Certificarsi conviene: le imprese aumentano gli investimenti ESG

scritto da il 03 Luglio 2025

Post di Ada Rosa Balzan, founder, presidente e CEO di ARB SB

Il mercato globale delle certificazioni di sostenibilità è in decisa espansione. Secondo recenti studi di Marketsandmarkets.com l’asset raggiungerà, entro il 2030, un valore di 4,25 miliardi di dollari, rispetto ai 3,10 miliardi stimati per il 2025, spinto dalla crescita degli investimenti sostenibili, dalla rapida evoluzione delle normative di finanza ESG e da una richiesta sempre più pressante di trasparenza da parte di istituzioni, investitori e cittadini.

Sempre più aziende considerano la certificazione non solo una leva reputazionale, ma un requisito fondamentale di posizionamento competitivo sul mercato. Tanto che il 61% delle grandi imprese, come svelato dal Global Growth Insights – Certification Market Forecast & Insights Report 2025–2033, hanno aumentato il budget di investimento per programmi di certificazione multi-standard. Il 42% degli investimenti è destinato alle certificazioni di sostenibilità, guidate dal rispetto degli obiettivi ESG e dalle normative sull’impronta di carbonio.

Con l’intensificarsi del commercio globale e della conformità al rispetto dei criteri ESG, la certificazione sta passando dall’essere una necessità legale a un elemento caratterizzante e di differenziazione strategica in tutti i settori. Non sorprende, quindi, che il 64% delle aziende riconosce la certificazione come un fattore chiave per la fiducia nei marchi e l’allineamento normativo.

Sono oltre 6 su 10 (62%) le aziende in tutto il mondo che adottano le certificazioni per soddisfare gli standard normativi internazionali, mentre il 58% degli operatori manifatturieri e industriali si affida alle certificazioni per rafforzare la credibilità della catena di fornitura. Particolarmente significativo è il dato che vede il 53% delle aziende orientate all’ambiente e alla salute investire in sistemi di certificazione dedicati alla sostenibilità per allinearsi alle esigenze di conformità globale. Restando sulla stessa lunghezza d’onda, la disponibilità di dati ESG coerenti e affidabili può aiutare le stesse aziende ad avere una migliore gestione aziendale, facilitando il reperimento dei finanziamenti e degli investitori, migliorando così il posizionamento e la brand reputation.

ESG

Il metro principale con cui vengono valutati questi dati ESG? La qualità del dato. Come evidenziato da un rapporto dell’OCSE, la maggior parte delle metriche utilizzate per valutare le performance ESG si basa ancora su input approssimativi e autodichiarati. Solo una piccola percentuale riflette dati concreti, tracciabili e basati su metodologie scientifiche riconosciute. Inoltre il mercato delle certificazioni sconta la carenza di professionisti qualificati in grado di condurre degli audit di conformità approfonditi.

Un problema che avvertono in particolar modo le PMI le quali, in quasi la metà dei casi (49%), riscontrano serie difficoltà nel reperire dei valutatori locali, il che aumenta la dipendenza dagli organi valutatori internazionali, allungando così le tempistiche per l’ottenimento della certificazione.