Perché non puoi permetterti il consulente finanziario (e nemmeno l’autista)

scritto da il 08 Giugno 2021

È passato quasi un anno dal mio rientro in Italia e l’avventura di Mas4 con l’educazione finanziaria sta continuando a crescere e a dare a tutti noi belle soddisfazioni, però non manca il giorno che non mi senta dire: “Giorgio, io non ho tempo e credo che ognuno debba fare il proprio lavoro! Perché non me li gestisci tu? Ho messo da parte 30mila euro, sono sicuro che tu sapresti come farli fruttare”.

Potrebbe sembrare supponente, ma la risposta vera è che se hai 30mila euro non ti puoi permettere di avere qualcuno che gestisca i tuoi risparmi.

Certo, non sarà sempre così… man mano che il tuo capitale crescerà nel tempo sicuramente avrai sia il bisogno sia la possibilità di farti aiutare da un consulente qualificato, tuttavia finché il tuo capitale rimarrà sotto certe cifre farti aiutare non ti conviene.

Vediamo di capire il perché.

Nella mia opera di divulgazione ho spiegato molte volte come sia difficile, ad oggi, estrarre rendimenti importanti dal mercato.

Chiunque ti prometta rendimenti in doppia cifra o è un mago o ti sta mentendo.

Non è questa la sede per analizzare i motivi per cui il tempo delle vacche grasse sembra finito, ma certamente basta guardare la curva dei tassi per rendersi conto che certe performance sono del tutto irrealizzabili.

La curva dei tassi è negativa fino a 5 anni e anche andando sulla parte lunga i rendimenti rimangono molto bassi rendendo quindi l’investimento obbligazionario non molto redditizio. Certo, rimane l’azionario, che tra l’altro negli ultimi anni sta vivendo uno dei mercati toro più lunghi e forti della storia.

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Ma quand’anche il tuo orizzonte temporale e il tuo approccio mentale ti consentissero di sopportarne i rischi e la volatilità, non ti puoi comunque aspettare una crescita miracolosa del tuo capitale, anche se a gestirla è un professionista di tutto rispetto. Infatti, analizzando il premio al rischio dell’azionario, sul lungo periodo il rendimento atteso si attesta tra il 4 e 6%.

E con questo abbiamo chiarito la parte dei guadagni, ora andiamo a vedere la parte dei costi.

Infatti, va da sé che affidarsi a un consulente comporta dei costi e quindi per capire se questi costi te li puoi permettere dobbiamo cercare di quantificarli. Ci tengo a precisare che l’ordine di grandezza che ti darò è puramente indicativo, tra l’altro è bene ricordare che io non ho mai fatto il consulente, ho fatto il gestore.

Nel caso di un gestore il numero massimo di clienti che si può pensare di seguire si attesta, ragionevolmente, tra 30 e 40, e va detto che già questi sono numeri importanti, e, cosa non trascurabile, più alto è il numero peggiore è il servizio.

Tuttavia per il consulente è diverso, quindi è ipotizzabile che un consulente finanziario possa arrivare a gestire anche un numero maggiore di clienti, ma non v’è dubbio che, come minimo, per potervi seguire in modo puntuale dovrà chiedervi una parcella di 1.000 euro all’anno.

Non dimenticare che il tempo da dedicare ad un cliente non cambia di molto in funzione del capitale gestito, quindi non è ipotizzabile che un consulente possa prestare servizio ad un costo minore in base al capitale di chi assiste.

E adesso, finalmente, possiamo fare due conti.

Se tu hai un capitale di 30mila euro quanto pesa questa parcella da 1.000 euro? Molto semplice, ti pesa per il 3,3%. E quando possiamo attenderci come rendimento?

Se ricordi abbiamo detto che le obbligazioni rendono quasi zero e le azioni tra il 4 e il 6%, quindi mantenendo comunque un portafoglio equilibrato che possa attutire la volatilità nei momenti di crollo dell’azionario, possiamo attenderci un rendimento di lungo periodo che si attesti tra il 3 e il 4%.

