Con la salute mentale al centro, aziende più sane. Ecco come

scritto da il 08 Novembre 2023

Post di Andrea Orani, CEO & Co-Founder di DaVinci Salute –  

In un mondo del lavoro in costante evoluzione, c’è una forza silenziosa che sta ridefinendo i parametri del successo aziendale. Non si tratta di nuovi prodotti rivoluzionari o di strategie di mercato complesse, ma piuttosto della salute e del benessere dei dipendenti. Il tradizionale pacchetto di benefit aziendali, che include le assicurazioni sanitarie e i piani pensionistici, si è notevolmente ampliato e sta cedendo il passo a un nuovo paradigma, in cui la salute mentale dei lavoratori diventa il fulcro di una cultura aziendale solida e redditizia. Il successo di un’organizzazione è strettamente collegato al benessere delle persone che ne fanno parte ed è quindi molto importante che le aziende di qualsiasi dimensione investano affinché i loro talenti siano sani, felici e motivati.

Il benessere dei dipendenti è una strategia intelligente e rivoluzionaria

Non è quindi un caso che in Europa e in Italia, sempre più imprese stiano abbracciando questa visione, riconoscendo che il benessere dei dipendenti è molto più di un’opzione etica; è una strategia aziendale intelligente e rivoluzionaria che porta con sé un impatto significativo – e non trascurabile – sui risultati finali dell’intero business. Tuttavia, sono ancora poche le aziende che fanno davvero qualcosa per i propri dipendenti.

Il costo invisibile dei disturbi mentali sul lavoro

Secondo la ricerca condotta da The European House Ambrosetti e Angelini Pharma Headway 2023 – Mental Health Index’, i disturbi mentali sono considerati tra i principali fattori che contribuiscono maggiormente alle condizioni croniche che affliggono la popolazione europea. Nello specifico, infatti, i problemi di salute mentale occupano il secondo posto tra le malattie non trasmissibili disabilitanti più comuni (dopo i disturbi muscoloscheletrici) e rappresentano il 15% del carico di disabilità nel continente.

È anche interessante notare che un recente studio condotto da BVA Doxa sul benessere psicologico dei lavoratori ha rivelato che quasi l’85% delle persone intervistate considera il proprio benessere psicologico generale correlato al proprio benessere sul lavoro e viceversa, sottolineando così l’impatto diretto di questi disturbi sulla performance aziendale.

Ogni anno infatti, secondo l’OMS, 12 miliardi di giorni lavorativi vengono persi a causa di ansia e depressione, costando una perdita in produttività che equivale a circa un trilione di dollari. Il peso di questi costi invisibili è diventato troppo significativo per essere trascurato. Nessuna azienda può raggiungere il suo massimo potenziale senza riconoscere e preservare la salute mentale dei suoi collaboratori: un’organizzazione che abbraccia questa causa sta, in realtà, investendo nel suo stesso futuro e nella costruzione di una società più inclusiva.

Promuovere la salute mentale in azienda

L’attuale strategia d’investimento nel benessere dei dipendenti si basa su una serie di pilastri fondamentali. In primo luogo, le aziende si stanno impegnando nell’offrire un ambiente di lavoro propizio alla salute mentale, dove i dipendenti siano immersi in un contesto che li supporta e valorizza. Questo ambiente salutare costituisce la base su cui si sviluppano le altre iniziative. In parallelo, si promuove una bilanciata conciliazione tra gli impegni lavorativi e le esigenze personali, attraverso politiche mirate.

Tali politiche consentono ai dipendenti di armonizzare al meglio le richieste professionali con i vincoli della vita quotidiana, un elemento cruciale per il loro benessere. In aggiunta, il supporto alla salute mentale è ormai un elemento cardine. Le aziende offrono una gamma di risorse specializzate, spaziando da programmi di consulenza a servizi di coaching, mettendo a disposizione dei dipendenti l’accesso a professionisti altamente qualificati.

