Italia e Brasile: i dazi Usa e il filo rosso degli investimenti

scritto da il 03 Settembre 2025

Post di Graziano Messana, Presidente Camera di Commercio di San Paolo

Negli ultimi anni si sta consolidando un trend che merita attenzione: la crescente presenza di investimenti italiani in Brasile. Non si tratta più di iniziative isolate, ma di una traiettoria che attraversa diversi settori e riflette una strategia precisa com l’obiettivo di radicarsi nel mercato più dinamico dell’America Latina per crescere, innovare ed espandersi.

E’ un dato di fatto che il digitale abbia trainato le operazioni di investimento, ad esempio con le acquisizioni realizzate in Brasile da Lynx, Almaviva, BIP, Zucchetti e Gellify, che hanno rafforzato la presenza italiana in ambiti cruciali come intelligenza artificiale, firma elettronica, data analytics e customer experience.

Questo a dimostrazione di come il contesto storico ed economico sia particolarmente favorevole, intanto per numeri e dimesioni che il Paese sudamericano rappresenta: con oltre 200 milioni di abitanti, 160 milioni di utenti internet e più di 100 milioni di consumatori attivi nell’e-commerce, il Brasile è un hub naturale per l’intera America Latina. Accanto alla scala del mercato, poi, spicca un ecosistema imprenditoriale vivace, con oltre 13 mila startup, più di 1.500 fintech, università e centri di ricerca competitivi.

Un momento strategico per l’Italia

Ma analizzando i trend di investimento, la trasformazione va ben oltre il mondo tech. Il Brasile è soprattutto un grande acquirente di tecnologie, che vengono applicate su vasta scala nell’agrobusiness, nell’estrazione mineraria ed energetica e nelle infrastrutture. In questi comparti, sempre più spesso le soluzioni italiane si sposano con la domanda locale di innovazione, generando opportunità significative. A ciò si aggiungono settori come beni di consumo, farmaceutica e salute, mercati che intercettano l’evoluzione demografica e sociale del Paese.

Ecco che il momento può essere davvero strategico per l’Italia considerato anche il contesto macoreconomico globale che si sta determinando. Il nuovo scenario internazionale è infatti caratterizzato da una crescente frammentazione, con gli Stati Uniti che stanno innalzando barriere tariffarie e non tariffarie e con l’Europa chiamata a ripensare le proprie alleanze economiche.

Brasile

In questo contesto, il Brasile rappresenta un’occasione da cogliere con decisione, e si candida come partner strategico non soltanto per la sua dimensione demografica ed economica, ma anche per la capacità di assorbire e mettere a frutto le tecnologie italiane in settori chiave.

Brasile come ponte per tutta l’America Latina

Investire in Brasile non significa limitarsi a conquistare nuove quote di mercato, ma costruire un ponte industriale e tecnologico che consente alle nostre imprese di testare, scalare e rilanciare le proprie soluzioni su tutta l’America Latina. È un terreno fertile in cui la tradizione manifatturiera e il know-how italiano trovano una domanda complementare e crescente, trasformando la cooperazione economica in un volano di competitività globale.

Non a caso, il recente censimento della Guida agli Affari Brasile dell’Ambasciata d’Italia ha contato quest’anno oltre 1.100 aziende italiane già radicate nel Paese: un record che conferma la vitalità di questa relazione bilaterale. La nuova edizione della Guida sarà presentata a ottobre in un raodshow in Italia che farà tappa a Milano e Roma, offrendo come sempre un quadro aggiornato della presenza italiana e delle opportunità nel mercato brasiliano.

Il filo rosso degli investimenti

Il Brasile, quindi, da interpretare e vivere per le aziende non solo come un mercato di sbocco, ma come possibile laboratorio di trasformazione e adozione tecnologica su larga scala, dove le imprese italiane possono crescere, diversificare e consolidare leadership globali. Gli investimenti, oggi, sono il filo rosso che lega questa evoluzione e pongono le condizioni affinché il ponte tra le due sponde dell’Atlantico si rafforzi ancor di più nel reciproco interesse.