Grecia-Ue, il rischio di decidere di non decidere

scritto da il 04 Giugno 2015

Scommetto che il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, prova una qualche soddisfazione nello stuzzicare travasi di bile:

“Non c’è motivo di essere ottimisti sul fatto che la Grecia e i creditori possano raggiungere un accordo nel breve periodo. Non ho informazioni tali da poter dire che c’è stato qualche cambiamento sostanziale o vitale nelle trattative”

Il gioco, da entrambe le parti, è sempre lo stesso, si continua a dondolare sul filo dell’annuncio e della smentita: i creditori sono disposti a concedere nuovi aiuti, ma chiedono garanzie sulla chiusura del “pozzo di S.Patrizio”, la Grecia cerca di farsi imporre le minori rinunce possibili, confidando sul suo potere di ricatto, visto che la sua uscita dall’area euro rappresenterebbe un precedente pericoloso per qualunque paese che finisse nella morsa dei mercati.

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