Analisi finanziaria, così può essere strumento per la democrazia

scritto da il 01 Settembre 2023

Post di Davide Grignani, Presidente AIAF, Associazione Italiana per l’Analisi Finanziaria – 

Disporre di strumenti di analisi finanziaria è oggi indispensabile per capire e gestire il nostro futuro e raggiungere livelli di benessere collettivo diffuso. L’intervento del ministro Antonio Tajani al Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini ce ne dà conferma durante un’estate costellata da eventi naturali eccezionali e annunci ad alto contenuto socio-economico e impatto finanziario.

Partendo dal fattore climatico è ormai evidente come non si tratti più di previsioni, ma piuttosto di sequenze crescenti di eventi catastrofici ad alto costo economico-finanziario. Lo sanno bene gli assicuratori, le banche, la pubblica amministrazione, gli imprenditori, i lavoratori e i cittadini, impegnati nel tentativo (peraltro vano se non all’interno di politiche globali) di contenere le reazioni della natura al nostro modello di crescita, non più sostenibile. Tuttavia molto si può e si deve ancora fare. Comprendere gli impatti economici e finanziari sul nostro benessere è il primo passo che permette di individuare azioni individuali e collettive coerenti rispetto a un tema epocale come quello ambientale. Partire dalle conseguenze del nostro agire come agenti economici, quando lavoriamo, consumiamo, investiamo ci consente un approccio cosciente, libero da ideologie.

Analisi finanziaria per orientare le scelte della politica nell’interesse collettivo

AIAF è da anni impegnata in questa “cultura della consapevolezza” mettendo quotidianamente in campo le migliori risorse e competenze per un’analisi corretta e trasparente. Oggi non c’è più tempo e la conoscenza della pervasività dei fattori ESG (Ambiente, Diritti sociali, Governance) sulla sostenibilità della vita economica è diventata prioritaria per il Paese, con uno sforzo di scala multiplo rispetto a quello in corso. Pensiamo che sia ormai tempo per il Governo di cogliere questa emergenza e dare spazio a chi possa aiutare a intercettare, comprendere, misurare gli impatti del cambiamento climatico, come gli analisti finanziari, per orientare nell’interesse collettivo le scelte della politica.

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(Xilon – stock.adobe.com)

Il Vice Premier ha toccato una varietà di eventi e temi ad alto contenuto economico-finanziario. Basti pensare al provvedimento fiscale sui margini bancari, ricco di esiti reputazionali anche internazionali nel medio periodo, o al tema del debito pubblico (proprio nelle ore in cui in Europa si parla delle possibili nuove regole sul Patto di Stabilità, intimamente connesse alla ristrutturazione del PNRR) enorme, interconnesso con banche, assicurazioni, mercati internazionali e milioni di cittadini che investono in titoli di Stato, sensibili a tutti gli annunci. E’ di tutta evidenza come possedere competenze di base di analisi finanziaria sia indispensabile per comprendere le implicazioni di questi temi, ciò vale soprattutto per le giovani generazioni per le quali l’analisi finanziaria rappresenta uno strumento indispensabile e globale per non essere tagliati fuori dalle decisioni che contano.

PNRR e contributo degli analisti finanziari

A proposito del PNRR (e al connesso nuovo codice sugli appalti), è poi appena il caso di ricordare la centralità che assume per i giovani nel medio periodo la capacità di progettare e soprattutto realizzare nuove infrastrutture strategiche necessarie alla competitività del nostro corpo economico-sociale. Anche in questo caso gli analisti finanziari possono fornire un contributo a servizio delle agenzie centrali deputate al supporto tecnico, a favore soprattutto di quelle amministrazioni locali non sono strutturalmente dotate di queste professionalità decisive per rispettare tempi e obiettivi del PNRR.

Analisi finanziaria e strumenti per intervenire sulla spesa pubblica

Ma anche la Legge di Bilancio, la NADEF e il Patto di Stabilità che evidenziano la necessità di strumenti di analisi finanziaria adeguati per comprendere appieno l’estrema difficoltà a far fronte a una spesa pubblica sotto forte stress.  In particolare il rapporto tra debito nazionale e PIL, che richiede di essere stabilizzato facendo leva sulla crescita del denominatore, deve essere “pesato” con strumenti di analisi finanziaria e di valutazione tecnica basati sull’effettiva probabilità di accadimento, sui tempi di realizzazione, sulle evidenze statistiche e le serie storiche disponibili.

Tutti temi rispetto ai quali la comunità dell’analisi finanziaria rappresentata da AIAF ha competenza e quotidiana esperienza e nel cui merito può dare alle Istituzioni un contributo tecnico misurabile per la creazione di valore collettivo nel medio-lungo termine. La conclusione dei lavori di Rimini da parte del Presidente Mattarella, a testimonianza della sensibilità e interesse della massima carica dello Stato, ci dà un ottimo viatico affinché ciò possa avvenire e la politica, intestandosi questa scelta innovativa rivolta al futuro, e il Paese possano avvalersi del contributo dei tecnici dell’analisi finanziaria.