Amazon e le Pmi, gli errori da evitare: istruzioni per l’uso

scritto da il 21 Novembre 2023

Post di Matteo Gabrielli e Michele Gabrielli, founder di X-PORT

Vale 950 milioni di euro il Made in Italy esportato nel 2022 dalle PMI tramite il marketplace Amazon, un risultato generato da circa metà delle 21mila PMI ad oggi attive sul marketplace. Di queste, più di 5.500 sono presenti nella vetrina Made in Italy di Amazon, un apposito spazio riservato alle eccellenze italiane, che conta, ad oggi, oltre 1 milione di prodotti disponibili (fonte: Rapporto Impatto Amazon PMI Italiane 2022).

Ma quali sono le principali considerazioni e fattori operativi che le PMI devono conoscere prima di avviare la propria presenza sul marketplace Amazon?

Conoscere il modello di business di Amazon

Innanzitutto, come in ogni cosa è fondamentale avere una conoscenza approfondita del funzionamento e del modello di business del marketplace che essendo un’infrastruttura globale, fisica e digitale è tutt’altro che banale. Diversamente si rischia di non riuscire neanche a partire o, peggio, partire senza sapere come evadere gli ordini, quali i costi da sostenere ed in generale le policies da rispettare per evitare di vedere il proprio account sospeso sul marketplace.

Per cominciare bisogna avere obiettivi chiari

Amazon può consentire alle imprese di raggiungere diversi obiettivi: sia di performances che di branding. Ad esempio, le imprese potranno utilizzare il marketplace per (i) avviare rapidamente una presenza online creando un touchpoint di vendita digitale, (ii) ottenere visibilità su tutto il territorio nazionale (iii) aumentare la rotazione del magazzino (iv) generare vendite sia in Italia che all’estero, in particolar in Europa dove la scalabilità è molto rapida. Avere obiettivi chiari aiuta le imprese a decidere la strategia da adottare sul marketplace.

Amazon è un terreno accidentato per i rivenditori: ecco perché

Negli ultimi anni, Amazon si è evoluto per dare maggiore possibilità di crescita alle aziende proprietarie di marchi a grande scapito dei rivenditori. A questi ultimi, i brand possono, in alcuni specifici casi, vietare la vendita dei propri prodotti sul marketplace. Per questo sconsigliamo ai rivenditori di valutare Amazon come possibile strumento di crescita per la propria impresa.

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Immagine da Unsplash

Amazon costa, dalle commissioni alle spedizioni

Vendere su Amazon è piuttosto oneroso, le commissioni di vendita che il marketplace trattiene sul prezzo finale (incluso di iva e spese di spedizione) sono in media del 15,45%. Se si aggiungono gli altri costi che i brand devono sopportare per avere successo sul marketplace come ad es. i costi di spedizione dei prodotti sono poche le aziende che hanno la marginalità tale per proliferare e competere su Amazon.

Pubblicità, la necessità di investire (con buoni ritorni)

Sia in fase di avviamento che di crescita le aziende devono investire un budget pubblicitario per aumentare la visibilità dei propri prodotti sul marketplace. Ad oggi, i costi per click sono i più convenienti tra tutte le piattaforme social e web e i tassi di conversione tra i più alti. Questo rende Amazon lo strumento più economico per la acquisizioni di nuovi clienti.

Standard di operatività elevatissimi: non si può sbagliare

Amazon ha standard di operatività internazionali e non prevede deroghe di nessun tipo. Le aziende devono adeguarsi a tempi di spedizione rapidissimi, ad avere percentuali di ritardo e ordini difettosi minimi, pena la sospensione dell’account.

Avere spalle larghe perché la competizione è serrata

Amazon è un’infrastruttura globale aperta a tutte le imprese in possesso della corretta documentazione societaria che decidono di avviare la propria presenza sul marketplace. Questo comporta una vastissima offerta di prodotti con i quali ci si ritrova a dover competere. Avere un posizionamento di brand molto solido, specifici criteri distintivi di offerta commerciale, oltre a costanti investimenti in pubblicità sono requisiti fondamentali per trovare un proprio spazio sul marketplace.

Assistenza, bisogna prepararsi a fare da soli

Su Amazon non esistono numeri di telefono da chiamare, quasi tutto è da risolvere tramite assistenza virtuale aprendo ticket attraverso i quali inviare le proprie domande. Le risposte arrivano tempestivamente ma non sempre forniscono soluzioni esatte a ciò che abbiamo chiesto. Bisogna prepararsi a fare da soli e a procedere per tentativi. Per questo consigliamo l’assunzione di personale specializzato sul marketplace o di rivolgersi ad apposite società di consulenza.