andare a finire la Brexit

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Ho sempre considerato la questione relativa alla cosiddetta Brexit soprattutto di natura politica, piuttosto che basata su fondate giustificazioni economiche. In fin dei conti lo status della Gran Bretagna nell'Unione europea è certamente privilegiato. La partecipazione al mercato unico è accompagnata da numerose clausole di opt-out, superiori a quelle degli altri Paesi aderenti, che le consentono una serie di deroghe all’applicazione delle normative comunitarie. L’adozione, poi, di un cambio flessibile tra sterlina ed euro ha consentito vari margini di operatività sui conti esteri e sulla posizione patrimoniale sull’estero che,...

21 Settembre 2016

Gli intrecci tra immigrazione, salari e occupazione. Ne vogliamo parlare?

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In una fase storica in cui il tema dei flussi migratori è al centro del dibattito italiano e internazionale, al fine di ridurre i costi sociali dell'immigrazione e di aumentarne i benefici sarebbe essenziale capire come si possa favorire la sfida decisiva dell'integrazione lavorativa dei rifugiati e degli altri immigrati presenti sul territorio. Senza retorica, se i nuovi arrivati non riescono a trovare lavoro, i costi per la collettività aumentano così come l'insofferenza dei residenti. Ma attualmente gli immigrati incontrano due tipi di macro-ostacoli sulla strada della ricerca di un'occupazione. Ostacoli che sarebbe meglio cercare...

02 Luglio 2016

Pattugliare incentiva gli affari. Lo dice l'econometria applicata al traffico di migranti

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Pubblichiamo un post di Carlo Amenta, Paolo Di Betta e Calogero Ferrara. Amenta e Di Betta sono, rispettivamente, ricercatore e professore associato in Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Palermo ed entrambi honorary fellow dell’Istituto Bruno Leoni. Ferrara è sostituto procuratore presso la Procura di Palermo, Direzione Distrettuale Antimafia -  Le indagini Glauco 1 e Glauco 2, coordinate dalla Procura di Palermo e condotte dalla Polizia di Stato, hanno portato all’arresto, prima, e per taluni casi anche alla condanna di numerosi criminali che fanno parte di una organizzazione dedita all’organizzazione del...

25 Giugno 2016

Le ragioni poco liberali degli euroscettici

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La maggioranza dei commentatori – non solo italiani – ritiene che l’Ue debba cambiare, a prescindere dai punti di partenza che possono essere favorevoli a un'eventuale remain o ad una exit. Le divergenze si notano invece sul come si debba cambiare, che è molto più complicato. Non sono in pochi a sostenere che vi siano ragioni liberali per un’uscita dall’Ue e che queste motivazioni abbiano giocato un ruolo importante anche nella Brexit. Quali sarebbero? Principalmente viene da pensare all'eccessiva burocratizzazione delle istituzioni europee ed alla regolamentazione eccessiva. Argomentazioni sicuramente valide, ma sono...

19 Giugno 2016

Le ragioni economiche di chi tifa Brexit

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Come ho scritto in un post sul mio blog, Back of the Envelope, i britannici favorevoli all'uscita dalla UE sono più numerosi tra coloro che appartengono alla working class, hanno istruzione medio bassa, età superiore ai 50 anni, sono uomini, votano UKIP e abitano in East e West Anglia. È possibile darne una spiegazione "economica"? Quasi tutti gli studi disponibili (HM Treasury, 2016; IFS, 2016; OECD, 2016; NIESR, 2016, The Guardian 28 May 2016) mostrano che l'uscita del Regno Unito provocherà danni sostanziali all'economia britannica nel suo insieme (in termini di salari reali, occupazione, crescita, prezzi delle case, borse, bilancio dello...