Alessandro Magnoli Bocchi

Alessandro Magnoli Bocchi è fondatore e Chief Investment Officer di Foresight Advisors. Nel corso degli ultimi 30 anni, ha lavorato nel campo dell’analisi economica, della gestione aziendale e dell’asset management in Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Asia, America Latina e Africa. Prima di creare Foresight Advisors è stato Chief Economist, membro del management team e dell’ Investment Committee presso la Kuwait China Investment Company. In precedenza, è stato Senior Economist alla Banca mondiale (reclutato attraverso lo Young Professionals Program nel 2000); Ricercatore Associato ad Harvard University; ed Economista presso la Inter-American Development Bank. Dottore commercialista, ha pubblicato numerosi articoli e libri. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Management Sciences all’ESADE; un MBA/MIM CEMS (Bocconi/ESADE); una laurea in Business Administration presso l'Università Bocconi; e una laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Parma.
05 Febbraio 2024

Agricoltura, senza scienza e narrazione veritiera sarà salto nel buio

Co-autore di questo post è Marco Ceriani, scrittore e giornalista, laurea a Milano in Scienze delle preparazioni alimentari, esperienze in nuovi alimenti, cibi nutraceutici e sport food -

L’agricoltura moderna si trova ad un bivio cruciale. Da un lato, la pressante necessità di sfamare una popolazione mondiale in costante crescita, stimata a 10 miliardi di persone entro il 2050. Dall’altro, l’imperativo di tutelare l’ambiente e le risorse naturali, minacciate da cambiamenti climatici, scarsità di acqua e terra fertile, e inquinamento.

In questo contesto di sfide epocali, l’innovazione tecnologica e l’adozione di pratiche...

27 Dicembre 2023

La svolta in Medio Oriente può arrivare solo dall'economia

In Medio Oriente, lo status quo è fatto di instabilità, vulnerabilità e conflitti. Gli stati-nazione sono instabili, le frontiere artificiali e fragili[1]. Ostilità irrisolte sfociano in guerre decennali. La dipendenza dal petrolio rende improrogabile la diversificazione dell’economia. In un circolo vizioso, la ciclicità degli shock blocca le riforme volte alla resilienza; per esempio, un paese in crisi non può aumentare il gettito fiscale, per cui la ripresa è poi inibita dalla carenza di risorse. Le sfide climatiche aggiungono urgenza (FMI, 2023). Le tensioni tra Iran e Arabia Saudita ostacolano lo sviluppo L’Iran e...

21 Settembre 2023

La democrazia in crisi prepara la deriva autoritaria. Quale futuro?

Questo post introduce alla lettura del libro dell'autore da oggi in edicola e dal 29 settembre in libreria: "Quale futuro per la democrazia? Come rafforzare lo stato liberale in tre mosse", edito da Il Sole 24 Ore -

Oggi nessuno, disillusi inclusi, può sottrarsi a due domande. La prima, “la democrazia è in crisi?”, porta alla seconda: “va difesa?”.

La democrazia è in crisi, delegittimata dalle élite e sfiduciata dai cittadini. Nel mondo, ansia e rabbia sono entrate in politica. La partecipazione elettorale è bassa. Scontento, analfabetismo funzionale e fake news – rese virali dai social media – viziano il voto....

15 Giugno 2023

Ottimismo, dal Pnrr al Mes ecco come si costruisce

I giovani hanno bisogno di ottimismo. Per vivere in maniera degna, le nuove generazioni devono poter sperare – con convinzione – in un futuro migliore. Devono porsi mete che sentono possibili. Quando il contesto è avverso, è impossibile essere ottimisti. Se ogni ambizione si fa utopia, le frustrazioni si cronicizzano in cinismo e sfiducia. Il contesto italiano è avverso da decenni: irrilevanza geopolitica … Nel sistema internazionale, la collocazione odierna comporta rischi di arretramento (Imf, 2023ab; Wb, 2023ab; Ocse, 2023ab). In assenza di cambi strutturali, il trend sembra ineludibile: a livello globale, i giochi li faranno Stati...

