Supply chain, così la digitalizzazione trasforma l’attività finanziaria

scritto da il 10 Novembre 2022

Post di Antonio Lanotte, Dottore Commercialista e Revisore Legale, Board of Advisers di Vernewell Management Group, Membro/Delegato Tax Technology Committee – CFE Bruxelles, Advisory Council – Blockchain for Europe

La tecnologia Blockchain è destinata ad avere un impatto sul settore finanziario a livello globale. Essa, nella sua architettura, è pronta a consentire un’elaborazione più rapida e conveniente delle transazioni finanziarie.

L’attività di Supply Chain Finance, d’altra parte, è uno degli strumenti più rivoluzionari a disposizione dell’industria finanziaria soprattutto quella Fintech. Il suo contributo principale è la semplificazione dell’integrazione dei flussi fisici e finanziari. Ciò è dovuto alla tecnologia Blockchain e all’IoT. Così come l’automazione del processo, sfruttando l’intelligenza artificiale (AI) e i Big Data Analytics. Inoltre, queste tecnologie possono aiutare a ridurre molti rischi finanziari della catena di approvvigionamento meglio denominata “supply chain”.

Tra questi, possiamo trovare i rischi di carattere operativo. Per esempio, il rischio di un doppio finanziamento o il rischio di non ottenere l’output desiderato.

La catena di approvvigionamento (Supply Chain)

La gestione della catena di approvvigionamento coinvolge il flusso di beni e prodotti dalla fase iniziale a quella finale. Essendo una parte importante di molte industrie, il corretto funzionamento di una catena di approvvigionamento è fondamentale per le imprese. La gestione della catena di approvvigionamento non è un lavoro per una sola persona essendoci piuttosto diverse entità e/o soggetti coinvolti in essa. Per questo preciso scopo, gli “smart contracts”, i cosiddetti contratti intelligenti, posso svolgere un ruolo fondamentale nella catena di approvvigionamento, ovvero possono registrare i diritti di proprietà (NFTs) mentre i prodotti vengono trasferiti attraverso la catena di approvvigionamento appunto. Tutti nella rete possono tracciare la posizione del prodotto in qualsiasi momento. Il prodotto finale può essere controllato in ogni fase del processo di consegna fino a quando non raggiunge il cliente finale. Se un articolo viene perso nel processo, i contratti intelligenti possono essere utilizzati per rilevare la sua esatta posizione o anche per evidenziare il non rispetto delle condizioni contrattuali già predefinite, per non menzionare la possibilita´ di digitalizzare l´Iva (imposta sul valore aggiunto) attraverso la definizione di “smart contracts” ad hoc che intervengono all´interno della “supply chain” individuando il momento effettivo dell´operazione cd “trigger” che determina il sorgere del debito di imposta.

supply chain

Immagine da Unsplash

Smaterializzazione dei documenti legati al contratto di fornitura e creazione di NFT

La blockchain in combinazione con le tecnologie convenzionali come il RFID, la scansione di codici a barre e la presenza di “smart contracts” con i quali digitalizzae tutti gli elementi determinanti del contratto di fornitura, permette di rendere visibili e tracciare gli stessi documenti all´interno della catena di approvvigionamento – supply chain.

Gli NFT sono sul punto di rivoluzionare completamente la finanza commerciale e il commercio globale. C’è il potenziale per tokenizzare una vasta gamma di beni e servizi (contratti di fornitura) per poi connetterli con una finanza decentralizzata (DeFi) nell’ambito di istituti di credito e finanziari appositamente consorziati.

L’attività di Supply Chain Finance a supporto dei contratti di fornitura

Il Supply Chain Finance (SCF) è l’insieme delle soluzioni che permettono a un’azienda di finanziare il proprio capitale circolante, facendo leva non solo sulle sue caratteristiche economiche, finanziarie o di business, ma anche sul ruolo che svolge all’interno della catena di fornitura in cui opera (catena produttiva). Nel clima attuale, le PMI e le imprese in crescita in particolare, trovano che massimizzare la liquidità sia una sfida. Nel Regno Unito, per esempio, le imprese in crescita non hanno trovato semplice accedere ai finanziamenti del “business interruption loan scheme” durante la pandemia COVID-19.

Allo stesso molte piccole imprese scoprono di non avere il rating di credito necessario per accedere ai finanziamenti bancari.

SCF” è stato, da sempre, tradizionalmente visto come una soluzione per le aziende più grandi con una solida storia di credito. Tuttavia, la maggiore disponibilità di opzioni digitali sta creando opportunità per aiutare le PMI ad accedere al capitale circolante.

