Unicorni, gli animali fantastici (e miliardari) dell’economia moderna

scritto da il 16 Luglio 2021

Una unicorn è una startup privata caratterizzata da una valutazione uguale o maggiore a un miliardo di dollari Usa. Se la società diviene in seguito pubblica (attraverso una initial public offering, Ipo) o viene acquisita da terzi perde la denominazione di unicorno. Il termine “unicorno” in campo economico è stato introdotto nel 2013 da Aileen Lee, ideatrice del fondo di venture capital Cowboy Ventures, con il fine di presentare una locuzione che potesse dare l’idea della rarità delle caratteristiche di queste società. La valutazione degli unicorni è a cura di venture capitalist e investitori. Essendo gli unicorni startup, la valutazione si basa prettamente sul potenziale di crescita e di sviluppo della società.

Come si può constatare dalla ricerca condotta da Statista, il Paese con il maggior numero di unicorni sono gli Stati Uniti. Oltre a ciò, SpaceX, Stripe e UiPath sono state le più grandi di queste società americane in termini di valutazione di mercato. Seconda in classifica la Cina, che sebbene non detenga il primato, vanta alcuni degli unicorni più importanti al mondo. In aggiunta, il numero di società unicorno presenti in Cina a inizio 2021 era superiore a quello di altri 11 Paesi, tra cui Germania, India e Regno Unito messi insieme.

Basandoci sui dati di Aprile 2021, la maggior parte degli unicorni del mondo sono attivi nel settore della tecnologia e delle telecomunicazioni o forniscono soluzioni tecnologiche per altri settori. In particolare, negli USA, oltre 110 startup private, sulle 113 totali di settore nel mondo, operano nel campo tecnologico. Seguono sul podio il compartimento di finanza e assicurazione che conta la presenza di 94 unicorni in tutto il mondo e quello di trasporti e logistiche, con 74 società.

La valutazione di mercato degli unicorni asiatici e nordamericani rappresenta quasi il 90% del valore totale degli unicorni in tutto il mondo. Gli unicorni con sede in Asia-Pacifico godono di una valutazione di mercato cumulativa di 952 miliardi di dollari USA, il che li ha posti davanti a quelli Nord Americani, valutati a 929 miliardi di dollari. Due unicorni cinesi, Ant Group e Bytedance (entrambe sono tra le società nel mirino delle autorità di regolamentazione di Pechino, Ant – controllata del colosso Alibaba – ha dovuto rinunciare a un’Ipo record e da fintech ha dovuto trasformarsi in holding sotto il controllo della Banca centrale cinese), rappresentano oltre un terzo del valore della valutazione asiatica. Ant è il maggior fornitore di pagamenti della nazione nonché una realtà tecnologica leader a livello globale. Ad aprile è stata valutata circa 200 miliardi di dollari, risultando pertanto l’unicorno più apprezzato nel mondo dagli investitori, anche se con l’Ipo negata dal governo avrebbe superato i 300 miliardi.

Secondo le ultime statistiche, gli unicorni operanti nel settore finanziario e assicurativo hanno la più grande valutazione cumulativa di mercato (526 miliardi di dollari USA). Ciò li colloca davanti sia a trasporti e logistiche, che agli unicorni occupati nel comparto tecnologico e telecomunicativo.

Dagli ultimi dati si contano più di 590 unicorni in tutto il mondo, confermando quindi la tendenza espansiva di questo mercato (secondo CB Insights, a settembre 2020 esistevano 490 unicorni). Cina e USA si confermano non solo i Paesi con il maggior numero di unicorni, ma anche sedi di quelli più valutati. Inoltre, se il mercato cinese domina la scena in termini di valori di mercato con Ant Group e ByteDance, gli Stati Uniti primeggiano in numero di unicorni all’interno del Paese (288).

E l’Italia? Il Belpaese conta solamente due società in questo frangente, entrambe nel settore moda: Yoox, diventata Yoox Net-a-porter Group nel 2015 e Depop, una startup di compravendita di capi vintage, acquistata dall’americana Etsy per 1,6 miliardi. Depop nasce a Treviso nel 2011, ma dal 2012 ha sede a Londra.

Nonostante vi siano opinioni contrastanti riguardo gli unicorni – alcuni ritengono che tali società siano frutto del progresso innovativo e tecnologico, mentre altri giudicano che la crescita di queste realtà spinge nella direzione della bolla finanziaria – rimane indubbia la costante e sempre più rapida crescita del loro mercato, che va certamente tenuta in considerazione e sotto osservazione.

 

Asya Peruzzo