Un welfare modello Alitalia è ancora sostenibile?

scritto da il 06 Maggio 2017

Per Alitalia altri 600 milioni, il prestito ponte che garantirà i voli per i prossimi 6 mesi. L’estremo tentativo per tenere in vita l’ex compagnia di bandiera. In pratica un sistema di welfare parallelo.

Ma è sostenibile il modello Alitalia? In questo video ho sentito il parere di Beniamino Piccone, docente LIUC – Università Cattaneo e blogger di Econopoly. Prende cosi il via Econotube, il nuovo canale del Sole 24 Ore dedicato al blog Econopoly. Nell’area fondo speciale trasporto aereo dell’Inps, sostiene Piccone, si legge che questo Fondo rimarrà – unico fra tutti i Fondi di solidarietà in corso di costituzione – finanziato non solo con i contributi dei lavoratori e delle aziende del settore, ma anche con un finanziamento cospicuo pubblico (contributo di 3 euro a biglietto emesso).

In relazione al fondo di previdenza per il personale di volo emerge come i risultati economici di esercizio, costantemente negativi dal 2006, hanno portato in negativo il patrimonio a partire dal 2011 e il trend è in continuo peggioramento. Secondo le stime dell’Inps, al 2043 il disavanzo patrimoniale supererà i 6 miliardi di euro. Al termine del 2015 la pensione media è prevista essere di 45.334 euro annui, a fronte di retribuzioni medie degli iscritti di 36.256 euro.

Secondo l’Inps, cosa succederebbe se le pensioni dei piloti venissero ricalcolate con il sistema contributivo? Solo il 2% delle pensioni vedrebbe un aumento della prestazione erogata. Più del 60% dei trattamenti in essere, subirebbe con il calcolo contributivo una riduzione dell’importo di oltre il 30%. Si nota in particolare una notevole concentrazione di soggetti (pari al 67%) nelle classi con decurtazioni comprese tra il 50% e il 20%.

Ad esempio, un pilota, andato in pensione a 60 anni nel 2010 titolare di una pensione lorda mensile a gennaio 2015 di 10.430  euro, percepisce una prestazione di 4.950 euro più alta di quella che avrebbe ottenuto con il ricalcolo contributivo. Un pilota andato in pensione a 61 anni nel 2014  vedrebbe il suo assegno pensionistico ridursi di 3.930 euro passando da 10.360  euro lordi a 6.430.

Twitter @albe_ @beniapiccone