Come la teoria dei giochi spiega l’ascesa di Donald Trump


Che abbiate passato la nottata in compagnia di Mentana e qualche altro feticista degli exit poll o che vi siate svegliati riposati e ignari di quel che succedeva dall’altra parte dell’oceano, il verdetto del Super Tuesday repubblicano – l’unico che avesse qualcosa da dire – è ormai chiaro. Più o meno. Trump vince ma non sfonda, Cruz convince ma non spariglia, Rubio delude ma non crolla. La partita è aperta, ma il margine del milionario newyorkese comincia ad essere significativo e l'aritmetica delle primarie gioca a suo favore – specialmente ora che la competizione si sposta verso gli stati in cui il candidato di...