Gen AI e musica: perché può essere la nuova rivoluzione

scritto da il 09 Giugno 2025

Post di Mike Sponza, Group Music and Licensing Director di M-Cube

Il settore dei servizi di music designing e background music per il mondo retail, noto anche come In-Store Radio, è destinato a vivere una delle sue più rilevanti trasformazioni nei prossimi anni grazie all’introduzione dei sistemi di Gen AI Music.

Secondo le stime contenute nell’ultimo rapporto CISAC, il mercato della Gen AI Music e Audiovisual crescerà globalmente dai 3 miliardi di euro del 2023 a ben 64 miliardi nel 2028. Le proiezioni indicano inoltre un incremento delle revenue, che saliranno a 9 miliardi di euro, partendo dagli attuali 0,3 miliardi.

Molti fattori stanno alimentando questa crescita nel settore della in-store music, contribuendo all’adozione crescente di programmi musicali realizzati tramite intelligenza artificiale. Un aspetto fondamentale è la verticalità della produzione musicale: l’intelligenza artificiale consente di elaborare proposte musicali completamente ad hoc, calibrate sui tratti distintivi di ciascun brand. Questo livello di personalizzazione rende la Gen AI Music particolarmente adatta alle esigenze mutevoli dei retailer, che possono adattare ogni playlist ai propri obiettivi e valori aziendali.

Un altro fattore cruciale che sta spingendo i retailer verso l’adozione della Gen AI Music è il significativo risparmio sui costi di licenza. Un catalogo di musica Gen AI, infatti, costa solo il 20% rispetto ai costi totali delle licenze tradizionali, rappresentando una valida alternativa a costi significativamente inferiori. Questo permette ai retailer di ottimizzare il budget destinato alla musica, investendo risorse in altre aree operative. Inoltre, la semplicità nella gestione dei diritti d’autore è un ulteriore vantaggio offerto dalla Gen AI Music.

Le regole del copyright, sempre più complesse per i player globali, rappresentano una sfida costante. Al contrario, un catalogo di musica generata dall’intelligenza artificiale è amministrato direttamente da chi lo ha creato, riducendo il numero degli interlocutori e semplificando l’amministrazione dei diritti, eliminando le problematiche legate alla frammentazione del mercato.

Nel contesto della background music, un altro elemento che sta contribuendo alla rapida diffusione della Gen AI Music è il miglioramento costante della sua qualità. Rispetto ai cataloghi di “royalty free music”, che spesso si rivelano tutt’altro che gratuiti e si basano su modelli legali che spesso sfruttano le zone grigie del copyright, i brani prodotti con intelligenza artificiale garantiscono maggiore trasparenza. I cataloghi basati su AI, infatti, evitano le problematiche legate alla gestione complessa delle licenze e alle reportistiche poco chiare.

AI

Il mercato della Gen AI Music e Audiovisual crescerà globalmente dai 3 miliardi di euro del 2023 a ben 64 miliardi nel 2028 (Rapporto CISAC)

Tra le soluzioni che le aziende stanno adottando maggiormente ci sono dei cataloghi creati esclusivamente tramite AI tools e dedicati al mercato della background music (tra cui il nostro M-Lab).

Crediamo nell’importanza di offrire programmi musicali commerciali di alta qualità e il team di sound designer internazionali dell’azienda è impegnato nella realizzazione di palinsesti musicali su misura, ma riconosce la necessità di diversificare l’offerta per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione e conciliare i costi delle licenze tradizionali con la sostenibilità economica delle aziende.

Le licenze tradizionali non sono troppo costose in senso assoluto, considerando la qualità e la varietà dei cataloghi amministrati dalle collecting, ma ciò che pesa di più è la difficoltà di gestire un mercato frammentato, con cataloghi tra diverse società di collecting che non riescono a collaborare in modo lungimirante. Questo è ciò che ha allontanato molti utenti dai cataloghi musicali tradizionali e li ha spinti a cercare soluzioni alternative.

Personalmente aggiungo che il mio background musicale e legale mi ha sempre portato a riflettere sugli aspetti etici, di sostenibilità e responsabilità legati alla Gen AI Music. Per questo motivo, ho avviato un dialogo con alcune collecting europee per stabilire una sperimentazione per una regolamentazione del settore.

La Gen AI Music è un prodotto di un’azienda, con un valore di mercato e oggetto di scambi commerciali, e riteniamo che debba essere tutelato come qualsiasi altro prodotto. Le collecting, in particolare, sono le realtà più vicine a questa gestione. È necessario sviluppare un sistema ad hoc per tutelare la Gen AI Music.

Nei prossimi anni potrebbero nascere cataloghi misti, con fornitori diversi, o combinazioni di AI e musica tutelata, e per questo va creato un nuovo modello di tariffe e regole, basato sulla rappresentatività e sull’utilizzo effettivo. Oggi sappiamo esattamente cosa va in onda ogni giorno in ogni punto vendita, quindi non capisco perché nel 2025 le tariffe debbano ancora basarsi su un concetto di “vuoto per pieno”.