Lotta al contante per diminuire l’evasione: è una strada percorribile?

scritto da il 25 Agosto 2017

Pubblichiamo un post di Stefano Capaccioli, dottore commercialista e presidente Assob.it –

Il governo australiano ha istituito una Task Force per suggerire soluzioni alla lotta contro l’economia sommersa e nel primo provvisorio rapporto, tra le 35 misure suggerite, appare l’eliminazione del contante.

Stessa motivazione è stata addotta dal Governo indiano con la messa fuori corso legale delle banconote da 500 e 1.000 rupie (che costituivano l’85% del circolante). Il Report della Commissione Europea sui rischi, minacce e vulnerabilità dei diversi sistemi di pagamento indica il contante, come il sistema di pagamento più rischioso e soggetto a riciclaggio.

L’eliminazione del contante potrebbe costituire la soluzione per eliminare evasione, corruzione, riciclaggio: ma vi è un lato terribilmente sottovalutato, l’anonimato.

L’anonimato è un diritto fondamentale dell’uomo, non è un aspetto negativo: è il diritto di non essere identificato in mezzo ad una moltitudine, uno scudo protettivo contro la tirannia della maggioranza e degli attacchi ad hominem.

È Il diritto di cercare informazioni senza doverne rendere conto a nessuno, di fare acquisti senza essere tracciati, di impostare la propria vita e sviluppare la propria personalità senza alcuna conseguenza di qualunque genere e natura.

L’anonimato diventa necessario nella società dell’informazione poiché qualunque dato (acquisti compresi) viene trattenuto, ceduto ed usato per profilare tendenze e comportamenti di acquisto del consumatore, minandone in tal modo, la libertà finanziaria.

I dati digitali diventano eterni e non soggetti a scadenza, utilizzabili anche in modo ritorsivo o discriminatorio in un futuro non impossibile di regimi totalitari.

Nessun sistema, per quanto sicuro, può garantire la protezione dei dati e l’irrintracciabilità come può realizzare esclusivamente l’anonimato.

Nei sistemi finanziari solo il contante garantisce tale diritto ed è l’unico mezzo di pagamento gestito dallo Stato e che non lascia tracce dietro di sé: tutti gli altri mezzi di pagamento sono gestiti da intermediari privati e disseminano dati in maniera continua, eccetto un mezzo di pagamento semplice e su base volontaria: il bitcoin in particolare, e le criptovalute in generale.

È l’unico mezzo di pagamento senza intermediari necessari che permette di effettuare transazioni in maniera pseudo-anonima, mantenendo i dati protetti attraverso la crittografia, con transazioni registrate pubblicamente (sulla blockchain).

L’innovazione delle criptovalute spiazza gli assiomi concettuali a chi non comprende la tecnologia, il quale esprime immediatamente un dubbio: come posso sapere chi si cela dietro lo pseudonimo?

Orbene, perché dobbiamo identificare lo pseudonimo? E in quali casi e con quali limiti per introdursi nella sfera individuale?

I principi alla base della Dichiarazione dei diritti Universali dell’Uomo espongono che l’ingerenza nella vita privata da parte dello Stato può avvenire solo con la presenza di una norma di legge che risponda ai requisiti di necessarietà e proporzionalità rispetto alla finalità.

Non per altro in caso di reato le indagini digitali (digital forensic) saranno opportune per individuare l’autore, con i limiti e le tutele previste dal codice di procedura penale, mentre in campo tributario, la CEDU ha indicato i limiti delle indagini finanziarie e le tutele per il rispetto dei diritti fondamentali.

Il nostro Paese soffre di un eccessivo uso di contante (nonostante i limiti di utilizzo più restrittivi in Europa), con dati impietosi dell’UIF e degli organismi internazionali.

La Banca Mondiale stima quali unbanked il 13% della popolazione italiana, la nostra economia ha una parte rilevante di contante (dati UIF) con prevalenza nelle regioni meridionali, il livello di evasione e corruzione è elevato ed è presente un forte digital divide.

Qualunque strategia che non tenga in debito conto questi elementi è deficitaria per struttura ed è sconnessa dalla realtà sociale ed economica.

L’adozione del bitcoin, o di un sistema di criptovalute, potrebbe costituire una soluzione inaspettata per il superamento del contante, nell’assoluto rispetto dei diritti fondamentali dell’Uomo.

L’unico vero ostacolo a tale tipo di innovazione è costituito da una mentalità reazionaria e più focalizzata sui rischi rispetto alle opportunità. Di conseguenza, se per diminuire l’evasione occorre limitare (disincentivare) l’uso del contante, è necessario in ogni caso garantire uno strumento in cui la protezione dei dati sia per intima natura e senza alcuna possibilità di violazione, dotato di privacy by default.

Twitter @s_capaccioli