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Il nuovo CFO: stratega digitale e guida della trasformazione


Post di Raffaele Gallotta, CFO IBM Italia –
Nell’attuale panorama tecnologico in rapida evoluzione, in cui l’intelligenza artificiale si afferma come tecnologia trasformativa capace di abilitare maggior vantaggio competitivo per le imprese, il ruolo del Chief Financial Officer (CFO) ha subito una trasformazione profonda.
Non più confinato alla supervisione finanziaria tradizionale, il CFO moderno deve possedere una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali e utilizzare le tecnologie più innovative per guidare l’organizzazione verso una crescita sostenibile. Egli si pone all’avanguardia anche nella trasformazione del suo ruolo e del modo di lavorare della propria divisione e applica il potenziale dell’IA generativa e dell’automazione nei processi e nelle soluzioni a supporto di questa funzione, semplificando le operazioni e aumentando la produttività.
È ormai noto che le imprese, nel loro percorso verso la trasformazione digitale e cognitiva, non si devono solo focalizzare sulla scelta e l’adozione di nuove tecnologie, ma devono soprattutto ridefinire il modo in cui operano. Le aziende che utilizzano l’intelligenza artificiale in modo avanzato riescono a completare il ciclo di budget annuale più rapidamente e a ridurre sensibilmente i costi di gestione delle fatture. Riescono, inoltre, a ridurre il costo complessivo della funzione finance rispetto al fatturato e a destinare una parte significativa delle risorse verso attività ad alto valore aggiunto, come la pianificazione strategica e l’analisi di scenario.

Il CFO moderno deve utilizzare le tecnologie più innovative per guidare l’organizzazione verso una crescita sostenibile (designed by Freepik)
Nonostante la maggior parte dei CFO consideri l’AI una leva centrale per la trasformazione finanziaria, solo una minoranza delle aziende sta già valorizzando concretamente le sue potenzialità nei processi chiave e l’utilizzo di soluzioni generative è ancora limitato. Il potenziale dell’intelligenza artificiale in ambito finance resta quindi in gran parte inespresso, ma rappresenta oggi una chiave competitiva per il futuro. I CFO più innovativi hanno già iniziato a utilizzarla e a ottenere i primi ritorni sugli investimenti.
Integrando l’intelligenza artificiale in ogni aspetto dei processi aziendali, si possono eliminare le complessità operative, semplificando i flussi di lavoro e automatizzando le attività manuali. Il risultato è un significativo aumento della produttività, che consente alle persone di concentrarsi su attività a maggior valore e favorisce una cultura dell’innovazione.
Applicando questa stessa logica anche internamente, è possibile sperimentare e validare le tecnologie in contesti reali prima della loro diffusione su scala più ampia. L’utilizzo diretto delle soluzioni in ambienti operativi consente di testarle, perfezionarle e ottimizzarle, garantendo che le proposte finali siano concrete, efficaci e realmente in grado di rispondere alle esigenze aziendali. Questo modello di adozione rappresenta un elemento distintivo, che permette di offrire soluzioni già collaudate e ad alto valore aggiunto.
I riusltati parlano da soli. L’adozione diffusa di soluzioni di intelligenza artificiale e automazione nei processi finanziari permette di ottenere risparmi significativi e maggiore efficienza operativa. Un esempio concreto è rappresentato dall’implementazione di piattaforme di analytics per la gestione delle performance aziendali (EPM – Enterprise Performance Management), in grado di rispondere in tempo reale a domande sulle performance di business.
Questo avviene grazie a un modello unificato che consente l’accesso live e self-service a dati e insight provenienti da aree chiave come marketing, vendite, finance, operations e risorse umane. Attraverso funzionalità evolute di assistenza digitale, è possibile per tutti gli utenti ottenere in pochi secondi evidenze e risposte puntuali a supporto di specifiche richieste informative.
Inoltre, l’integrazione tra diverse piattaforme digitali abilitate dall’intelligenza artificiale consente di operare su un unico cruscotto live condiviso, in grado di supportare le funzioni di Finance, Operations e Sales nella gestione, nella misurazione e nell’analisi predittiva del business, con elevata flessibilità e affidabilità.
Questa trasformazione rappresenta una svolta nel ruolo del CFO: da semplice aggregatore di dati a consulente strategico, in grado di fornire insight a valore aggiunto per la direzione aziendale. Prima dell’introduzione di queste tecnologie, si stima che il 63% del tempo degli analisti finanziari fosse impiegato nella produzione di report, piuttosto che nell’analisi degli insight.
Questa continua trasformazione ha anche l’obiettivo di eliminare la complessità delle operazioni end-to-end, semplificando i processi e riducendo le operazioni manuali anche attraverso l’automatizzazione delle attività più ripetitive. Il risultato tangibile è una riduzione dello spending del 40% nei processi finanziari e amministrativi.
Ma anche il cloud, naturalmente, ha i suoi costi. E contenerli non è un compito che può essere affrontato in solitudine. CFO, CIO, DevOps e responsabili dei team cloud e AI devono collaborare per gestire in modo sostenibile gli investimenti. La sinergia che nasce da questo allineamento consente non solo di ridurre la spesa, ma anche di massimizzare il valore generato. Agire subito – puntando su connettività, efficienza e collaborazione – è essenziale per evitare che la trasformazione digitale implichi costi non controllati.
In quest’ottica, si adottano soluzioni concrete che vanno proprio nella direzione di un uso più efficiente e coordinato del cloud e dell’AI. Le piattaforme cloud ibride consentono importanti riduzioni dei costi e migliorano i tempi di distribuzione delle applicazioni. Non solo, gli assistenti virtuali alimentati dall’AI e integrati in un’intranet aziendale risolvono la maggior parte delle richieste di supporto IT, liberando il tempo e le competenze dei consulenti di help desk per affrontare questioni più complesse.
Mentre continuiamo a navigare nelle complessità dell’era digitale, il ruolo del CFO diventa quello di consulente aziendale di fiducia (trusted business advisor), capace di promuovere l’adozione dell’AI e dell’automazione per migliorare l’efficienza operativa della propria funzione e di quelle che supporta.
Così facendo, prepara il terreno per le future innovazioni a supporto dei processi decisionali e delle valutazioni strategiche contribuendo a guidare la trasformazione aziendale.
Il CFO di oggi diventa quindi un catalizzatore di cambiamento, capace di integrare tecnologia e strategia per ottimizzare i costi, gestire i rischi e promuovere una cultura dell’agilità.