Nel 2018, SCF ha visto una crescita del 25% nella sola regione DACH. Nel frattempo, la crescita è stata del 23% nella regione LATAM degli Stati Uniti nella seconda metà del 2019. L’ingresso di nuovi attori tecnologici nel mercato (Fintech) e la crescente digitalizzazione moltiplica le possibilità di diversificare l´offerta creditizia e finanziaria. Pertanto, l’offerta si è gradualmente spostata su soluzioni importanti e molto innovative, come gli istituti finanziari di supply chain finance.

Di seguito possiamo trovare alcuni esempi:

Advanced Reverse Factoring (ARF) (con piattaforma Blockchain): come il Reverse Factoring, si basa sull’opportunità per i fornitori di avere le loro fatture pagate in modo esponenzialmente più rapido (circa 7-10 giorni) e a tassi più economici, in quanto i fornitori ricevono liquidità a un costo commisurato al rischio dell’acquirente, che presenta cosi i fornitori all’istituto finanziario. L’innovazione sta nel fatto che l’erogazione del credito avviene in presenza di maggiori informazioni operative (ad esempio dati sull’andamento operativo o sulla sostenibilità dei fornitori), a fronte di un minor rischio e una conseguente riduzione del costo del prestito. Si basa su una piattaforma tecnologica dove le fatture elettroniche, il mainstream delle informazioni digitali scorre su Blockchain autorizzate (permissioned) in cui gli stakeholder rilevanti possono monitorare l’intero processo e dove sono abilitati gli smart contracts, relativi alla transazione del rapporto cliente-fornitore, che permette al fornitore di selezionare quali fatture scontare;

Inventory Finance: tradizionalmente, si riferisce al finanziamento a breve termine delle scorte attraverso una linea di credito. Più recentemente, si identificano anche soluzioni come Inventory Finance, in cui un fornitore di servizi logistici acquista merci da un fornitore, spesso è in partnership con un’istituzione finanziaria. Questo permette, per la durata del trasporto e dello stoccaggio. Di ottimizzare i crediti e i debiti commerciali del fornitore e del suo cliente;

Invoice Auction: un “marketplace” per l’anticipo delle fatture basato su una piattaforma tecnologica (Blockchain) che permette a terzi con fondi disponibili (istituzioni finanziarie, aziende e investitori individuali) di investire in fatture emesse dalle aziende, secondo un meccanismo di asta tra diversi possibili acquirenti;

Dynamic Discounting: Fenomeno relativamente recente, incentivato dalla diffusione delle nuove tecnologie e della completa tracciabilità dei processi, il dynamic discounting prende il posto del processo manuale e solitamente “informale” di sconto delle fatture in cambio di un pagamento anticipato, per rendere questo stesso processo interamente automatico tramite una piattaforma specializzata.

Purchase Finance: estensione concettuale dello sconto fattura (anticipo fattura) a tutti i documenti che appartengono al ciclo dell’ordine e che precedono la fatturazione (su tutti, ordini di acquisto, conferme d’ordine, o documenti di trasporto e avvisi di spedizione).

Il mercato potenziale del Supply Chain Finance in Italia si attesta tra 457 e i 495 miliardi di euro nell’anno 2021 registrando una crescita del 5% con la diffusione di soluzioni innovative e attente alla sostenibilità che permettono di creare benefici ambientali, sociali ed economici per tutti gli attori coinvolti. Il Supply Chain Finance sta crescendo e diventando sempre più strategico per le imprese, grazie al supporto delle tecnologie digitali, all’approccio manageriale di utilizzo che si sta diffondendo e alle diverse soluzioni a disposizione.

Tra le diverse soluzioni di Supply Chain Finance utilizzate in Italia tornato quasi ai livelli pre-pandemia (+5% sul 2020, per un valore di 57,4 miliardi di euro), quelli del Reverse Factoring (7,2 miliardi di euro +14%) e dell’Invoice Trading (0,3 miliardi di euro, +7%), che registrano il picco più alto di sempre. Crescono il Purchase Order Finance (1 miliardi di euro, +21%) e la carta di credito (2,3 miliardi di euro, +23%). Crescono soprattutto le soluzioni innovative, come il Dynamic Discounting (0,3 miliardi di euro, +200%) e il Confirming (1,2 miliardi di euro, +58%). L’Anticipo Fattura, porzione importante del mercato servito pari a 42 miliardi di euro, invece, è stabile rispetto al 2020. La sostenibilità sta trainando il mercato e il suo ecosistema, che ha visto l’introduzione di nuovi attori responsabili di pratiche di sostenibilità integrate nelle soluzioni di Supply Chain Factory.