Il business digitale inquina più degli aerei. Consigli per le imprese

scritto da il 03 Novembre 2023

Post di Lorenzo D’Amelio, CEO e founder di Merakyn – 

I business digitali contribuiscono alle emissioni mondiali di CO2 almeno per il 3,7% del totale contro il 2% del traffico aereo. Come rendere quindi sostenibile ed inclusivo l’impatto della comunicazione digitale?

Sebbene le innovazioni tecnologiche possano contribuire a risolvere i problemi ambientali, il settore ICT – Information & Communication Technology nel suo complesso ha un’impronta di CO2 significativa. È il cosiddetto paradosso del digitale: se da un lato l’innovazione tecnologica abilita la transizione ecologica, dall’altro la sua impronta ambientale ha dimensioni indubbiamente importanti.

Ma quanto è energivoro il business digitale ed i processi digitali di un business tradizionale? Si stima che contribuisca alle emissioni mondiali di CO2 almeno per il 3,7% del totale contro il 2% del traffico aereo (fonte: Karma Metrix). Internet produce annualmente infatti circa 1,2 miliardi di tonnellate di CO2, pari alle emissioni di CO2eq annuali di Italia, Francia, Spagna e Regno Unito messe assieme. Il tutto con una crescita tale che prevede un potenziale scenario entro il 2030 in cui Internet genererebbe circa il 10% delle emissioni globali (fonte: The Shift Project).

Come rendere quindi sostenibile ed inclusivo l’impatto della comunicazione digitale? Ecco i miei 3 consigli.

Rendere sostenibile la comunicazione digitale

Attivarsi in maniera strategica è fondamentale per un approccio sistemico che renda efficace in maniera continuativa le azioni ad impatto sociale ed ambientale, per questo si consiglia di affidarsi a metodologie come il framework ESG – Environmental Governance Social. Ciò avviene per le aziende che decidono di trasformarsi in Società Benefit e/o B Corporation. Un accompagnamento di cui si occupa Merakyn come agenzia di consulenza;

Il tema del “digitale sostenibile” sta infatti diventando sempre più rilevante. La sfida è ora quella di rendere il digitale un vero motore di trasformazione, capace di contribuire al benessere del pianeta e di tutte le sue forme di vita. Ecco perché sempre più aziende stanno adottando strategie e misure per ridurre il proprio impatto ambientale e promuovere la sostenibilità. Questo non solo è etico, ma rappresenta anche una strategia di business vincente, poiché il pubblico, in particolare le generazioni più giovani, è sempre più orientato verso marchi e aziende che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità.

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(Gabriel Cassan – stock.adobe.com)

Secondo una ricerca del Global Web Index, il 61% della Generazione Millennial si dichiara infatti incline a pagare di più per prodotti sostenibili o eco-friendly, mentre l’80% degli intervistati appartenenti alla Generazione Z ritiene fondamentale l’implementazione da parte dei brand di soluzioni green per i propri prodotti. Questi dati dimostrano che il consumatore moderno è sempre più consapevole delle questioni ambientali e sociali e orientato verso scelte responsabili.

Organizzare eventi sostenibili, online e offline

Comunicazione sostenibile però non vuol dire parlare solo di digitale. Voglio citare infatti gli eventi sostenibili, organizzabili online oppure offline: sia che si comunichi online tramite un sito web oppure offline tramite eventi, in entrambi i casi pianificare e misurare il proprio livello di sostenibilità può permettere di ridurre l’impatto ambientale e comprendere come poter diventare carbon neutral.

Esempi pratici sono l’ultimo tour dei Coldplay ‘Music of the Sphere’ che si è posto l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% rispetto ad eventi di simile portata. Oppure nel digitale l’uso di hosting sostenibili certificati dalla The Green Web Foundation permettono di incidere sull’impatto delle proprie comunicazioni online;

L’inclusività della comunicazione digitale

Non si può essere inclusivi senza essere accessibili. Oggi 87 milioni di disabili (ipovedenti, sordi, ecc.) in Europa non sono in grado di leggere le informazioni online perché ancora pochi siti web seguono gli standard tecnologici corretti. Tutto ciò si appresta a cambiare prossimamente però in quanto entro il 2025 tutte le piattaforme web dovranno adeguarsi all’EAA – European Accessibility Act previsto dall’Unione Europea.

Secondo l’European Accessibility Act infatti tutte le piattaforme digitali, inclusi siti web e piattaforme di e-commerce, dovranno essere completamente accessibili alle persone con disabilità, in conformità con le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) e altre normative e best practices già esistenti. L’accessibilità digitale è fondamentale per garantire l’inclusività e la partecipazione piena di tutte le persone nella società digitale.

Le imprese che si impegnano a rendere i propri servizi e prodotti digitali accessibili dimostrano un impegno quindi non solo verso la sostenibilità ambientale ma anche verso la sostenibilità sociale. Questo è un passo importante verso un mondo in cui nessuno venga lasciato indietro, e in cui tutti possano beneficiare delle opportunità offerte dalla comunicazione digitale.

Reputazione e vantaggi economici

Per le imprese, l’adozione di strategie di sostenibilità e accessibilità digitale non solo migliora quindi la propria reputazione e relazione con il pubblico, ma può anche portare a vantaggi economici. Un sito web accessibile, ad esempio, può raggiungere un pubblico più ampio (il tool SEO Zoom stima un +20% di accessi), compresi coloro con disabilità, che altrimenti non potrebbero accedere ai contenuti online. Questo si traduce in un potenziale aumento delle vendite e del successo commerciale.