Mamdani sindaco: la sinistra di New York è o non è ZTL?

scritto da il 22 Luglio 2025

Post di Giulia Leila Travaglini, PhD candidate in Scienze Politiche alla Columbia University – 

La vittoria del socialista Zohran Mamdani alle primarie del Partito Democratico per la carica di sindaco di New York segna un cambiamento significativo all’interno di un partito finora dominato da figure moderate, come l’avversario ex governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo. L’ascesa di Mamdani, dichiaratamente socialista e definito “estremo” da repubblicani e democratici conservatori, rappresenta una rottura con l’establishment.

Mamdani ha saputo mobilitare un elettorato di sinistra disilluso grazie a proposte sociali concrete e una campagna moderna ma radicata sul territorio. Ha puntato sul tema del costo della vita, proponendo misure ambiziose come il blocco degli affitti, trasporti gratuiti, servizi per l’infanzia accessibili, supermercati municipali e alloggi calmierati, finanziati da tasse su grandi aziende e ricchi. Inoltre, il suo stile di campagna elettorale dal basso nasce dall’esperienza nell’attivismo contro gli sfratti nel Queens e dalla partecipazione a movimenti sociali progressisti newyorkesi. Ricorda Alexandria Ocasio-Cortez (AOC), eletta a New York come deputata democratica, che aveva postato sull’allora Twitter una foto delle sue scarpe consumate dopo una campagna elettorale trascorsa bussando porta a porta tra il Bronx e il Queens.

I limiti della coalizione socialista: periferie, poveri, e minoranze

Stupisce però il fatto che il supporto per la piattaforma socialista di Mamdani non sia arrivato dalle periferie o dai quartieri tradizionalmente più svantaggiati, ma dal centro città, con medio e alto livello di istruzione e reddito. Come mostrano le mappe sottostanti, Mamdani ha ottenuto i risultati migliori nei quartieri centrali di Brooklyn, Queens e Manhattan, Cuomo, ha ottenuto invece il voto di aree più periferiche della città, come il Bronx e Staten Island.

Mamdani

 

In particolare, Mamdani ha mobilitato le zone più centrali di Brooklyn e Queens vicino a Manhattan, come si può vedere dalle mappe sotto, abitate da giovani progressisti, spesso affittuari, con un buon livello di istruzione. È questo il profilo tipico dell’elettore del cosiddetto “Commie Corridor”: vive in appartamento in aree gentrificate, prende la metro, compra vintage, e chiede politiche pubbliche più coraggiose su casa, trasporti e scuola (New York Times). Mamdani ha anche ottenuto un ampio consenso in alcuni quartieri a maggioranza di residenti bianchi – a reddito medio e alto – come si può evincere dall’ampio supporto ricevuto anche a Manhattan. Non ha ottenuto il supporto dei Newyorkesi di Staten Island.

Staten Island non ha votato per Mamdani, complice una composizione elettorale meno progressista. È la più periferica e isolata dei cinque distretti di New York City, collegata al resto della città principalmente tramite traghetti. Con la sua bassa densità abitativa e un orientamento prevalentemente conservatore e repubblicano, rappresenta uno dei distretti periferici meno favorevoli a Mamdani.

Mamdani

 

Oltre alla chiara divisione tra centro e periferia, è possibile vedere che i due candidati hanno vinto in quartieri con caratteristiche economiche e sociali differenti. Malgrado le proposte sociali, Mamdani non ha ricevuto più voti di Cuomo in molti quartieri popolari e con meno diplomati, soprattutto nel Bronx, come si può vedere dalle mappe sotto.

mamdani

 

In particolare, Mamdani non ha prevalso nei quartieri – sempre caratterizzati da livelli più elevati di povertà e istruzione più bassa – a maggioranza afroamericana del Bronx e in alcune aree latinoamericane di East Harlem e del South Bronx, come mostrano le mappe sottostanti.

 

Bene non benissimo per i democratici socialisti

Il successo di Mamdani a New York mostra che un’agenda progressista può mobilitare i democratici istruiti e di classe media che spesso si astengono perché non si sentono rappresentati. In alcuni casi, la sua proposta ha avuto riscontro anche in quartieri poveri e a bassa scolarizzazione, come a nord del Bronx, nel Queens e a nord di Manhattan.

Ma New York rappresenta forse uno dei contesti più favorevoli per una “rivoluzione socialista”: una città con una solida tradizione di attivismo politico, alta densità abitativa e un elettorato giovane e istruito – elementi che probabilmente favoriranno l’elezione di Mamdani a sindaco. Figure come Mamdani, Bernie Sanders e AOC si sono affermate in aree istruite e giovani, come il Vermont e New York.

Altrove negli Stati Uniti i socialisti riuscirebbero a vincere contro i repubblicani mobilitando gli astenuti di sinistra? Durante le elezioni del 2020, i consensi nei sobborghi, erano stati essenziali per la vittoria del candidato democratico conservatore, Biden (Brookings Institution). Ma i candidati socialisti devono ancora raggiungere l’elettorato meno urbano e meno progressista, che spesso si è sentito abbandonato dalla politica tradizionale e ha premiato candidati repubblicani e conservatori, come descritto dalla Professoressa Cramer in “La politica del risentimento”. Anche se alle ultime presidenziali anche i centristi Harris-Biden hanno perso consenso fuori dai centri urbani.

In realtà alcune politiche socialiste, come l’aumento del salario minimo o l’assicurazione sanitaria pubblica (Medicare) hanno già ottenuto ampio consenso anche in stati conservatori quando sottoposte a referendum (Reuters e APnews). Se queste politiche fossero percepite come risposte concrete ai problemi quotidiani, potrebbero suscitare l’interesse proprio delle classi popolari che ne trarrebbero beneficio.

Perché Mamdani interessa al Partito Democratico in Italia

Nel suo discorso di vittoria Mamdani, ha dichiarato: “Questa sera abbiamo fatto la storia… Per dirla con le parole di Nelson Mandela: sembra sempre impossibile, finché non viene realizzato.” Una frase che ricorda lo slogan di Elly Schlein: “Non ci hanno visto arrivare.” Puntando su temi sociali come il salario minimo e il lavoro, Schlein ha ottenuto consenso tra giovani, istruiti, di sinistra, come emerge deal Report sulle Primarie PD 2023 della Società Italiana di Scienze Politiche. Questi casi dimostrano che è possibile mobilitare un nuovo elettorato di sinistra disilluso dalla politica tradizionale con proposte concrete e campagne radicate nei territori, sostenute da reti di solidarietà locali.

Ma il successo di Mamdani rappresenta, per la sinistra, un doppio segnale: da un lato, dimostra che le proposte socialiste e le campagne elettorali moderne sono capaci di mobilitare e attrarre elettori di sinistra. Ma riusciranno i programmi socialisti a ricucire la distanza tra chi elabora le politiche e chi ne avrebbe più bisogno? Mamdani ha conquistato la maggioranza in alcuni distretti elettorali del Bronx, in quartieri popolari con minoranze etniche, grazie a una forte presenza sul territorio, al dialogo diretto e alla costruzione di coalizioni comunitarie. Oltre alle proposte concrete, la collaborazione attiva con le comunità locali sembra rivelarsi decisiva per il successo elettorale della sinistra.