Tortuga

Tortuga è un think-tank di studenti, ricercatori e professionisti del mondo dell'economia e delle scienze sociali, nato nel 2015. Attualmente conta 51 membri, sparsi tra Europa e il resto del mondo. Scrive articoli su temi economici e politici, e offre alle istituzioni, associazioni e aziende un supporto professionale alle attività di ricerca o policy-making.
30 Novembre 2017

Ma il Jobs Act non doveva mettere fine al precariato?

Nel valutare la riforma del lavoro del 2015, è doveroso partire dagli obiettivi iniziali. Tra questi, uno tra i principali, era il miglioramento della qualità dell’occupazione. Sia la riduzione delle tutele ai lavoratori, tramite la tanto discussa abolizione dell'articolo 18 e l'introduzione del sistema a tutele crescenti, che la decontribuzione, avrebbero dovuto incentivare le imprese ad assumere con i nuovi contratti a tempo indeterminato. In effetti, nel 2015, il primo anno di attuazione delle riforme, si è verificato un notevole aumento della quota di contratti a tempo indeterminato, che sono arrivati a costituire l'81% della...

19 Novembre 2017

Cosa combina Ryanair e cosa la aspetta

Negli annali degli studiosi di marketing brillano alcuni casi di brand o di loghi così efficaci da entrare a far parte del gergo comune per indicare genericamente una certa tipologia di prodotto, indipendentemente dalla marca di quest’ultimo. Un esempio lampante è lo Scottex, il cui marchio ha preso il posto nel linguaggio collettivo del termine originale “carta da cucina”.  Lo stesso destino cui era andato incontro lo Scotch, ovvero il nastro adesivo inventato dall’americano Richard Drew nel 1930. La signora dei low cost Ryanair, la compagnia aerea fondata nel 1985 da Tony Ryan e amministrata da Michael O'Leary dal 1994,...

02 Ottobre 2017

Non usateci come scusa per abbassare l’età della pensione

Da gennaio 2018 l’età pensionabile di uomini e donne verrà unificata a 66 anni e 7 mesi. Una notizia che non desta sorprese, in quanto l’unificazione di genere dell’età per la pensione di vecchiaia era già prevista dalla riforma Fornero e varata nel decreto “Salva Italia”. Nei prossimi anni è inoltre previsto un progressivo aumento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2019, 67 anni e 3 mesi nel 2021 e di lì in avanti un aumento di 2 mesi ogni due anni, in modo tale da adeguare l’età pensionabile alla crescente aspettativa di vita.  Come sempre accade in questi casi, una parte del mondo della politica si unisce...

18 Settembre 2017

Se l'Italia non è un Paese per laureati e l’istruzione non è una priorità

A pochi giorni dall’uscita del nuovo rapporto annuale dell’OCSE sullo stato dell’istruzione nei Paesi ad alto reddito (qui il focus sull’Italia), si riapre il dibattito sul sistema educativo italiano. Il report, infatti, insiste sui temi già evidenziati dal monitoraggio dell’Unione Europea sul raggiungimento degli obiettivi fissati dall’UE per il 2020 (qui l’analisi che Tortuga fece in merito su lavoce). In particolare, l’istituzione di Parigi sottolinea come i dati 2014 indichino che l’Italia “presenta una proporzione relativamente bassa di adulti in possesso di un titolo d’istruzione terziario, e prospettive...

02 Agosto 2017

Le banche, le aziende (zombie) e il credito: se fallire non è un’opzione

In un recente articolo abbiamo parlato della (mancata) efficienza del sistema finanziario italiano e dei suoi effetti sull’economia. Riprendiamo il discorso con altri due articoli, volti ad approfondire alcune possibili aree di intervento politico: con il primo – pubblicato lunedì – ci siamo concentrati sul lato dell’offerta di credito (le banche); quello di oggi avrà invece come oggetto il lato della domanda (le imprese). Ad oggi il dibattito sul sistema finanziario si è concentrato fortemente sul problema dell’eredità dei crediti non performanti e su come riuscire a liberare i bilanci delle banche senza avere effetti...

31 Luglio 2017

Le banche, le aziende (zombie) e il credito: perché non basta ricapitalizzare

Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato della (mancata) efficienza del sistema finanziario italiano e dei suoi effetti sull’economia. Riprendiamo il discorso con due articoli – il prossimo in uscita mercoledì – volti ad approfondire alcune possibili aree di intervento politico: ci concentriamo oggi sul lato dell’offerta di credito (le banche); il prossimo articolo si concentrerà invece sul lato della domanda (le imprese). Ad oggi il dibattito sul sistema finanziario si è concentrato fortemente sul problema dell’eredità dei crediti non performanti e su come riuscire a liberare i bilanci delle banche senza avere effetti...

11 Luglio 2017

Alla radice dei problemi delle banche italiane: l’inefficienza nell’allocazione del credito

Al di là della discussione sulla conformità del decreto legge per salvare le banche venete, è doveroso analizzare più a fondo la radice dei problemi del sistema finanziario italiano, per capire come non ritrovarsi nella stessa situazione nuovamente. Nei giorni scorsi si è scritto un ulteriore capitolo dell’eterna vicenda del salvataggio delle banche italiane, in questo caso quelle venete, una nenia senza fine sul nostro dissestato sistema finanziario. Il dibattito sulla non-conformità del salvataggio rispetto ai regolamenti europei sembra tuttavia ignorare i problemi strutturali alla base dell’inefficienza del nostro sistema...

21 Giugno 2017

Contrattazione decentrata e politica dei minimi: un’idea per il Sud

Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato dei possibili effetti della contrattazione decentrata sulla competitività delle nostre aziende. Qui completiamo il quadro aggiungendo la dimensione regionale. Da decenni si discute del divario di competitività tra il Sud e il resto del Paese che va allargandosi nel tempo. Come agire? La contrattazione decentrata è uno dei pezzi del puzzle che va assemblato affinché il Mezzogiorno cominci a camminare. Produttività,  retribuzioni, competititività: perché c’è un problema La competitività di un’economia, come quella di una azienda, si misura essenzialmente dalla sua capacità di...

06 Giugno 2017

Decentralizzare può risollevare la competitività delle imprese italiane?

Abbiamo parlato precedentemente della tensione fra il grado di centralizzazione della contrattazione e la disoccupazione, con un parallelo tra Francia e Italia, innescando qualche polemica. Ma qual è precisamente il legame tra la contrattazione, il costo del lavoro e la competitività delle aziende? Proviamo a chiarire il punto di una proposta, la decentralizzazione della contrattazione, che può avere una relativa importanza. Produttività, costo del lavoro e competitività L’eccessivo costo del lavoro e la scarsa produttività sono spesso additati come le cause fondamentali della mancanza di competitività di paesi come l’Italia...

18 Maggio 2017

Contrattazione e salario minimo, che cosa insegna Macron all'Italia

Il neoeletto presidente della Repubblica francese non ha mai fatto mistero delle sue priorità legislative. In particolare, uno degli elementi in cima all’agenda è completare il processo di decentralizzazione nella negoziazione degli orari di lavoro e dell’organizzazione aziendale. A questo proposito, è interessante mettere a confronto la normativa vigente in Francia e in Italia, ed analizzare i possibili effetti che liberalizzazioni in questo senso potrebbero avere su condizioni di lavoro e produttività. La negoziazione sindacale in Francia e in Italia La Francia ha riformato recentemente la normativa sulla contrattazione,...