14 Aprile 2022

Italia, momento critico. Le mosse da azzeccare e i libri da buttare

Nei prossimi due anni il ripristino degli equilibri mondiali verrà ostacolato da una crescita fragile, a rischio recessione. Troppe le difficoltà per poter incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare di farcela. Ordine globale da ridisegnare. Lo scenario geopolitico è come un piatto della tradizione nelle mani di uno chef: scomposto da lasciare perplessi, conto (caro) in arrivo. Quando i carri armati russi hanno attraversato il confine ucraino è finita la Pax Americana. La guerra ha certificato una metamorfosi in atto da un decennio. Economia mondiale indebolita. Nuove ondate di protezionismo e nazionalismo fiaccheranno la...

07 Gennaio 2022

Allacciamo le cinture: ecco i 6 megatrend che cambieranno vite e portafogli

Un marinaio cerca fortuna su una piccola isola senza rendersi conto che è una gigantesca balena addormentata. Quando il cetaceo si sveglia le sue aspettative vanno in frantumi. Nella sua mente, a causa di un ‘evento imprevisto’. In realtà, ha valutato male la situazione. Questa leggenda è presente in molte culture[i], dall’Arabia all’India. L’incapacità di valutare i rischi crea insicurezza - e porta a paure irrazionali. Ignorati dai più, i megatrend trasformano il modo in cui viviamo e lavoriamo. Preoccupati dai nostri assilli quotidiani, tendiamo a trascurare le forze irreversibili che determinano la nostra vita. Nei...

03 Giugno 2021

Stato o mercato? Post-Covid la collaborazione è la carta vincente

La pandemia ha messo a nudo le fragilità di un pianeta interconnesso. Pur meno letale. Per costruire una società sostenibile, più prospera e inclusiva, l’obiettivo è mantenere - all’interno di un sistema democratico - l’equilibrio tra mercato e Stato. In altre parole, le democrazie devono saper garantire: 1) la libertà individuale (i.e.: il diritto all’autorealizzazione); e 2) l’equità, almeno come principio di giustizia distributiva (i.e.: un’equa ripartizione di costi e benefici). Più concretamente, è imperativo ripensare: i) le regole democratiche - poiché la maggior parte delle scelte politiche ha un impatto sulle...

01 Luglio 2020

I sette nodi economici che mettono a rischio la democrazia

 Il COVID-19 non cambierà il mondo. Chi detesta il capitalismo, l’immigrazione e l’inquinamento si augura che il virus li elimini tutti, e in un colpo solo. Tuttavia - come dimostrato da crisi del passato - cambiare è difficile. Solo un decennio fa, la crisi finanziaria globale del 2008 (global financial crisis - GFC) diede adito ad ambiziosi propositi di riforma – tutti disattesi. Uno status quo pericoloso. Cambiare è necessario: in assenza di decisioni coraggiose, l’aumento della disuguaglianza favorirà il populismo e il nazionalismo, mettendo a rischio la democrazia (Figura 1). In primis, la crescita rimarrà al di...

28 Maggio 2020

Dieci suggerimenti a politici e scienziati per gestire Covid-19

Nel gestire il COVID-19, la rapidità d’esecuzione è essenziale. In rapida successione, la pandemia innesca due crisi - prima nel settore sanitario e poi nell’economia - e le pone in apparente dicotomia. I responsabili politici (policy makers) devono ridurre al minimo la dualità “salute o crescita”, ponendosi due traguardi paralleli: 1) contenere il virus (obiettivo sanitario); e 2) evitare lockdown prolungati (obiettivo economico). Le priorità sono, nell'ordine: 1. Promuovere la cooperazione globale. La posta in gioco è alta: una depressione può portare a conflitti, tensioni sociali e carestie. Il coordinamento...

25 Aprile 2020

Virus, riaprire come? I 3 scenari per chi investe, dal tragico all'ottimista

Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, proviamo a immaginare il futuro. L’errore è quasi certo, ma il rischio è necessario. In parole più forbite: prima di prendere decisioni cruciali va fatta un’analisi probabilistica – anche inizialmente imprecisa - che ci aiuti a ipotizzare ciò che ci aspetta. Il tiro si aggiusta in corsa. Innanzi tutto, bisogna mantenere la lucidità. Il coronavirus (COVID-19) ha svelato con brutalità l’essenza di individui e nazioni. C’è chi è forte e chi è fragile, chi manipola e chi no. Chi auspica riforme per attrarre investimenti e resuscitare la competitività si scontra con chi esige la...