08 Febbraio 2023

Mafia, tra meme e gag soffoca l'economia. Ecco la versione di Elena Ferraro

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A un covo segue l’altro; le scatole predisposte dai ROS si riempiono rapidamente: scarpe, gioielli, profumi, orologi; la cronaca si arricchisce a dismisura, a tal punto che se ne origina un’elencazione parallela, virtuale e, talora, comica, ma, soprattutto, che oltrepassa, di forza, i confini della storia luttuosa che, anni addietro, ci è stata raccontata. La comunità civile, sui social network, mostra sempre feconda ed eccentrica creatività e nessuno si chiede più, di fatto, quale sia il significato d’un qualsivoglia meme in cui Matteo Messina Denaro, indiscusso protagonista dei motti di spirito, sia raffigurato ripetutamente,...

15 Luglio 2020

Milioni di persone senza lavoro, ma i prezzi al supermercato aumentano

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Solo nel mese di aprile, tre milioni e mezzo di persone sono state messe in cassa integrazione. A marzo, un milione e duecentomila. In totale, nel periodo dell’indagine, svolta dall’ISTAT durante l’emergenza sanitaria, che contiene un logico focus sul bimestre marzo-aprile 2020, 7.600.000 persone sono risultate ufficialmente inattive. In quei giorni, inevitabilmente, vuoi per processi sociali ansiogeni vuoi per istinto indeterminato, gli italiani hanno incrementato le proprie scorte addirittura del 17,8%. Secondo Altroconsumo, per farine e miscele si è giunti a una media d’incremento del 105,9%, con un picco del 187% nella quinta...

23 Settembre 2019

Innovazione, l'Italia non è un Paese per giovani e donne

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Tempo fa su Econopoly avevamo scritto circa l’opportunità di prevedere un ‘Ministro dell’ Innovazione’, come avviene spesso nei paesi anglosassoni [1]. Chissà, forse quel pezzo è stato letto ed apprezzato dalla squadra del Primo Ministro. Fatto sta che la nuova compagine governativa prevede questa figura, individuata in Paola Pisano, ministra per l’Innovazione. Una figura tecnica, professoressa di Disruptive Innovation, che ha lavorato come assessore al digitale per il comune di Torino. Chissà, forse ora il Governo vorrà introdurre nell’articolazione organizzativa dei suoi uffici anche un “Chief Innovation...

28 Febbraio 2019

Quanti problemi, ancora, per le banche. È giusto che gli italiani le temano?

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Esattamente un anno fa, il titolo di UniCredit si attestava intorno ai 17 euro; oggi, supera di poco gli 11 euro, ma il muro ribassista dei 10 euro è stato abbattuto in più circostanze. In sostanza, l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha ceduto più del 35% al mercato. Non è andata molto meglio per Intesa Sanpaolo, il cui titolo è passato da circa 3 euro a più o meno 2 euro, facendo registrare – anch’esso – una perdita di oltre 35 punti percentuali. Con Mps, invece, arriviamo addirittura a un calo di valore del 60%. E non si può fare un discorso diverso per Bpm, che ha lasciato sul terreno degli scambi il 40%, o per Credem e...

02 Giugno 2017

La globalizzazione fa molto bene alle imprese. E ai lavoratori?

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Nel tempo in cui la globalizzazione, intesa come internazionalizzazione delle risorse e dei commerci, finisce all'indice è interessante leggere un approfondimento che l'Istat ha dedicato, nel suo ultimo rapporto annuale, alle nostre imprese esportatrici. Il tema è interessante perché il nostro export, pure se ancora sottotono rispetto ai primi anni 2000 (vedi grafico), è stato di fatto il settore che ha consentito la tenue ripresa degli ultimi anni e la sostanziale tenuta dei nostri conti esteri. Osservare quindi come la crisi abbia mutato le dinamiche delle nostre imprese esportatrici è un ottimo esercizio per capire anche come...

09 Maggio 2017

Manuale di Macroneconomia: quante facce ha il nuovo presidente francese?

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Archiviato l’incubo della presidenza Le Pen e rintuzzata la minaccia populistica, gli elettori francesi – almeno quelli che non l’hanno sostenuto sin dal primo turno – promettono di esaminare con la massima severità le iniziative di Emmanuel Macron, capo di stato dal profilo irrituale e la cui legittimazione è, in qualche misura, attenuata dalle circostanze della sua vittoria: dal fatto, cioè, che il larghissimo risultato del ballottaggio vada letto più come un accorato rifiuto dell’alternativa autarchica, che non come un’attestazione di fiducia nei confronti dell’agenda riformista del quarantenne di Amiens. Essere...

02 Maggio 2017

Perché il fare impresa è il vero tabù del Sud

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Va dato merito ad Econopoly di tener vivo il dibattito sul Mezzogiorno da almeno un anno a questa parte, con numerosi articoli e approfondimenti sull’argomento (in parte rinvenibili qui). Negli ultimi due post pubblicati sul tema, si rinviene un punto comune nella frase di Gianfranco Viesti «Non solo perché l’operatore pubblico pesa di più al Sud per le spese in conto capitale, ma anche perché la spesa corrente ha determinato una maggiore contrazione al sud rispetto al nord, e il divario è aumentato» e in quella di Federico De Novellis «Se vi è consenso sul fatto che la politica di bilancio restrittiva ha evidentemente...

13 Aprile 2017

Rialzarsi e ripartire, senza scorciatoie (ovvero Pinocchio, il gatto e la volpe)

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Pubblichiamo il secondo di una serie di post di Fabio Bolognini, blogger e cofondatore di Workinvoice - Nella seconda tappa del nostro tour tra le imprese figlie di un dio minore stiamo per attraversare il girone degli imprenditori illusi e raggirati. Illusi che si possa fallire senza pagare dazio, raggirati da chi ha fatto promesse vacue di rinascita. In questo luogo, gli imprenditori sono condannati a rincorrere giorno e notte senza sosta i professionisti del concordato in bianco, i dispensatori di soluzioni ‘facili’ sul filo della legge, studiate per sfuggire all’insolvenza e al rimborso dei debiti, avvalendosi in modo...

31 Marzo 2017

Virgilio Quattropuntozero, le Pmi e la banca passata dalla parte del nemico

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Pubblichiamo il primo di una serie di post di Fabio Bolognini, blogger e cofondatore di Workinvoice - Il mio vero nome non è importante, potete chiamarmi Virgilio Quattropuntozero. Virgilio perché sono la guida che vi accompagna nei gironi dannati delle piccole imprese, 4.0 perché oggi va di moda con gli industriali italiani. Non è possibile conoscere tutti i due milioni di piccole imprese, ma avendone incontrate diverse centinaia e sviluppato un interesse verso le loro passioni, i mugugni e quella fede nel futuro che ignora l’indice di fiducia ISTAT, posso presentarvene qualcuna che sia rappresentativa della...

29 Marzo 2017

La piccola impresa deve fare di tutto per diventare media. Il caso Spontini

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Dal “piccolo è bello” degli anni Settanta/Ottanta si è passati con fatica al mantra “piccolo è brutto”. Mentre il mondo correva, miliardi di persone entravano sul mercato – del lavoro e dei consumi – l’evoluzione tecnologica impazzava, solo pochi illuminati imprenditori hanno capito che era tempo di cambiare. Come ha scritto Pierluigi Ciocca – una carriera in Banca d’Italia fino al direttorio –, citando Marcello De Cecco, “i capitalisti italiani non 'sposano' indissolubilmente l’impresa, spesso piccolissima. Pensano prima o poi di venderla. Diventano rentier. Come i “cafoni” del Sud – che tuttavia hanno...