18 Gennaio 2023

Perché la riforma del Patto di Stabilità e Crescita così com'è non va

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Dopo mesi di acceso dibattito, a novembre la Commissione Europea ha finalmente avanzato una nuova proposta di riforma del Patto di Stabilità e Crescita (o Sgp, Stability and Growth Pact), l’insieme di regole relative alle politiche di bilancio dei paesi membri che sancisce il tetto al deficit e al debito pubblico. Tocca ora agli stati membri, che dovranno raggiungere un accordo con la Commissione entro gennaio 2024. Come funziona adesso? La storia delle regole fiscali europee è in continua evoluzione, mantenendo alla base due principi cardine: il rapporto debito-Pil dei singoli paesi membri non deve superare il 60% e il deficit...

31 Maggio 2017

Proposta: un Patto Fiscale per ridurre il debito pubblico e rilanciare l'Italia

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a cura di Gabor David Friedenthal [1] e Carlo Milani La recente pagella rilasciata dalla Commissione Europea sui conti pubblici vede per l’Italia approvare sostanzialmente le misure fino al momento adottate. Da Bruxelles arrivano comunque delle “raccomandazioni” rilevanti, soprattutto in vista della prossima manovra autunnale che dovrà aggiustare il bilancio statale per il triennio 2018-2020. In particolare, l’attenzione della Commissione si è focalizzata sul tema del rispetto della regola del debito, che prevede un graduale e costante avvicinamento verso il livello del 60% del Pil, obiettivo eventualmente da raggiungere...

24 Maggio 2017

La propaganda della Commissione europea e i cinque scenari per il 2025

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Ho letto il “Libro bianco sul futuro dell’Europa”. Lo definirei come un foglietto propagandistico della Commissione Europea per il proprio obiettivo super-statale. La parte interessante di questa autopromozione è la presentazione di cinque scenari su come potrà essere l’Europa del 2025. Chiaramente il fine è mostrare che non è il caso di lasciare la UE così come è, né di tornare indietro in modo più o meno marcato, bensì è opportuno aspirare alla massima integrazione (leggi appunto: super-Stato). Voglio guardare un po’ più in dettaglio questi scenari, perché dicono qualcosa del punto di vista della Commissione, ma...

03 Maggio 2017

Che succede se vince Marine Le Pen? Lo spiega la macroeconomia del populismo

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La novità assoluta delle elezioni presidenziali in Francia è che due candidati non appartenenti ai partiti tradizionali, socialista e repubblicano (ex-RPR e UMP), si sfidano al ballottaggio. Marine Le Pen, candidata del Front National, ha per la prima volta dal dopoguerra serie possibilità di portare il partito alla vittoria. Il programma di governo, descritto nei famosi 144 punti, si basa essenzialmente sulla narrativa del popolo contro le élite, sul restituire finalmente alla popolazione francese, alla sua classe media impoverita, la dignità che la globalizzazione, le élite finanziarie ed economiche le hanno tolto. Tale...

11 Aprile 2017

La prossima recessione, il (basso?) rischio Frexit e la fine della Trumpmania

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Pubblichiamo un post di Steen Jakobsen, capo economista e CIO di Saxo Bank* - È una vecchia verità di chi investe, che il profitto derivi principalmente da asset erroneamente valutati e illiquidità. Maggiore è l’errore di valutazione nel prezzo dell’asset, più alto sarà il rendimento atteso. È cosa simile per la liquidità: maggior liquidità equivale a minori guadagni attesi. Nella sua teoria della riflessività, George Soros ha esaminato questo tema nel dettaglio, affermando:“Di solito, in situazioni lontane dall’equilibrio, lo scostamento tra percezione e realtà porta ad un apice che scatena un feedback positivo nella...

27 Marzo 2017

La risposta a Trump e Brexit deve venire dal libero commercio, che ci ha reso ricchi

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Dopo tanto rumore, nel corso di queste ultime settimane, gli Stati Uniti di Donald Trump ed il Regno Unito di Theresa May hanno finalmente iniziato a scoprire le carte. Il 5 Marzo, Peter Navarro, direttore del neonato National Trade Council, ha pubblicato sul Wall Street Journal un articolo in cui ha delineato una volta per tutte il programma commerciale dell’Amministrazione Trump. Oltre ad annunciare la revisione di molti trattati commerciali esistenti, si prevede un forte aumento delle esportazioni, la contemporanea riduzione delle importazioni e la conseguente riduzione del deficit commerciale americano. Nonostante i molti errori...

28 Dicembre 2016

Ma chi sono i lavoratori scoraggiati?

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Mi capita fra le mani l’ultimo rapporto ESDE preparato dalla Commissione Europea, ossia l’indagine sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa che a un certo punto esibisce un grafico assai eloquente sulla situazione del nostro mercato del lavoro. In particolare, si analizzano le varie componenti della disoccupazione nei vari paesi dividendole fra lavoratori scoraggiati, sotto-occupati, e non disponibili. Sulla base della composizione dei dati i paesi europei vengono suddivisi in due grandi aree, quella in cui vengono iscritti i paesi dove prevalgono le persone che potrebbero lavorare ma non cercano lavoro e quella dove...

01 Dicembre 2016

Banche, il colpo non audace dei regolatori europei

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Discreto interesse ha suscitato il pacchetto di norme in materia bancaria proposto dalla Commissione Europea il 23 novembre anche se si tratta di questioni note ed in discussione già da tempo. Nessun vero fulmine a ciel sereno. I canali di informazione hanno comunque dato un particolare rilievo all'introduzione di un vincolante Leverage Ratio (LR) al 3%, un modo di limitare la leva bancaria e rischi connessi. Voglio spendere qualche parola sul punto. La “leva” è la capacità estendere l'attività ad un multiplo dei mezzi proprî (chiaramente essendo disponibili le ulteriori risorse necessarie): nei fatti è l'inverso della...

15 Novembre 2016

Ue e Cina si preparano alla resa dei conti dell'11 dicembre

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Il prossimo 11 dicembre si celebra il quindicesimo anniversario della firma del protocollo che celebrò l'ingresso della Cina nella WTO, l'organizzazione del commercio internazionale, sulla quale tanti fiumi d'inchiostro sono stati versati prima e dopo la crisi. La ricorrenza non meriterebbe attenzione se non fosse per un dettaglio parecchio rilevante, come ci ricorda uno studio del Parlamento europeo diffuso un anno fa. "La sezione 15 del protocollo prevedeva che la Cina potesse essere tratta come una non market economy (NME) nei procedimenti anti dumping se le aziende cinesi non fossero state in grado di provare che operano in...

16 Settembre 2016

La ripresa anemica e l'accerchiamento europeo della cassaforte tedesca

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Pochi giorni prima che Mario Draghi esortasse i paesi con spazio fiscale - e segnatamente la Germania - a farsi carico di politiche espansive, la Commissione europea ha pubblicato un paper molto eloquente già dal titolo: “Public Investment Stimulus in Surplus Countries and their Euro Area Spillovers“. Per carità: è soltanto un esercizio teorico, ma a ben vedere sembra un modo politically correct per parlare a suocera affinché nuora intenda. I tecnici della Commissione, in pratica, danno sostanza teorica alla vulgata ormai assai diffusa che la ripresa dell'economia anemica dell'eurozona passi per la cassaforte tedesca, della...