Enrico Verga

Consulente strategico e istituzionale, Master in International relations alla Università Cattolica del Sacro Cuore, senior analyst a Longitude.
05 Dicembre 2016

L'industria 4.0 e il futuro dell'occupazione, ovvero un uomo e un cane

“L’industria del futuro avrà solo 2 dipendenti: un uomo e un cane. L’uomo sarà li per nutrire il cane. Il cane sarà lì per evitare che l’uomo tocchi qualcosa” (Warren Bennis). Il termine industria 4.0 si riferisce a una combinazione di numerose innovazioni, nell’ambito della tecnologia digitale, che stanno raggiungendo la maturità evolutiva in questo tempo. Tra le tecnologie che fanno parte di questo ecosistema possiamo includere: robotica avanzata, intelligenza artificiale, sensori evoluti, cloud computing, internet delle cose, acquisizione e analisi dei dati, fabbricazione digitale (includendo la stampa 3d) software...

08 Novembre 2016

Commercio estero, ci rimettiamo di più con la Clinton o con Trump?

Cosa può cambiare per l'Italia se vince Trump? E se invece toccasse a Hillary Clinton? Sarebbe semplice dire “vabbè, son affari degli americani”. È però cosa nota che la politica estera americana, sia in materia di difesa che di commercio, ha delle ripercussioni dirette e indirette sulle posizioni europee e, per estensione, italiane. Ho pensato quindi di spulciare un po' le agende della signora Hillary e di mister Donald (diciamo le loro promesse elettorali) in fatto di politica estera e difesa e capire, posto che mantengano le promesse, chi può fare più danno agli interessi italiani (più precisamente, al nostro...

15 Ottobre 2016

Startup e Pmi. Un matrimonio che s’ha da fare

A volte credo che l’Italia sia divisa in sette, in gruppi, in universi paralleli che, nel migliore dei casi, si sfiorano e interagiscono brevemente. Ci sono due realtà in Italia che faticano a riconoscersi. Anzi, a volte credo proprio che si ignorino. Facciamo le presentazioni. Le Pmi italiane rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. Negli ultimi anni a causa della crisi e la loro ignoranza in fatto di mercati esteri (dove di solito andavano con il “cliente grosso che vende all’estero”) si trovano in un pantano. Costi di gestione massacranti, margini in crollo, incapacità ad analizzare i mercati stranieri,...

14 Settembre 2016

Conversazione intima su come far crescere il made by Italians. In Iran  

Le donne iraniane sono, generalmente, attente al look (a volte troppo passionali con la scelta di trucco, un tanto al kg) e molto femminili. Non sorprende che la moda italiana (come confermato da una recente analisi del Sole 24 Ore) sia da sempre un punto di riferimento per le persiane Doc. Tuttavia c’è differenza tra esportare il made in Italy e il made by Italians. Ne ho già scritto a proposito del cioccolato: noi italiani non abbiamo solo prodotti da esportare ma know-how, tecnologie, visioni. Tutto quello che ci rende italiani. Ecco allora che un marchio storico dell’intimo italiano, Liabel, decide di esportare il mondo...

31 Luglio 2016

Cioccolatieri, non cioccolatai. La via italiana

Fare la figura del cioccolataio, in gergo, implica fare una figuraccia. Forse i “cioccolatai” italiani han qualcosa da insegnare, in termini di figures (numeri), alle Pmi italiane che vogliano far soldi all’estero. Dati alla mano l’Italia è il quinto paese per export di cioccolato con una quota mondiale del 6,1%, per un valore di poco meno di 2 miliardi di dollari. L’associazione europea dei cioccolatai riporta dati in crescita per la produzione di questo prodotto e la sua lavorazione sul territorio dell’Unione. Quanto a noi italiani, crescere non costituirebbe un'eccezione. Secondo previsioni Prometeia, complessivamente...

14 Luglio 2016

Brexit, l'opportunità milanese

Dopo due settimane di gestione della sindrome post traumatica (la mia gatta ha perso la voce per lo shock) mi sento in grado di parlare di Brexit. Specialmente dopo l’omicidio della giovane parlamentare pro “Bremain”, Jo Cox, avrei scommesso che l’indole “politicamente corretta” degli inglesi li avrebbe spinti, sconvolti da tale violenza, verso un voto di continuità. Temo di aver sottovalutato la propensione isolazionista, isolana e, in generale, un poco posh (leggasi snob) dei britannici. Dopo tutto persino la regina, sotto sotto in modo molto elegante, ha fatto intuire che a lei di stare con quei continentali buzzurri non...

20 Giugno 2016

Perché Microsoft entra nel mercato della marijuana

Perché Microsoft ha deciso di entrare nel mercato della marjiuana? Nelle sedi del colosso tech, a partire da quella italiana di Segrate, si faranno crescere i dreadlock? Coltiveranno "maria" nelle aiuole aziendali? Costruiranno un tempio rastafariano? No. L’unica ragione per cui Microsoft è entrata di prepotenza nel business sono i soldi. Prima di tutto, quindi, inquadriamo il mercato. Stando a una ricerca di Arcview Market Research, si stima che il mercato della marijuana legale, nei soli Stati Uniti, raggiungerà nel 2016 quota 7,1 miliardi di dollari (se questo è il valore di quello legale fatevi i conti su quello illegale… se...

08 Giugno 2016

Le Pmi italiane, la crescita e tutto un mondo là fuori: alcune istruzioni per l'uso

Al festival di Trento (più conosciuto come festival dell’economia) si è visto un po' di tutto. Sfilata di ministri, aspiranti sindaci, giornalisti saggi che parlavano di banche cattive e perché no qualche economista (dopo tutto ci può stare, ammesso che parli di economia). Seguendo a distanza ho colto un tema di rilievo pratico: la crescita (o la sua mancanza). Qualcuno ha ripetuto che le piccole e medie imprese italiane sono ancora la spina dorsale della nostra economia. Per altri invece, come Enrico Moretti, economista a Berkeley, celebrato autore de La nuova geografia del lavoro, "le Pmi sono sempre più un freno, più che...

19 Maggio 2016

Nella tempesta perfetta del Brasile gli italiani sanno fare buoni affari

In attesa che le Olimpiadi 2016 portino sotto i riflettori le bellezze del Brasile, la signora Dilma Rousseff ha trovato un modo egualmente efficace per far parlare di sé e della sua nazione. Quello che fino a pochi anni fa era il primo dei Brics (insieme a Russia, India, Cina e Sud Africa) oggi sembra affondare in una palude di corruzione, malgoverno, crisi finanziaria e crollo dell’occupazione. Oggettivamente i numeri del Brasile sono tutti da interpretare: una classe media che sta lentamente emergendo, risorse naturali abbondanti e diversificate (si va dal petrolio al ferro, dallo zucchero alle pietre preziose), infrastrutture...

28 Aprile 2016

E se i cinesi si comprano il Milan? Chi ci guadagna?

Ammetto di non essere un esperto di calcio. Ma riconosco che il calcio, come pochi altri sport di gruppo, è utile. Non mi riferisco alla disciplina in sé come pratica di allenamenti e vita sana. Mi riferisco al soft power degli sport di squadra. Ai vecchi tempi si usavano i gladiatori. Poi, anche per una questione di decoro, è stato necessario adottare altre soluzioni. E così gli americani hanno il football (bestioni corazzati che si affrontano in un arena) seguito dal più moderato baseball e, ovviamente, il basket. Noi europei, con i sudamericani, abbiamo il football. Il Regno Unito (e le sue ex colonie) ha il cricket. Invece...