L’acceleratore di Milano si chiama EMA

scritto da il 09 Agosto 2017

Non ho vissuto il grande entusiasmo che ha colto molti per EXPO. Milano è cresciuta, si è fatta più bella ed attraente ma forse non è riuscita del tutto a capitalizzare l’enorme spesa investita nella manifestazione. I ritorni anche economici ci sono stati ma sono avvenuti in parte sottraendo risorse ed occasioni al resto del territorio nazionale piuttosto che creando valore.
Bisogna però ammettere che la città si muove, cresce ed ha imparato anche in qualche modo a tornare a sorridere. È una crescita disordinata, in parte come numerosi osservatori sottolineano, una crescita che ha dimenticato le ambizioni di capitale morale ma dopo anni di crisi è sicuramente un buon risultato.

Oggi i tempi sono maturi per dare un senso a questo percorso, per provare a pensare in grande, a fare si che le enormi potenzialità della città non restino tali ma si trasformino in crescita sostenibile.

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Milano si candida per ospitare EMA, Agenzia Europea del Farmaco, corre per vincere in una competizione che vede impegnate molte altre città europee. La lotta sarà dura ma la posta in palio è alta. Ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco significa poter contare sull’importante ritorno economico che porterà in città l’arrivo dei suoi circa 900 tra funzionari e dipendenti e sull’indotto di numerosi incontri e convegni a livello internazionale. Senza contare la possibilità di attrarre le sedi di numerose società farmaceutiche, studi legali, ecc.

Ospitare l’Agenzia Europea del Farmaco significa soprattutto sfruttare uno straordinario acceleratore per inserire definitivamente Milano nel contesto internazionale fatto non solo di “bello e ben fatto” ma anche di ricerca ed investimenti. Significa diventare grandi, diventare una città definitivamente internazionale. Una città che potrà pretendere di più da se stessa (anche in termini di etica e di morale).

Significa fare da hub per offrire al resto del Paese, questa la vera grande sfida, la possibilità di inserirsi in una filiera internazionale di creazione del valore, di ricerca e di sviluppo.

In bocca al lupo Milano!

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