Alessandro Magnoli Bocchi è fondatore e CEO di Foresight Advisors. È anche Economic Advisor di Burgan Bank, Kuwait. Nel corso degli ultimi 25 anni, ha lavorato nel campo dell’analisi economica, della gestione aziendale e dell’asset management in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, America Latina e Africa. Prima di creare Foresight Advisors, il Dr. Magnoli Bocchi è stato Chief Economist, membro del management team e dell’ Investment Committee presso la Kuwait China Investment Company (KCIC). Prima di entrare in KCIC nel 2008, è stato senior economist alla Banca mondiale (reclutato attraverso lo Young Professionals Program nel 2000). In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Ricercatore Associato ad Harvard University e di economista presso la Inter-American Development Bank. Dottore commercialista, ha pubblicato numerosi articoli e libri. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Management Sciences all’ESADE; un MBA/MIM CEMS (Bocconi/ESADE); e una laurea in Business Administration presso l'Università Bocconi. Sta completando una laurea in diritto internazionale presso l'Università di Parma.
Nei prossimi due anni il ripristino degli equilibri mondiali verrà ostacolato da una crescita fragile, a rischio recessione. Troppe le difficoltà per poter incrociare le dita, chiudere gli occhi e sperare di farcela.
Ordine globale da ridisegnare. Lo scenario geopolitico è come un piatto della tradizione nelle mani di uno chef: scomposto da lasciare perplessi, conto (caro) in arrivo. Quando i carri armati russi hanno attraversato il confine ucraino è finita la Pax Americana. La guerra ha certificato una metamorfosi in atto da un decennio.
Economia mondiale indebolita. Nuove ondate di protezionismo e nazionalismo fiaccheranno la...
Un marinaio cerca fortuna su una piccola isola senza rendersi conto che è una gigantesca balena addormentata. Quando il cetaceo si sveglia le sue aspettative vanno in frantumi. Nella sua mente, a causa di un ‘evento imprevisto’. In realtà, ha valutato male la situazione. Questa leggenda è presente in molte culture[i], dall’Arabia all’India. L’incapacità di valutare i rischi crea insicurezza - e porta a paure irrazionali.
Ignorati dai più, i megatrend trasformano il modo in cui viviamo e lavoriamo. Preoccupati dai nostri assilli quotidiani, tendiamo a trascurare le forze irreversibili che determinano la nostra vita. Nei...
La pandemia ha messo a nudo le fragilità di un pianeta interconnesso. Pur meno letale. Per costruire una società sostenibile, più prospera e inclusiva, l’obiettivo è mantenere - all’interno di un sistema democratico - l’equilibrio tra mercato e Stato. In altre parole, le democrazie devono saper garantire: 1) la libertà individuale (i.e.: il diritto all’autorealizzazione); e 2) l’equità, almeno come principio di giustizia distributiva (i.e.: un’equa ripartizione di costi e benefici). Più concretamente, è imperativo ripensare: i) le regole democratiche - poiché la maggior parte delle scelte politiche ha un impatto sulle...
Il COVID-19 non cambierà il mondo. Chi detesta il capitalismo, l’immigrazione e l’inquinamento si augura che il virus li elimini tutti, e in un colpo solo. Tuttavia - come dimostrato da crisi del passato - cambiare è difficile. Solo un decennio fa, la crisi finanziaria globale del 2008 (global financial crisis - GFC) diede adito ad ambiziosi propositi di riforma – tutti disattesi.
Uno status quo pericoloso. Cambiare è necessario: in assenza di decisioni coraggiose, l’aumento della disuguaglianza favorirà il populismo e il nazionalismo, mettendo a rischio la democrazia (Figura 1).
In primis, la crescita rimarrà al di...
Nel gestire il COVID-19, la rapidità d’esecuzione è essenziale. In rapida successione, la pandemia innesca due crisi - prima nel settore sanitario e poi nell’economia - e le pone in apparente dicotomia. I responsabili politici (policy makers) devono ridurre al minimo la dualità “salute o crescita”, ponendosi due traguardi paralleli: 1) contenere il virus (obiettivo sanitario); e 2)evitarelockdown prolungati (obiettivo economico). Le priorità sono, nell'ordine:
1. Promuovere la cooperazione globale. La posta in gioco è alta: una depressione può portare a conflitti, tensioni sociali e carestie. Il coordinamento...
Buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, proviamo a immaginare il futuro. L’errore è quasi certo, ma il rischio è necessario. In parole più forbite: prima di prendere decisioni cruciali va fatta un’analisi probabilistica – anche inizialmente imprecisa - che ci aiuti a ipotizzare ciò che ci aspetta. Il tiro si aggiusta in corsa.
Innanzi tutto, bisogna mantenere la lucidità. Il coronavirus (COVID-19) ha svelato con brutalità l’essenza di individui e nazioni. C’è chi è forte e chi è fragile, chi manipola e chi no. Chi auspica riforme per attrarre investimenti e resuscitare la competitività si scontra con chi esige la...
La diatriba Eurobond (o Coronabond)-Mes è un falso dilemma, e sta facendo perdere tempo prezioso. È difficile ragionare quando si è in crisi. Per recuperare lucidità conviene partire dalla realtà - dai bisogni concreti.
C’è una tragedia in atto. Per gestirla ci vuole un’ottica di breve periodo (lo Stato deve agire da assicuratore di ultima istanza) e una di lungo (piano pluriennale di sviluppo del paese).
Nel breve c’è bisogno di un intervento assicurativo: famiglie e imprese non in grado di guadagnare devono ottenere risorse per gestire il cash flow dei prossimi tre mesi. Oggi, dare a chi non merita (moral hazard) è...
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti …
Fabrizio De André, Storia di un impiegato, 1973
Fabrizio De André[/caption]
Figura 1. 16 maggio 1991, edicola della stazione FS di CremonaFonte:Archivio Corriere della Sera
I primi dubbi. Giovedì 16 maggio 1991 il giornale costava 1.200 lire e sporcava le mani d’inchiostro. Entrando in stazione scoprii che l’Italia era diventata la quarta potenza mondiale (Figura 1)[i]. A occhio sembrava una bizzarria statistica, ma Andreotti (presidente del Consiglio) e De Michelis (ministro degli Esteri) parevano convinti. Sul treno per Milano iniziai a dubitare...
Co-autore di questo post è Beniamino Piccone, contributor di Econopoly, private banker e docente di Sistema finanziario all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza -Guardiamo in faccia la realtà. L’Italia non cresce. Con un ruolo così sistemico, la loro incapacità di crescere è diventata un enorme freno per il Paese. Da decenni, le PMI: a) sopravvivono in qualità di terzisti; b) si servono di pratiche gestionali ‘artigianali e inefficienti’; c) pagano salari bassi; e d)sfuggono a regole e tasse. Preoccupa anche l’‘anzianità’ di queste imprese (nel senso che sono attive da molti anni): è proprio quando le PMI...
La complessità è in aumento. Le banche centrali devono ripensare il loro approccio ... Ogni giorno, 1) ‘sistemi semplici’ diventano complessi: ad esempio, un villaggio diventa parte di una città; e 2) ‘sistemi complessi’ diventano più complessi: ad esempio, i mercati finanziari adottano l’apprendimento automatico (machine learning). Spesso, un aumento della complessità porta a conseguenze indesiderate (unintended consequences). Dopo la crisi del 2008, l’ ‘allentamento monetario non-convenzionale’ (unconventional easing) messo in atto dalle principali banche centrali[i] ha stabilizzato l’economia globale - ma ha...