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Stablecoin: ponte sicuro tra finanza e cripto o rischio sottovalutato?


Post di David Pascucci, market analyst di XTB –
Christine Lagarde ha recentemente acceso i riflettori sui rischi delle stablecoin, criptovalute agganciate a un sottostante il cui valore tende ad essere stabile. Questa caratteristica le rende spesso percepite come un “ponte” tra la finanza tradizionale e il mondo cripto: due universi apparentemente opposti che si incontrano in un nuovo asset digitale.
Stablecoin: possiamo davvero considerarli asset sicuri e garantiti?
Il fatto che una stablecoin abbia un collateral (corrispettivo) come il dollaro non basta a renderla un asset privo di rischi. L’esempio storico delle prime banconote è illuminante: un pezzo di carta rappresentava un ammontare di oro custodito dalla banca. Tuttavia, se la banca fosse fallita, quella garanzia si sarebbe dissolta in un attimo.
Paragonare una stablecoin a una valuta tradizionale (o fiat) è quindi un errore concettuale. La vera forza delle monete tradizionali non risiede solo nel loro aggancio a un valore, ma soprattutto nell’esistenza di una banca centrale che ne garantisce stabilità e fiducia (nel caso dell’euro, la Bce, per il dollaro, la Fed, ecc). Le criptovalute, al contrario, non hanno istituzioni di riferimento né strumenti regolatori che possano offrire lo stesso grado di protezione.
L’aggancio al biglietto verde non dà certezze
Anche l’aggancio al dollaro non assicura nulla in termini di liquidità o affidabilità degli scambi. Non ci sono tutele regolamentari, né certezze su chi gestisca o faccia circolare queste monete digitali.
Proprio per questo, come sottolinea Lagarde, occorre una regolamentazione efficace e tempestiva, capace di prevenire rischi sistemici prima che sia troppo tardi. È vero che l’assenza di regole ha sempre fatto parte dell’attrattiva del mondo cripto, ma al tempo stesso la regolamentazione è ciò che trasforma un asset da altamente speculativo a relativamente stabile, abbassandone il profilo di rischio e ampliandone la liquidità di lungo periodo.
Nuove regole? Se globali e coordinate
La vera sfida, tuttavia, non è soltanto introdurre regole, ma farlo in modo globale e coordinato. Perché lacune normative tra Paesi diversi rischierebbero di creare arbitraggi, disallineamenti e nuovo caos nei mercati. Un obiettivo complesso e ambizioso, che richiede volontà politica, cooperazione internazionale e un equilibrio sottile tra innovazione e tutela.
Oggi le stablecoin si presentano come una promessa di stabilità nel mondo cripto. Ma senza regole, quella promessa rischia di restare fragile.