Otto settori con opportunità di business e lavoro al tempo del Covid-19

scritto da il 11 Maggio 2020

Post di Nicolò Andreula, economista e autore del libro Flow Generation, e 
Mario De Pinto consulente manageriale, esperto in strategia e marketing –

Le crisi portano con sé grandi incertezze e ardenti dibattiti, e quello su come il coronavirus stia stravolgendo vari settori dell’economia e al tempo stesso creando opportunità di business è molto acceso. La tempesta passerà, ma diversi aspetti del mondo che ci attende quando le acque si saranno calmate saranno determinati dalle occasioni che coglieremo già in questo periodo. Proviamo a buttare giù qualche esempio e qualche riflessione su otto settori in grande fermento:

Nel food potrebbero decollare anche in Italia i ristoranti virtuali, cioè quelli che non hanno una sala per gli ospiti e che offrono solo take-away e consegne a domicilio. Oltre che essere in linea con il distanziamento sociale, questo modello di business consente di rendere più efficiente la gestione di materie prime e di costi grazie a menù flessibili e spazi fisici ridotti.
Se non dovesse essere possibile organizzarsi per andare al ristorante con gli amici, una valida alternativa potrebbe essere quella di ingaggiare uno chef e farlo cucinare a casa propria. In alcune nazioni è già una moda, e tanti appassionati di cucina potrebbero reinventarsi anche nella nostra penisola dando vita a un nuovo trend.

Il delivery potrebbe espandersi ulteriormente con partnership e bundles. Ci ha già pensato “Cime di Web”, un laboratorio di cucina che non potendo momentaneamente dedicarsi al core business di corsi in presenza e catering, si è organizzato per consegne un po’ particolari. In occasione della festa della mamma, ad esempio, propone un set che include una torta e un braccialetto da regalare realizzato in collaborazione con Orsina à, un brand fashion con radici tra Varese e la Valle d’Itria.

Negli Stati Uniti, un sondaggio riporta che un terzo delle persone ridurrà la frequenza dei pasti fuori casa. Allo stesso tempo, le grandi compagnie che producono cibo biologico hanno visto i propri ricavi crescere del 30% solo a marzo. Se combinati, questi dati lasciano intuire che startup come NutriBees che consegnano piatti sani e bilanciati a domicilio potrebbero guadagnare significative quote di mercato. Anche la cucina Do-It-Yourself (fai-da-te) ha la sua occasione per diffondersi tra i consumatori: si stanno infatti moltiplicando le aziende che commercializzano kit con tutto il necessario per la preparazione di ricette tipiche come cannoli o focacce.

L’estate si avvicina, ma i dispositivi di protezione individuale dovranno essere indossati ancora per un po’. Nel mondo della moda – che in Italia vale intorno ai 21 miliardi di euro e pesa per circa l’1,2% sul PIL – vincerà chi saprà renderli cool e sostenibili. Le mascherine abbinate al costume da bagno hanno già molti likes sui social, la tuta è ormai un capo irrinunciabile e aspettiamo i guanti per il prossimo inverno. Mentre riadattano le proprie fabbriche per produrre camici e disinfettanti, i grandi player del settore si preparano a reagire e a proporre accessori firmati: come ha già dimostrato il sold out della tuta da quarantena della Ferragni, il prezzo potrebbe non essere un problema. Giorgio Armani, invece, punta su un ritorno al passato per quanto riguarda le tempistiche di produzione e vendita delle collezioni, e su un ripensamento della filiera produttiva per salvaguardarla dall’emergenza coronavirus e renderla più resistente per il futuro.

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Nell’istruzione, il numero di persone che hanno dovuto seguire una lezione o un seminario a distanza è cresciuto a dismisura, e tra le nostre nuove app preferite non può mancarne una per le videoconferenze. I dati del Ministero dell’Istruzione spiegano che circa 4 studenti su 5 sono stati raggiunti dai nuovi canali online, mentre non si contano i professionisti che si sono iscritti a webinar organizzati indipendentemente.

Studi e ricerche dimostrano che anche se l’insegnamento in presenza vince su quello virtuale, la modalità più efficace è quella blended, che combina sessioni in classe ad approfondimenti digitali. La sfida per le istituzioni pubbliche e per gli imprenditori attivi in questo campo sarà offrire agli studenti/clienti esperienze di qualità anche se mediate da uno schermo e che giustifichino un prezzo eventualmente più alto, nella speranza che i rapporti interpersonali e il networking non diventino un optional per pochi. Ad H-Farm, il Master in Digital Entrepreneurship (di cui uno degli autori di questo articolo è direttore scientifico) ha momentaneamente trasferito i corsi in presenza su canali digitali, mentre sono già state attivate per fare lezione in streaming (maize plus e farm plus).

