Evergrande è solo l'ultima bolla immobiliare. Ecco perché la storia si ripete

Sul fallimento di fatto di Evergrande, il colosso cinese dell’edilizia, è stato detto tutto dal punto di vista della cronaca: il debito di circa 300 miliardi di dollari, i grattacieli invenduti, gli alloggi già pagati e non consegnati a un milione e mezzo di cinesi (fonte: Telegraph), i risparmi dei clienti razziati dalla divisione asset management del gruppo. Due correnti finanziarie speculative si scontrano nell’oceano burrascoso del debito di Evergrande. Uno dei suoi bond ha una cedola dell’8% ed è arrivato a quotare 22 dollari su 100 di nominale: sui bond pesano le posizioni short assunte da fondi speculativi molto esposti...