categoria: Distruzione creativa
Scienze della vita e ricerca: un’alleanza in rapida evoluzione


Post di Andrea Donnini, presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica –
“Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l’uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità”: mai banali le parole dello storico filosofo Karl Popper che, considerando lo scenario attuale, assumono ancora più rilevanza, soprattutto, se la parola ricerca viene collegata all’ambito sanitario e scientifico. Infatti, mai come oggi, vista la crescente domanda di nuove soluzioni e cure mediche all’avanguardia a supporto di cittadini di tutte le età, risulta fondamentale investire sia nel personale qualificato, in particolar modo Scientific Officer e ricercatori, sia in progetti e iniziative futuristiche e alla portata di tutti. E, sotto questo punto di vista, l’attenzione delle principali realtà globali sul tema risulta a dir poco elevata.
Mercato dei servizi di ricerca e sviluppo scientifico verso quota mille miliardi
Conferme in merito giungono da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore. A questo proposito si inizia con il mondo dei mercati. Sotto questo punto di vista emerge l’analisi di scenario, di portata globale, offerta da Research and Markets: entrando più nel dettaglio, il mercato dei servizi di ricerca e sviluppo scientifico, dopo aver superato gli 800 miliardi di euro di incassi nel 2024, chiuderà l’anno corrente ben oltre quota 900 miliardi (+8%), registrando una crescita media annuale composta (CAGR) dell’8%.
Ma non è tutto perché, entro i prossimi 4 anni, verrà addirittura sfondato il muro dei mille miliardi. Le ragioni dietro a questo incremento prorompente? Innumerevoli, a partire dalle ricerche, sempre più precise e costanti, sulla genetica umana da parte dei professionisti del settore e in preparazione a eventuali nuove pandemie o malattie contagiose.
Life Scienze e ricerca, in evidenza biotecnologie e genomica
All’interno di questo scenario in grande evoluzione, emerge una categoria, anzi una tipologia in particolare di servizi di ricerca sia per ragioni economiche sia per crescita tecnologica e digitale. Si tratta di quei servizi legati alle cosiddette “Life Science”, ovvero scienze della vita. A livello prettamente operativo, si sta parlando di tutte quelle attività e iniziative utili al fine di ottenere significativi progressi in campo medico e, soprattutto, nel ramo delle biotecnologie e della genomica, vale a dire lo studio della genetica o del materiale genetico degli organismi.
Ulteriori spunti in merito al contesto analizzato giungono dall’Italia, dove il settore delle scienze della vita secondo l’Istat rappresenta l’11% del Pil nazionale, e vanta iniziative di spicco come il bando “From Bed to Bench: the Way to Innovation”, pensato per supportare tutti quei professionisti del territorio lombardo che vogliono abbracciare le tecnologie emergenti e rivoluzionare il settore sanitario, mantenendo al centro dell’attenzione la figura del paziente.
Collaborazione tra aziende e fondazioni con università e istituti di ricerca
Restando in ottica “life science” ecco ulteriori considerazioni: l’Europa è un’area in forte crescita sotto tutti i punti di vista. A confermarlo è un recente studio a cura di Precedence Research che concentra l’attenzione sulla stretta collaborazione tra aziende e fondazioni con università e istituti di ricerca del territorio. Questa risulterà la base di grandi scoperte e successi capaci di fronteggiare eventuali nuove sfide sanitarie in futuro.
E i trend che caratterizzeranno l’asset nel corso dei prossimi anni? Sempre secondo Precedence Research, non possono che combaciare con l’intelligenza artificiale e tutte le altre tecnologie digitali emergenti, come la realtà virtuale, che, oltre a migliorare l’efficienza dell’operatività quotidiana di ricercatori e scienziati, possono ottimizzare l’analisi di campioni e la creazione di nuovi farmaci.