Il settore MedTech avrà un ruolo sempre più centrale sia per gli specialisti che per le persone comuni. Aziende e professionisti della medicina studiano dispositivi e app che aiutino i pazienti nella diagnosi e nella gestione personalizzata di alcune malattie. Gli individui, invece, sono più attenti al benessere personale e a stili di vita sani, e più propensi ad acquistare wearables che tengano sotto controllo i propri parametri fisiologici e apparecchi che migliorino la qualità degli ambienti in cui vivono, come cardiofrequenzimetri smart e depuratori d’aria. L’azienda inglese Dyson conferma un trend positivo per la domanda di purificatori indoor, e ha di recente rivelato di aver depositato un brevetto per l’installazione di un sistema di purificazione dell’aria sulle cuffie per ascoltare musica. È barese, invece, l’applicazione Soapp, che gratuitamente e senza chiedere dati personali ricorda agli utenti quando lavare le mani e come farlo nel modo più corretto. Le compagnie che sapranno trovare la giusta combinazione tra scienza, inventiva e fruibilità saranno avvantaggiate nelle prossime fasi.

Altre novità riguardano l’ambito della mobilità. Il trasporto pubblico, ma anche Uber e i vari player della sharing mobility, potrebbero subire gli effetti negativi del rispetto della distanza sociale sia per i propri limiti strutturali che per le preferenze di individui che forse non saranno più disposti a condividere spazi ristretti con altri. La micromobilità elettrica, invece, potrà avere un definitivo via libera nella mente di consumatori e legislatori. Con bonus e incentivi statali dietro l’angolo, il mercato dei monopattini elettrici e delle bici a pedalata assistita è il candidato ideale per una crescita rapida e sostenibile. Mentre Helbiz annuncia di voler espandere la flotta di mezzi elettrici presenti sulle strade italiane, aziende come Prestige Group – attiva nel settore delle telecomunicazioni e della distribuzione di prodotti tecnologici – stanno integrando monopattini di ultima generazione nella propria offerta, cercando così di coniugare e soddisfare le esigenze di spostamento, sostenibilità e isolamento.

Confturismo stima che nei primi tre mesi dell’emergenza Covid-19 si sia registrata la perdita di 30 milioni di turisti italiani e stranieri nel nostro Paese. Le pesanti conseguenze della pandemia sul settore del turismo potrebbero portare un maggior numero di viaggiatori a spostarsi verso il segmento delle vacanze di lusso. Chi si potrà permettere hotel a cinque stelle e viaggi confortevoli sarà disposto a pagarli (ancora) di più, anche per la necessità di spazi più grandi e di distanziamento sociale. Allo stesso tempo, i gestori delle attività turistiche dovranno adeguare la qualità dei propri servizi ai prezzi più alti: se a Mykonos e Ibiza lo hanno capito quasi tutti, in alcune zone d’Italia è una mentalità che deve ancora farsi strada.

Con stadi, teatri e locali chiusi, il mondo dello sport e quello dell’intrattenimento cercano nella dimensione digitale delle soluzioni innovative per superare la crisi. Mentre le discussioni circa la distanza di sicurezza ottimale per gli allenamenti in palestra fanno temere la chiusura delle strutture più piccole, molti personal trainer provano a riprogrammare la loro attività online. Chi riuscirà (anche con lezioni gratuite) a conquistare più clienti durante questa fase, avrà acquisito un vantaggio competitivo che potrebbe trasformarsi in reddito nel corso dei prossimi mesi. Inoltre, in questo periodo abbiamo assistito a una grande diffusione degli e-sports, gli sport virtuali da guardare in diretta streaming. Campionati come quello di Formula 1 si sono trasferiti su simulatori online anche se con competizioni non ufficiali, e i tifosi si stanno gradualmente abituando a questo nuovo tipo di spettacolo.

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Anche i concerti live sui social sono sempre più frequenti e seguiti dal pubblico. Questo apre un’opportunità per la prossima stagione, che magari avrà un cartellone digitale: la Sydney Opera House offre già un programma di eventi disponibili online in diretta o in differita, e questa iniziativa potrebbe servire da ispirazione per altri teatri, anche meno noti, che avrebbero l’occasione di conquistare una fetta di pubblico più ampia. La tecnologia potrà aiutare anche le discoteche. Alcune tra le più famose al mondo stanno iniziando a collaborare con la Sensorium Corporation – una compagnia che crea piattaforme virtuali – per permettere agli appassionati di rivivere l’esperienza di un club grazie alla realtà virtuale.

La vera sfida, in questo e negli altri settori, sarà creare prodotti e servizi di qualità e canali sostenibili per la monetizzazione, ma le opportunità non mancano anche in tempi di crisi.

Twitter @NicoloAndreula