categoria: Distruzione creativa
Sanità digitale: come l’AI sta trasformando le cure in Italia


Post di Christian Cella, VP & General Manager International Health di Wolters Kluwer –
Nel Rapporto Globale sulla Sicurezza dei Pazienti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, a livello globale, il danno dovuto alla mala sanità rappresenti la 14ª causa di morte e che gli errori nella somministrazione dei farmaci costino 38,6 miliardi di euro. In tutti i contesti sanitari si stima che il 10% dei pazienti subisca danni durante l’assistenza, e che la metà di questi episodi sia prevenibile. Carichi di lavoro eccessivi, assistenza frammentata e compartimentata e mancata equità nei percorsi di cura per la popolazione sono i principali fattori che contribuiscono a danni evitabili – come nel caso degli errori medici causati da reazioni avverse ai farmaci (ADR).
Queste evidenze confermano come una delle maggiori sfide nell’assistenza sanitaria odierna sia proprio la frammentazione dei dati e delle informazioni. Un aspetto che rischia di penalizzare sia gli approcci clinici che l’utilizzo efficiente delle infrastrutture tecnologiche. Per andare oltre queste criticità, si stanno diffondendo in modo sempre più pervasivo soluzioni digitali di supporto alle decisioni cliniche (CDSS) che forniscono l’accesso a contenuti evidence-based validati integrando funzionalità AI per la ricerca e l’analisi dell’utilizzo. Progettate specificamente per i enti di grandi dimensioni, queste soluzioni introducono elementi di innovazione tecnologica che aiutano a ridefinire il supporto alle decisioni cliniche, sfruttando l’intelligenza artificiale per una maggiore velocità di risposta nei flussi di lavoro clinici.
Nel 2027 la Sanità digitale in Italia varrà oltre 6 miliardi
In Italia Il mercato della sanità digitale nel 2023 vale quasi 4,2 miliardi (Fonte: “Mercato complessivo della sanità digitale”, NetConsulting cube, giugno 2024) in crescita sul 2022 del 9,4%, seppur con velocità differenti nelle varie componenti: incremento del 9,4% per l’Ict e i servizi di connettività, più marcata la crescita dei dispositivi medici (+11%). In leggera flessione il Bpo – Business Process Outsourcing, ovvero investimenti in servizi digitali esternalizzati (-1,3%), per il quale si prospetta tuttavia un ulteriore incremento negli anni seguenti.
NetConsulting cube rivela, inoltre, che il mercato totale della sanità digitale – composto da ICT, Bpo, dispositivi medici avanzati – ha messo a segno nel 2024 una crescita dell’8% rispetto al 2023, raggiungendo un giro d’affari di 4.498 miliardi di euro – in aumento di 1.180 volte rispetto ai 3.808 milioni del 2022. E’ importante, inoltre, notare che attualmente il comparto dei sistemi clinici e ospedalieri rappresenta il 45% sul mercato totale degli investimenti in tecnologie digitali.
Positivo, in chiave previsionale, anche l’incremento della spesa nei prossimi anni: una crescita a doppia cifra entro la fine del 2025 (+11,3%); di poco inferiore, invece, l’aumento stimato nel 2026 (9,3%) e nel 2027 (+8%). L’analisi del mercato della sanità digitale in base alla tipologia di clienti sottolinea, invece, il ruolo “core” agito dal comparto della sanità territoriale: la fetta più consistente del mercato complessivo è coperta proprio dalle aziende ospedaliere e sanitarie pubbliche che superano il 50% del mercato totale complessivo, con un valore di 2,203 miliardi di euro (Fonte: “Mercato complessivo della sanità digitale”, NetConsulting cube, giugno 2024).
L’AI come leva per un sistema sanitario più equo ed efficiente
La crescente adozione di sistemi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS) di nuova generazione, potenziati dall’intelligenza artificiale, rappresenta una leva strategica per affrontare alcune delle principali criticità del sistema sanitario italiano: dalla frammentazione dell’assistenza alla variabilità nei percorsi di cura. In un contesto in cui solo il 40% delle aziende sanitarie dispone di cartelle cliniche elettroniche pienamente interoperabili (Fonte: NetConsulting cube, marzo 2025), l’integrazione di questi strumenti consente di migliorare l’accesso alle informazioni cliniche, ridurre gli errori e aumentare l’equità nei trattamenti.
Decisioni cliniche più rapide, sicure e condivise
I CDSS più avanzati non solo velocizzano l’accesso a contenuti evidence-based, ma permettono anche di formulare domande in linguaggio naturale e ricevere risposte immediate e contestualizzate. Questo approccio consente ai professionisti sanitari di ridurre drasticamente il tempo dedicato alla ricerca di informazioni, liberando risorse preziose da destinare all’assistenza diretta al paziente. In un sistema sanitario sotto pressione, dove il burnout clinico rappresenta una minaccia crescente, la possibilità di ottenere risposte rapide e affidabili diventa un fattore chiave per la sostenibilità operativa.
Inoltre, consentendo a tutti i membri del team di cura – medici, infermieri, farmacisti – di accedere agli stessi contenuti aggiornati e validati, aiutano a ridurre la variabilità nelle cure e migliorano la collaborazione multidisciplinare. L’accesso condiviso a una fonte unica e autorevole favorisce l’allineamento tra i professionisti e contribuisce a una presa in carico più coerente e centrata sul paziente.
Governare la complessità con i dati
Un ulteriore elemento distintivo dei CDSS più evoluti come ad esempio UpToDate® Enterprise Edition, recentemente lanciato in Italia da Wolters Kluwer, è la disponibilità di dashboard analitiche che offrono ai decisori sanitari una visione dettagliata sull’utilizzo della piattaforma all’interno delle strutture. Questi strumenti permettono di identificare pattern di consultazione, aree cliniche critiche e potenziali gap di conoscenza tra il personale. In un mercato come quello italiano, dove la sanità digitale ha raggiunto un valore di 4,5 miliardi di euro nel 2024 e si prevede superi i 6 miliardi entro il 2027 (Fonte: NetConsulting cube), la possibilità di orientare gli investimenti in formazione e aggiornamento sulla base di dati concreti rappresenta un vantaggio competitivo per le aziende sanitarie pubbliche e private.