Alessandro Magnoli Bocchi

Alessandro Magnoli Bocchi è fondatore e CEO di Foresight Advisors. È anche Economic Advisor di Burgan Bank, Kuwait. Nel corso degli ultimi 25 anni, ha lavorato nel campo dell’analisi economica, della gestione aziendale e dell’asset management in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, America Latina e Africa. Prima di creare Foresight Advisors, il Dr. Magnoli Bocchi è stato Chief Economist, membro del management team e dell’ Investment Committee presso la Kuwait China Investment Company (KCIC). Prima di entrare in KCIC nel 2008, è stato senior economist alla Banca mondiale (reclutato attraverso lo Young Professionals Program nel 2000). In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Ricercatore Associato ad Harvard University e di economista presso la Inter-American Development Bank. Dottore commercialista, ha pubblicato numerosi articoli e libri. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Management Sciences all’ESADE; un MBA/MIM CEMS (Bocconi/ESADE); e una laurea in Business Administration presso l'Università Bocconi. Sta completando una laurea in diritto internazionale presso l'Università di Parma.
14 Aprile 2022

Italia, momento critico. Le mosse da azzeccare e i libri da buttare

Nei prossimi due anni il ripristino degli equilibri mondiali verrà ostacolato da una crescita fragile, a rischio recessione. Troppe le difficoltà per poter incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare di farcela. Ordine globale da ridisegnare. Lo scenario geopolitico è come un piatto della tradizione nelle mani di uno chef: scomposto da lasciare perplessi, conto (caro) in arrivo. Quando i carri armati russi hanno attraversato il confine ucraino è finita la Pax Americana. La guerra ha certificato una metamorfosi in atto da un decennio. Economia mondiale indebolita. Nuove ondate di protezionismo e nazionalismo fiaccheranno la...

07 Gennaio 2022

Allacciamo le cinture: ecco i 6 megatrend che cambieranno vite e portafogli

Un marinaio cerca fortuna su una piccola isola senza rendersi conto che è una gigantesca balena addormentata. Quando il cetaceo si sveglia le sue aspettative vanno in frantumi. Nella sua mente, a causa di un ‘evento imprevisto’. In realtà, ha valutato male la situazione. Questa leggenda è presente in molte culture[i], dall’Arabia all’India. L’incapacità di valutare i rischi crea insicurezza - e porta a paure irrazionali. Ignorati dai più, i megatrend trasformano il modo in cui viviamo e lavoriamo. Preoccupati dai nostri assilli quotidiani, tendiamo a trascurare le forze irreversibili che determinano la nostra vita. Nei...

03 Giugno 2021

Stato o mercato? Post-Covid la collaborazione è la carta vincente

La pandemia ha messo a nudo le fragilità di un pianeta interconnesso. Pur meno letale. Per costruire una società sostenibile, più prospera e inclusiva, l’obiettivo è mantenere - all’interno di un sistema democratico - l’equilibrio tra mercato e Stato. In altre parole, le democrazie devono saper garantire: 1) la libertà individuale (i.e.: il diritto all’autorealizzazione); e 2) l’equità, almeno come principio di giustizia distributiva (i.e.: un’equa ripartizione di costi e benefici). Più concretamente, è imperativo ripensare: i) le regole democratiche - poiché la maggior parte delle scelte politiche ha un impatto sulle...

01 Luglio 2020

I sette nodi economici che mettono a rischio la democrazia

 Il COVID-19 non cambierà il mondo. Chi detesta il capitalismo, l’immigrazione e l’inquinamento si augura che il virus li elimini tutti, e in un colpo solo. Tuttavia - come dimostrato da crisi del passato - cambiare è difficile. Solo un decennio fa, la crisi finanziaria globale del 2008 (global financial crisis - GFC) diede adito ad ambiziosi propositi di riforma – tutti disattesi. Uno status quo pericoloso. Cambiare è necessario: in assenza di decisioni coraggiose, l’aumento della disuguaglianza favorirà il populismo e il nazionalismo, mettendo a rischio la democrazia (Figura 1). In primis, la crescita rimarrà al di...

