Ripensare il reddito? Il welfare aziendale è una risposta

scritto da il 02 Maggio 2025

Post di Andrea Guffanti, General Manager di Coverflex per l’Italia – 

Quando il Presidente Mattarella dice che gli stipendi sono troppo bassi, fotografa una verità economica, sociale e morale che riguarda milioni di famiglie italiane. Secondo l’Ocse, l’Italia è uno dei pochi Paesi europei in cui i salari reali sono diminuiti nell’ultimo decennio. Questo non è solo un problema economico, ma un vulnus alla dignità del lavoro.

È fondamentale intervenire per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori. Tuttavia, in un sistema in cui il costo del lavoro è elevato e il netto percepito spesso disallineato rispetto al lordo versato dalle imprese, è necessario attivare tutte le leve disponibili.

In questo contesto, la retribuzione flessibile e il welfare aziendale rappresentano strumenti complementari, non alternativi al salario, che permettono di migliorare concretamente il benessere economico delle persone senza incrementare il cuneo fiscale. Sono soluzioni già accessibili e fiscalmente agevolate, che consentono alle aziende – in particolare alle PMI – di offrire un supporto concreto ai propri collaboratori. Non è da considerarsi come una scorciatoia, ma come una soluzione immediata che consente un guadagno reale su ciò che conta davvero: la spesa quotidiana, la scuola, il trasporto pubblico, la salute e il benessere.

In Coverflex osserviamo ogni giorno l’impatto positivo di questi strumenti: oltre il 60% dei lavoratori dichiara che il welfare li aiuta nella gestione delle spese quotidiane e si sente più valorizzato grazie a queste opportunità.

Le riforme strutturali sul lavoro e sulla fiscalità restano in ogni caso una priorità. Ma nell’attesa, è importante agire con gli strumenti che già oggi possono fare la differenza per imprese e lavoratori.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita all’azienda BSP Pharmaceuticals di Latina, in occasione della celebrazione della Festa del Lavoro, 29 aprile 2025. ANSA/ Francesco Ammendola