Social, psicologo online e benessere interiore: istruzioni per l’uso

scritto da il 06 Dicembre 2023

Post di Erica Holland, counselor sistemica e founder di Successo Etico –

Secondo l’ultima indagine Ipsos, condotta su un campione di 30.600 individui, tra i 18 e i 74 anni, di 16 Paesi diversi, l’Italia, insieme al Giappone, si classifica all’ultimo posto per percentuale di persone che si definiscono felici. Donne e giovani i soggetti più a rischio, le prime per l’imperante disparità di genere e i secondi per un uso, spesso incontrollato, di social e tecnologie.

C’è luce in fondo al tunnel: è infatti emerso che il benessere mentale ed emotivo siano sempre meno un tabù ed è in crescita la propensione a rivolgersi ai professionisti. Il 60% degli italiani, in controtendenza rispetto all’anno scorso, preferisce, infatti, chiedere aiuto a uno specialista per prendersi cura della propria salute mentale ed emotiva. Solo nel 2021, il Belpaese era al primo posto in Europa per la propensione all’autodiagnosi. Emerge anche una maggior apertura nei confronti degli strumenti digitali, ben visti dal 31% degli intervistati. A maggior ragione se si tiene conto che, un italiano su due, ricerca online informazioni su salute e prevenzione.

Psicologo on line, perché è importante che ci sia

In un contesto sempre più digitalizzato diventa quindi imprescindibile che lo specialista di aiuto sia presente online, scongiurando la possibilità che consulenze fornite da pseudo-professionisti poco affidabili prendano il sopravvento, a scapito dei pazienti e clienti e della credibilità e autorevolezza del settore stesso. Pensiamo ad esempio al Digital Professional Divide tra il professionista che ha saputo promuoversi attraverso i social e le nuove metodiche di comunicazione e chi ne è rimasto tagliato fuori, per scarsa conoscenza di queste dinamiche. Fino ad arrivare all’Horse Racing che può sfociare in una concorrenza aggressiva, non basata sulla deontologia e professionalità, ma su criteri economici, come svendere le consulenze professionali attuando prezzi al ribasso. È doveroso, inoltre, impiegare la vetrina dell’online per fare chiarezza sulla reale utilità di queste professioni.

Dallo psicologo al coach, chiedere aiuto non è sintomo di debolezza

La felicità, la realizzazione personale e professionale non sono condizioni scontate, in determinate situazioni è necessario conquistarle, rivolgendosi a un esperto, dal counselor, al coach, al terapeuta, allo psicologo, ciascuno ha la propria specializzazione e formazione. Chiedere aiuto non è mai sintomo di debolezza, bensì di potere: il potere di creare per noi la vita che desideriamo. Per cambiare questa tendenza, dobbiamo quindi fare in modo che rivolgersi a un professionista non sia un tabù, bensì qualcosa che ci faccia dire ‘wow la vita di quella persona è concretamente cambiata’.

psicologo

Immagine di Sergei Zolkin per Unsplash

Quello che è indispensabile oggi è usare i canali digitali in modo strutturato, elegante, in contrapposizione alle tendenze marketing molto aggressive degli ultimi anni, arrivate da oltreoceano, che non si adattano ad un settore, quello dello sviluppo personale e settore terapeutico, in cui la persona non può veramente essere guidata se per prima non ha deciso di cambiare davvero la propria vita.

I professionisti devono saper generare valore

I nostri professionisti non devono perseguire unicamente il profitto, ma devono effettivamente generare valore. Ad esempio, mettendo a disposizione contenuti gratuiti di alto livello, sul cambiamento personale, migliori anche di quelli a pagamento. I social rappresentano delle incredibili vetrine per promuovere concetti e valori che siano davvero utili per permettere al benessere di diffondersi. Offrire informazioni di valore rappresenta inoltre un modo di posizionarsi sul mercato, perché dà voce e dà spazio al professionista che vorrebbe aiutare tante persone ma non può farlo, per limiti di tempo.

Un approccio del genere porta molte persone a divenire più consapevoli delle proprie possibilità e accresce la fiducia nei confronti di ciò che fa lo specialista. Quello che ogni professionista deve necessariamente fare per avere successo è identificare quale tipo di blocco o dinamica vivono davvero i propri clienti o pazienti target e realizzare una comunicazione che sia affine alla loro realtà interiore e bisogni non detti.

Quali sono i vantaggi delle prestazioni psicologiche online?

Sono certamente molteplici: in primis permettono di superare un limite intrinseco alla professione, quello territoriale d’esercizio e la presenza fisica di paziente o cliente ed esperto nella medesima stanza. Cosa non da sottovalutare. Si consente, in questo modo, l’accesso a persone che hanno difficoltà logistiche di vario genere (di tempo, lavorative, familiari, assenza di mezzi di trasporto, ecc.), si attraggono i giovani, nativi digitali, per i quali un approccio mediato dalla tecnologia è assolutamente normale, si vanno infine ad abbattere i possibili tabù del rivolgersi al terapeuta o coach.

Non dimentichiamoci che la diffusione massiccia delle prestazioni psicologiche online nel mondo è una pratica consolidata e molto diffusa: in America un approccio simile, con consulenze a distanza, telefonica, risale agli anni ’70.