Bollette luce e gas, sostenibilità e digitale si fanno (lentamente) strada

scritto da il 03 Marzo 2021

L’autore di questo post è Micael Saillen, CEO & Co-Founder di Tate – 

Sempre più consumatori si rivelano attenti ai temi di sostenibilità e digitalizzazione. Il mercato registra uno spostamento delle preferenze di acquisto a favore di aziende sostenibili, servizi per il risparmio energetico e per la gestione intelligente della casa ma la strada da fare, rispetto ai nostri vicini europei, è ancora molta. Lo rivela un’analisi di Tate, tech company e start-up innovativa attiva dal 2018 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente online, che ha condotto un’indagine sulle abitudini di consumo dei cittadini italiani, il loro stile di vita e le scelte d’acquisto in un’ottica di economia circolare e innovazione.

Dall’analisi dei dati, nonostante i diversi player e la moltitudine di offerte presenti nel mercato delle utility, risulta che quasi il 40% [1] delle persone dichiara di non essere ancora soddisfatto del proprio operatore; tra i principali motivi, sul podio, ci sono: i costi elevati del servizio, un’esperienza cliente poco digitale, bollette poco comprensibili e poca trasparenza con relativi costi “nascosti” che fanno lievitare il conto delle bollette di luce e gas. Su questo fronte anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha rilevato “l’esistenza di diversi profili critici delle informazioni rese in ordine alle voci che concorrono alla formazione del prezzo complessivo dell’energia elettrica e del gas, comprensive di oneri che, una volta riportati in bolletta, vengono posti a carico dei consumatori”.

La tecnologia può essere, però, un grande alleato in un settore come quello dell’energia che si presenta molto complesso, dove ancora oggi molti utenti dichiarano di avere difficoltà anche nella sola lettura della bolletta o nell’inquadramento della tipologia di contratto: il sondaggio rivela, infatti, che se il 71% [2] degli utenti afferma di aver scelto il Mercato Libero e il 15% il Mercato Tutelato, ben il 14% confessa, invece, di non sapere a quale regime appartenga la propria fornitura di energia elettrica. Complice di queste difficoltà un mercato ancora molto frammentato, caratterizzato da una obsoleta gestione dei servizi e da una grande lentezza burocratica: quasi il 30%[3] dei consumatori dichiara, infatti, di aver cambiato dai 3 ai 5 fornitori negli ultimi 5 anni, più del 71% afferma di aver impiegato dai due ai tre mesi per la ricezione della prima bolletta e più del 15% ha speso dalle tre alle sei ore tra ricerca delle informazioni, telefonate con operatori di vendita e finalizzazione del contratto.

Tasse sulla casa

In questo contesto, oltre a monitorare il mercato e i siti di informazione per avere una panoramica completa sugli operatori più in linea con le proprie esigenze, uno dei consigli più importanti è quello di prestare sempre attenzione alle promozioni “aggressive”: in molti casi si tratta di un “falso” risparmio perché gli sconti iniziali vengono riassorbiti in altri costi, inseriti lungo la durata del contratto; una seconda soluzione è quella di scegliere un operatore che mette nero su bianco il costo finale addebitato all’utente, incluse spese e commissioni, e che offre ai propri clienti un supporto di customer care digitale, integrato nell’applicazione, che permette di elaborare un preventivo, stimare il consumo, firmare il contratto di fornitura e gestire i pagamenti in pochi secondi e direttamente online.

Tra i principali canali di informazione degli utenti, per la scelta del proprio fornitore, troviamo: la ricerca sul web e sui siti di comparazione (49,3%) [4], i canali social (24%) e l’intramontabile passaparola (24,65%). I principali desiderata dei clienti? Nel 60 [5]% dei casi vorrebbero consigli per ridurre il costo della bolletta, a parità di consumo energetico, il 56% delle persone desidererebbe un contatore integrato nell’applicazione con cui controllare, con semplicità, consumi e pagamenti e quasi il 45% degli utenti vorrebbe un concierge digitale per avere suggerimenti sull’ottimizzazione e la riduzione del dispendio energetico.

Tra i principali consigli base salva-bolletta troviamo:
– il monitoraggio degli elettrodomestici e la riduzione dei consumi in standby;
– l’utilizzo di dispositivi a basso consumo, lampadine led e ciabatte intelligenti;
– l’utilizzo di programmi a tempo o a distanza tramite app per regolare l’accensione e lo spegnimento delle apparecchiature elettriche;
– l’utilizzo di lavaggi a basse temperature;
– il controllo e la sostituzione degli infissi più datati che potrebbero causare una grande dispersione del calore (e un aumento dei costi).

Dall’analisi dei dati emerge, inoltre, che i cittadini sono sempre più propensi all’utilizzo della tecnologia nella gestione della propria casa: oltre il 55% [6] dichiara, infatti, di utilizzare dispositivi di smart home, soprattutto, per i sistemi di illuminazione, riscaldamento, televisione, videosorveglianza e allarme, con anche un riscontro positivo sui consumi in bolletta: l’11% ritiene, infatti, di aver risparmiato dal 20% al 40% e quasi il 27% ritiene di aver registrato una riduzione dei costi dal 10% al 20%.

In base ai dati del sondaggio emerge, infine, come la sostenibilità non sia più un argomento di nicchia, ma sia ormai un tema sempre più importante per le persone: il 63 [7]% dichiara di utilizzare operatori e servizi eco sostenibili, soprattutto nel settore della mobilità, alimentare, e quello dell’abbigliamento e oltre l’80% ritiene importante che il proprio fornitore di energia utilizzi esclusivamente fonti rinnovabili; riducendo il proprio impatto ambientale scegliendo un fornitore che vende solo energia verde, si supporteranno gli impianti che producono energia da fonti green – come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico – e si spingeranno sempre più produttori a investire in soluzioni di produzione non inquinanti.
Tate
Tate, tech company e start-up innovativa attiva dal 2018 nella vendita di energia elettrica e gas esclusivamente digitale tramite un’App proprietaria, è stata fondata a Bologna da Micael Saillen, Alexander Frizzi, Mattia Lobertini e Matteo Riffeser con una missione: semplificare il mercato dell’energia e rendere la gestione delle utenze più efficiente, trasparente, economica e sostenibile. L’azienda ha sede operativa a Firenze, presso gli uffici dello startup studio Nana Bianca. Nel 2019, l’azienda ha fatturato 800mila euro e ha registrato, dal suo lancio sul mercato, un tasso di crescita pari a +20% mese su mese che l’ha portata ad attirare l’attenzione di uno dei più importanti player del mercato, Eni gas e luce (società controllata al 100% da Eni SpA), che ne ha acquisito il 20% lo scorso giugno.

NOTE

[1] Dati calcolati nel sondaggio rivolto agli utenti non Tate.
[2] Dati calcolati nel sondaggio rivolto agli utenti non Tate.
[3] Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.
[4] Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.
[5] Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti, sulla base del punteggio massimo attribuito alla risposta.
[6] Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.
[7] Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.

Campione: 342 persone

Età
Fino a 25 anni: 6,85%
26-35 anni: 27,85%
36-45 anni: 27,05%
46-55 anni: 25,5%
56+ anni: 12,7%
*Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.

Genere
M: 86,2%
F: 13,8%

*Dati calcolati nel sondaggio rivolto a tutti gli utenti.

Paese: Italia