Perché con i Family Office la finanza può insidiare la democrazia

scritto da il 15 Aprile 2021

Il fallimento di Archegos ha avuto il merito di gettare un po’ di luce su un angolo nascosto ed elusivo della finanza, in cui opera un animale finanziario particolare: il family office. Per capire la natura di questo animale, che possiamo tranquillamente inserire nella categoria dei predatori (si veda Bestiario di Finanza, Castelvecchi 2016) bisogna considerare che nel mondo vi sono migliaia di famiglie che hanno patrimoni prevalentemente finanziari di miliardi di euro. Queste famiglie sono riluttanti ad affidarsi alla gestione di investitori esterni che chiederebbero commissioni rilevanti, preferiscono assumere dei gestori propri e investire in autonomia.

Oltre al vantaggio di non pagare commissioni a gestori esterni i family office si sottraggono così alla disciplina regolatoria che obbliga gli investitori alle disclosures, cioè a rendere pubblici i dati sul patrimonio e le scelte di investimento. Il ragionamento alla base di questa esenzione, introdotta negli Usa con il Dodd-Frank Act, è che in fondo i family office gestiscono i soldi di un solo cliente e quindi non pongono rischi per i terzi. Un ragionamento fallace visto che il citato fallimento di Archegos, che è appunto un family office, ha in realtà prodotto un’onda d’urto che ha colpito due grandi banche, Credit Suisse e Nomura e altri investitori privati che avevano nel portafoglio i titoli crollati a causa della mancata risposta di Archegos a un margin call. E così miliardi di ricchezza finanziaria di famiglie private sono liberi di scorrazzare nelle praterie della finanza senza alcun controllo e regolazione pubblica.

Bill Hwang (a sinistra), del fondo Archegos

Bill Hwang (a sinistra), di Archegos

Nel mondo ci sono 7.000 family office che gestivano nel 2019 circa 6.000 miliardi di euro di ricchezza, molto di più, per fare un paragone, dei circa 4.000 miliardi gestiti dagli hedge funds. Complessivamente la ricchezza dei family office cresce più rapidamente della ricchezza globale, aumentando le disuguaglianze. In media, ogni family office gestisce 1,6 miliardi di dollari (fonte: Ubs) dai suoi uffici di Londra, o Singapore, o Lussemburgo, Stato che, nonostante sia fondatore della Ue, si comporta fiscalmente come “stato canaglia”.

Sempre nella media, l’amministratore delegato di un family office guadagna 335.000 dollari, molto meno delle commissioni di un trader esterno.

I family office non parlano con i giornalisti, non forniscono aggiornamenti sul patrimonio, sugli investimenti e sulle partecipazioni in società, anche quotate.

Insomma sono una parte della finanza sotterranea e oscura che condiziona l’economia e la vita di tutti noi senza doverne rispondere. Per questo la finanza oscura è un problema per la democrazia.

Twitter @fbecchis

Fonti dei dati citati: Family Offices: Global Landscape and Key Trends