Ora fare i conti è molto semplice.

Su di un capitale di 30mila euro affidarsi ad un consulente vuol dire consegnargli tutti i tuoi rendimenti. In pratica investi tu ma i guadagni se li prende lui. E sia chiaro, non ti sta rubando nulla, anzi forse sta lavorando sotto prezzo. Quindi la verità è che sotto certe cifre un consulente non te lo puoi permettere. Ora, tu potresti obiettare: “Ma se un consulente è bravo potrà farmi ottenere un extra rendimento!”.

Beh, qui si aprirebbe un lungo discorso… infatti il ruolo di un consulente non è quello di farti ottenere rendimenti maggiori, quello se mai è compito di un gestore. Un bravo consulente deve essere in grado di affiancarti nella pianificazione per farti scegliere sempre l’investimento adeguato rispetto ai tuoi obiettivi e al tuo orizzonte temporale.

Anche assumendo che un bravo consulente possa aiutarti ad ottenere un rendimento maggiore non ti aspettare cifre astronomiche. A meno che non ti esponga a rischi non adeguati non potrà certo raddoppiare i rendimenti che abbiamo già fissato.

Tuttavia ci può stare che invece di una media del 3,5% riesca a farti ottenere un 5% annuo di rendimento sul lungo periodo. Ma capisci bene che se i tuoi risparmi rendono il 5% ed il 3,3% lo devi consegnare al consulente significa che il rapporto costo/rendimento è totalmente sbilanciato e così torniamo al punto di partenza:

Sotto certe cifre non ti puoi permettere una consulenza qualificata. Anche giocando un po’ con i numeri, ci rendiamo facilmente conto, che sotto i 100mila euro di capitale non ha senso rivolgersi ad un consulente.

Fin qui credo che sia tutto chiaro, prima di dirti qual è l’unica strada da percorrere, lascia che ti metta in guardia da un’altro pericolo.

Potresti pensare che la tua banca o il tuo consulente ti offra i suoi servizi gratuitamente, o che sia incluso nel costo “bancario”, perché molto spesso il costo di consulenza non viene evidenziato.

Attento, questo non è mai vero, come è giusto che sia. Quindi se non paghi direttamente, paghi indirettamente. Morale della favola, il fondo ti fa pagare delle commissioni e con queste commissioni va a remunerare i consulenti che hanno venduto il fondo in oggetto.

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Quindi gira e rigira chi paga sei sempre tu. È fondamentale che ti preoccupi di chiedere quali sono i costi reali del prodotto sul quale stai investendo. Se i costi si aggirano intorno al 3% non ti conviene senza dubbio, in verità già quando sono intorno al 2% difficilmente i costi coprono i benefici.

“Si, va bene Giorgio, ma allora qual è la soluzione? Cosa devo fare, tengo i soldi sotto al materasso?”

Che ti piaccia o no la strada è una sola, informarti per acquisire le basi minime per poter gestire i tuoi soldi ed ottenere in autonomia un rendimento medio del 3-4%. So che la cosa ti spaventa e non ti senti all’altezza, ma ho una bella notizia per te. Non è così difficile come sembra. Basta veramente un po’ di buona volontà. In giro ci sono un sacco di corsi fatti molto bene e ad un costo più che ragionevole – intorno ai 200 euro – che ti possono veramente aiutare a gestire bene ed in autonomia i tuoi risparmi.

Il consulente finanziario è una figura molto importante e va certamente coinvolto se hai un capitale importante, ma sotto certe cifre, come abbiamo visto, non possiamo permettercelo.

Allo stesso modo in cui non puoi permetterti un autista e hai dovuto studiare per prendere la patente, dovrai impegnarti per prendere il patentino e guidare i tuoi risparmi.

Buona fortuna e buono studio.