categoria: Vicolo corto
Talenti e retention: la svolta comincia da persone, scopo e diversità
Post di Diego Biasi, CEO di BPRESS, agenzia di comunicazione al 1° posto nella classifica 2025 Global Top100 Inspiring Workplaces –
C’è un paradosso che attraversa il mondo del lavoro: mai come oggi si parla di “caccia ai talenti” ma mai come oggi i talenti faticano a riconoscersi nei modelli tradizionali: ruoli, tempi, luoghi del lavoro sono messi in discussione nella ricerca di nuovi paradigmi capaci di mettere d’accordo le esigenze delle imprese con quelle delle nuove generazioni.
Secondo l’European Workforce Study 2025 l’Italia è il fanalino di coda in Europa per retention in tutti i settori. Il calo demografico aggrava il problema, mentre i giovani rivedono radicalmente il loro approccio al lavoro e al work-life balance.
La vera sfida non è solo contrastare lo shortage di talenti, ma farli crescere e restare a bordo il più a lungo possibile. E questo è cruciale soprattutto nella comunicazione e nei media, settori legati nell’immaginario collettivo all’idea di competizione senza sosta e di notti in ufficio.
Creare una cultura aziendale veramente “People First”
Le imprese più attente puntano su modelli capaci di includere quattro generazioni che convivono oggi nel mondo del lavoro, dalla Gen Z ai baby boomer. L’approccio “People First” non è uno slogan ma una bussola strategica, soprattutto in settori dove si lavora a ritmi elevati e spesso sotto pressione come la comunicazione. Benessere e produttività non sono in contraddizione, sono due facce della stessa medaglia.
Mettere le persone al centro significa creare un ambiente sano e inclusivo che permette alle persone di dare il meglio e all’azienda di crescere. Nella nostra agenzia, per esempio, adottiamo smart working, flessibilità oraria, diritto alla disconnessione dalle 8 di sera alle 8 del mattino, corsi per il tempo libero, sportelli di ascolto psicologico gratuiti, comunicazione interna trasparente e sistemi premianti che valorizzano l’impegno individuale e collettivo.
Dare voce alle ambizioni delle persone
In un momento di rapida trasformazione del mondo del lavoro, cresce l’importanza del purpose, lo scopo, il fine che muove verso un obiettivo comune e condiviso: il “perché facciamo quello che facciamo” è diventato molto più importante del “cosa” e del “come”. Sempre più spesso le persone scelgono aziende e brand per quello che rappresentano e per le aspirazioni che promettono di soddisfare e non più solo per i prodotti che propongono. Per le nuove generazioni questo è decisivo: nei processi di recruitment i giovani scelgono il datore di lavoro in base a elementi intangibili come la reputazione, l’impegno sociale, la responsabilità di impresa, il benessere delle persone e l’ambiente di lavoro stimolante.
L’attenzione alla diversità come leva competitiva
In un’ottica People First, le unicità di ogni individuo diventano risorsa che, se messe in risalto nel modo giusto, possono diventare una fonte di crescita per tutta la società. Nel settore della comunicazione, dove la creatività e il pensiero out of the box fanno la differenza, riconoscere i punti di forza delle singole persone è fondamentale per sviluppare progetti distintivi e innovativi. Come farlo? Due direttrici chiave: formazione continua e attenzione alla diversità.
La formazione, accessibile a tutti i livelli, è cruciale: per fare un esempio, l’avvento dell’AI rende urgente investire nello sviluppo di nuove competenze a tutti i livelli e per tutti i ruoli in una prospettiva intergenerazionale che tiene al centro il fattore umano.

Fiducia, inclusione e scopo condiviso: le leve del cambiamento nelle imprese che vogliono far crescere e trattenere i talenti (immagine da Freepik)
L’attenzione alla diversità, all’equità e all’inclusione, se accompagnata da un clima di ascolto e di feedback a 360 gradi, può trasformarsi in vantaggio competitivo e ridurre la fuga dei talenti stimolando lo scambio tra generazioni e la crescita individuale. In BPRESS, azienda a maggioranza femminile, abbiamo introdotto una policy DE&I che orienta il nostro piano aziendale, arricchisce la cultura interna e genera valore tangibile per i clienti e per la società nel suo complesso.
In un mercato in continua evoluzione e in un contesto geopolitico incerto, per i business leader la vera sfida non sarà solo trattenere i talenti, ma costruire insieme a loro il futuro delle organizzazioni.