Prevedere il caffè e quando arriverà la prossima recessione

scritto da il 17 Novembre 2021

Quando ero piccolo abitavo vicino ad una torrefazione di caffè. Era molto piccola, si lavorava in modo artigianale, il proprietario si chiamava Cesare e tostava ancora il caffè a legna.

Adesso non lo fa praticamente più nessuno, è troppo difficile, anche se il risultato è straordinario.

Adoravo l’odore del caffè appena tostato. Spesso andavo a vedere Cesare mentre compiva la sua opera d’arte. Quando era in vena mi svelava qualche segreto ed io rimanevo incantato.

La cosa che rende difficile tostare a legna è che non c’è nulla di prestabilito, ogni volta il tempo di cottura cambia, così come cambia la legna necessaria, che va aggiunta o tolta con maestria. Il punto esatto in cui il caffè raggiunge la perfetta tostatura dipende da tanti fattori, bisogna tenerli in considerazione tutti, non ci si può fidare di uno solo.

Cesare aveva un talento straordinario, ricordo che ripeteva continuamente: il tempismo è tutto, il caffè va tolto al momento giusto, né un attimo prima, né un attimo dopo.

Ogni volta che qualcuno mi chiede di predire il momento in cui una nuova recessione arriverà mi viene in mente Cesare.

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Se ci pensiamo le recessioni dipendono da tanti fattori e bisogna cercare di avere una visione generale della situazione, non ci si può fidare di un solo elemento; purtroppo, se capire quando la tostatura è perfetta risulta molto difficile, capire quando arriva una recessione è quasi impossibile.

I fattori che determinano una recessione sono infiniti e spesso risultano contraddittori, inoltre, se il mio amico Cesare poteva ripetere la tostatura più volte al giorno avendo così una casistica tale da permettergli di fare previsioni molto attendibili, le recessioni si contano sulle dita di due mani; quindi, nessun fattore può avere una casualità che superi le rigide regole della statistica, neanche utilizzando le tecniche più sofisticate del machine learning.

La consapevolezza che è impossibile prevedere con certezza una recessione può essere frustrante, ma averne piena coscienza è un fattore determinante per sopravvivere nel mondo degli investimenti.

Ancora una volta la diversificazione e la pianificazione sono i pilastri fondamentali di ogni portafoglio.

Un portafoglio ben costruito, adeguato alle necessità e gli obiettivi del cliente, difficilmente cambia nel tempo, o meglio potrebbe cambiare quando le necessità o gli obiettivi del cliente stesso cambiano.

Come detto in altre occasioni, cercare di prevedere il futuro è divertente e di grande intrattenimento, ma si tratta di una “Mission Impossible”. Diffidate di quelli che si spacciano per Tom Cruise, le missioni impossibili le fanno solo nei film, la nostra vita invece è una vita reale, senza controfigure e senza effetti speciali.

Tuttavia anche noi possiamo stimare quello che accadrà in futuro. Quello che possiamo prevedere non è così difficile e non serve nemmeno una palla di vetro per farlo.

Ciò che è certo è che ci sarà variabilità nell’andamento dei nostri investimenti.

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Conoscere questa variabilità ed essere preparati al momento del bisogno, è cruciale per affrontare le tempeste e le repentine salite che i mercati finanziari attraversano regolarmente.

Per fortuna, ancora una volta l’educazione finanziaria e la branca particolare della finanza comportamentale ci vengono in aiuto: studiate, leggete e preparatevi per la tempesta che sta per arrivare.

Non sappiamo quando, ma sappiamo che la tempesta arriverà. Allo stesso modo però, sappiamo anche che tornerà a splendere il sole, il segreto è rimanere sereni.

Se piove basta avere un ombrello, certo non ne uscirai completamente asciutto, ma se hai fatto le cose per bene prima della pioggia, stai tranquillo che tutto ciò che si bagna tornerà asciutto in tempi ragionevoli.