Nella savana della finanza è sempre il momento degli spazzini

scritto da il 28 Maggio 2021

Se la finanza è come una savana, gli animali spazzini che ripuliscono questo spazio dai soggetti deboli o malati hanno una loro utilità. Uscendo dalla metafora possiamo chiederci se è socialmente utile o riprovevole puntare imprese gravemente in difficoltà o che truccano i conti per ricavare un profitto. Le due tipologie di prede sono diverse, e diversi i meccanismi finanziari che permettono di lucrare sullla loro distruzione.

Cominciamo con le imprese in crisi. Se i fondi di private equity le hanno lasciate sul terreno giudicandole non interessanti, iene e avvoltoi che stanno ai margini del grande banchetto finanziario si gettano sui pezzi che i grandi predatori hanno abbandonato. Un asset che sui libri contabili vale cento viene ceduto a questi spazzini con un forte sconto. Nel 2015 ci sono stati circa ottanta miliardi di liquidità disponibile per questo banchetto degli avanzi. Cerberus Capital (un nome appropriato) nel 2015 ha artigliato Avon cosmetici, indebolita da anni di crisi, prendendosi il mercato americano di questa storica azienda basata sulle reti di amicizia e familiari. Nel suo sito, questo fondo avvoltoio dice chiaramente che una delle sue prede sono i distressed securities and assets, cioè prede facili perché malate, stanche e
zoppicanti.

Un caso diverso è quello delle imprese con contabilità “fake”. Ci sono vari modi per truccare i conti e presentarsi sul mercato con una immagine positiva che nasconde una realtà ben diversa: uno dei più comuni è inventarsi dei clienti e delle entrate inesistenti, come ha fatto Wirecard ed è accusata di aver fatto TAL, una società di online education cinese.

Queste “prede” che truccano i conti sono nel mirino di operatori finanziari particolari, che ne studiano la contabilità e pubblicano report che svelano la truffa: prima della pubblicazione spesso prendono posizioni short sul titolo (vendono il titolo al prezzo di oggi in data futura). Se l’impresa è fake, prima o poi il suo titolo crollerà e la posizione short porterà plusvalenza.
Il più noto di questi cacciatori di imprese fake è il fondo attivista Muddy Waters. Il suo proprietario, Carson Block, vive sotto copertura per timore di ritorsioni da parte delle imprese che Muddy Waters punta. Il fondo lavora con i soldi dei clienti, applicando una commissione di gestione del 2,5% e una commissione sui risultati del 30%. Fra le sue prede storiche Sinoforest, accusata in un report di falsare i dati sul suo reale patrimonio forestale: le vendite allo scoperto su Sinoforest hanno portato enormi plusvalenze a Muddy Waters.

Carson Block, research director and founder of Muddy Waters LLC, poses for a photograph after an interview in San Francisco, California, U.S., on Thursday, July 19, 2012. Block, the short seller who sparked a 74 percent drop in Sino-Forest Corp. shares before it filed for bankruptcy protection, said his latest allegations against New Oriental Education & Technology Group Inc. will force the company to disclose more details about its business. Photographer: David Paul Morris/Bloomberg *** Local Caption *** Carson Block

Carson Block, fondatore e direttore della ricerca di Muddy Waters (Bloomberg)

Recentemente Muddy Waters, coinvolto anche nella misteriosa vicenda della società lussemburghese Solutions 30, ha puntato il dito su GSX, un’impresa cinese di online education, sostenendo nel suo report che molti clienti e entrate sono fasulli: il titolo, che quotava 141,78 dollari scorsa estate, è sceso a 27 a maggio 2021.

Un altro attacco recente, senza però posizioni short, è quello di Hindenburg Reasearch contro Clover Health Investments, un fornitore di polizze sanitarie dichiarate low cost: nel coard di Clover Health siede la figlia dei Clinton, Chelsea.

Nel complesso, gli attacchi degli short seller hanno esiti incertyi: 97 titoli su 177 soggetti a attacco hanno oggi un prezzo più alto di quello del gorno precedente il report che li accusava, per gli altri 80 il prezzo è più basso. Gli spazzini della finanza a volte inciampano nella scopa, come è successo all’hedge fund di Bill Ackman, Pershing Square Capital: dopo 5 anni di attacchi a Herbalife, accusata di essere uno schema piramidale, nel 2019 Ackman ha dovuto rinunciare: le azioni di Herbalife non erano crollate e il suo miliardo di posizioni short era sfumato: i venditori porta a porta di erbe e integratori possono dormire tranquilli.

Twitter @fbecchis