28 Maggio 2020

Dieci suggerimenti a politici e scienziati per gestire Covid-19

Nel gestire il COVID-19, la rapidità d’esecuzione è essenziale. In rapida successione, la pandemia innesca due crisi - prima nel settore sanitario e poi nell’economia - e le pone in apparente dicotomia. I responsabili politici (policy makers) devono ridurre al minimo la dualità “salute o crescita”, ponendosi due traguardi paralleli: 1) contenere il virus (obiettivo sanitario); e 2) evitare lockdown prolungati (obiettivo economico). Le priorità sono, nell'ordine: 1. Promuovere la cooperazione globale. La posta in gioco è alta: una depressione può portare a conflitti, tensioni sociali e carestie. Il coordinamento...

25 Aprile 2020

Virus, riaprire come? I 3 scenari per chi investe, dal tragico all'ottimista

Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, proviamo a immaginare il futuro. L’errore è quasi certo, ma il rischio è necessario. In parole più forbite: prima di prendere decisioni cruciali va fatta un’analisi probabilistica – anche inizialmente imprecisa - che ci aiuti a ipotizzare ciò che ci aspetta. Il tiro si aggiusta in corsa. Innanzi tutto, bisogna mantenere la lucidità. Il coronavirus (COVID-19) ha svelato con brutalità l’essenza di individui e nazioni. C’è chi è forte e chi è fragile, chi manipola e chi no. Chi auspica riforme per attrarre investimenti e resuscitare la competitività si scontra con chi esige la...

11 Aprile 2020

Il falso dilemma Eurobond - Mes: populismo in tempi di Coronavirus

La diatriba Eurobond (o Coronabond)-Mes è un falso dilemma, e sta facendo perdere tempo prezioso. È difficile ragionare quando si è in crisi. Per recuperare lucidità conviene partire dalla realtà - dai bisogni concreti. C’è una tragedia in atto. Per gestirla ci vuole un’ottica di breve periodo (lo Stato deve agire da assicuratore di ultima istanza) e una di lungo (piano pluriennale di sviluppo del paese). Nel breve c’è bisogno di un intervento assicurativo: famiglie e imprese non in grado di guadagnare devono ottenere risorse per gestire il cash flow dei prossimi tre mesi. Oggi, dare a chi non merita (moral hazard) è...

06 Gennaio 2020

Un auspicio per il prossimo decennio: l' Italia si trovi un terapeuta. Bravo

Anche se voi vi credete assolti Siete lo stesso coinvolti … Fabrizio De André, Storia di un impiegato, 1973 Fabrizio De André[/caption]     Figura 1. 16 maggio 1991, edicola della stazione FS di Cremona Fonte: Archivio Corriere della Sera I primi dubbi. Giovedì 16 maggio 1991 il giornale costava 1.200 lire e sporcava le mani d’inchiostro. Entrando in stazione scoprii che l’Italia era diventata la quarta potenza mondiale (Figura 1)[i]. A occhio sembrava una bizzarria statistica, ma Andreotti (presidente del Consiglio) e De Michelis (ministro degli Esteri) parevano convinti. Sul treno per Milano iniziai a dubitare...

25 Dicembre 2019

Pmi orfane di manager tosti e l'Italia arranca. Ecco i perché

Co-autore di questo post è Beniamino Piccone, contributor di Econopoly, private banker e docente di Sistema finanziario all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza - Guardiamo in faccia la realtà. L’Italia non cresce. Con un ruolo così sistemico, la loro incapacità di crescere è diventata un enorme freno per il Paese. Da decenni, le PMI: a) sopravvivono in qualità di terzisti; b) si servono di pratiche gestionali ‘artigianali e inefficienti’; c) pagano salari bassi; e d) sfuggono a regole e tasse. Preoccupa anche l’‘anzianità’ di queste imprese (nel senso che sono attive da molti anni): è proprio quando le PMI...

05 Agosto 2019

La svolta delle banche centrali. Addio, Newton! Benvenuta, Lagarde!

La complessità è in aumento. Le banche centrali devono ripensare il loro approccio ... Ogni giorno, 1) ‘sistemi semplici’ diventano complessi: ad esempio, un villaggio diventa parte di una città; e 2) ‘sistemi complessi’ diventano più complessi: ad esempio, i mercati finanziari adottano l’apprendimento automatico (machine learning). Spesso, un aumento della complessità porta a conseguenze indesiderate (unintended consequences). Dopo la crisi del 2008, l’ ‘allentamento monetario non-convenzionale’ (unconventional easing) messo in atto dalle principali banche centrali[i] ha stabilizzato l’economia globale - ma ha...