Questo costituisce un passo innovativo in quanto promuove una maggiore consapevolezza riguardo alla salute mentale e rappresenta un’evoluzione significativa. Insieme alla prevenzione, che si configura come un elemento di portata cruciale, le imprese si dedicano a diffondere la consapevolezza in merito alla salute mentale, abbattendo i tabù che sovente la circondano. In tal modo, si opera una radicale trasformazione dell’atteggiamento aziendale nei confronti di questa importante dimensione, destinata a prosperare in un ambiente lavorativo in costante evoluzione.

Dati e benefici del supporto alla salute mentale in azienda

L’importanza della salute mentale nell’ambito aziendale si rivela sempre più evidente sia in Europa che in Italia. Un ulteriore riscontro emerso dallo studio sopra citato, condotta da BVA-Doxa, e denominato “Osservatorio sul benessere psicologico dei lavoratori in Italia”, attesta che all’interno delle organizzazioni prive di un supporto psicologico, ben il 75% dei dipendenti manifesterebbe apprezzamento verso l’implementazione di un servizio analogo. Questo costituisce un segnale concreto, che attesta un crescente interesse individuale verso gli strumenti finalizzati alla cura del proprio benessere mentale. Tuttavia, rimane ancora aperto un percorso da affrontare in termini di supporto e sensibilizzazione da parte delle aziende, mirato al miglioramento della produttività e del benessere dei propri lavoratori.

Questa trasformazione ha il potenziale per generare una serie di benefici con impatto positivo sulle organizzazioni. In primo luogo, i dipendenti si sentiranno valorizzati e sostenuti, risultando in un notevole incremento della loro soddisfazione lavorativa. Questo, a sua volta, contribuirà a creare una forza lavoro più motivata e fedele all’azienda.

Per ogni euro investito un ritorno economico di quattro

Un aspetto particolarmente evidente è la riduzione dell’assenteismo dovuto a problemi di salute mentale, risultato diretto degli investimenti nelle risorse e supporti in questo settore. Le stime OMS dicono infatti che per ogni euro investito nella promozione della salute mentale in azienda, vi è un ritorno economico di quattro, grazie alla riduzione dell’assenteismo e all’aumento della produttività. I dipendenti che si sentono adeguatamente supportati sono meno inclini a prendere congedi per motivi di salute mentale.

salute mentale

Investire in benessere mentale secondo l’Oms porta a una riduzione dell’assenteismo (Immagine da Unsplash)

Infine, i lavoratori che godono di buona salute mentale dimostrano generalmente di essere più concentrati e produttivi. Uno studio condotto dall’Harvard University ha confermato che i dipendenti felici e mentalmente sani risultano in media essere il 31% più produttivi rispetto ai colleghi meno soddisfatti. Questo incremento della produttività si traduce in una maggiore efficienza operativa e in profitti aziendali più consistenti.

Salute mentale come parte integrante dei benefici aziendali

Promuovere il benessere psicologico in azienda è diventato un imperativo, specialmente in Europa e in Italia. Investire nella salute mentale non è solo un atto etico ma anche una strategia intelligente. I dati confermano che il supporto alla salute mentale porta a una forza lavoro più felice, produttiva e impegnata. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, abbracciare la salute mentale come parte integrante dei benefici aziendali è un passo fondamentale per migliorare la vita dei dipendenti e ottenere risultati aziendali positivi.

*HealthTech scale-up italiana che si occupa di salute digitale 

 

La rivoluzione del benessere in azienda è in corso e sta contribuendo a creare dipendenti più felici e aziende più sane. Lasciare spazio a questa trasformazione è una decisione saggia e profittevole nel lungo periodo. Questo paradigma aziendale non è più una domanda di “se”, ma di “come”. Come puoi integrare politiche e pratiche aziendali che promuovano il benessere dei dipendenti? Come puoi creare un’azienda che trae vantaggio da dipendenti felici e sani? Le risposte a queste domande stanno definendo il futuro del mondo aziendale moderno.