In epoca fascista, tassa sul celibato. E poi anche la tassa per tagliare l’erba
 scritto da Francesco Mercadante
									scritto da Francesco Mercadante
								 
									
								Il 13 febbraio 1927, in pieno regime fascista, in Italia, fu istituita l’imposta sul celibato. Tutti i celibi di età compresa tra i 25 e i 65 anni, a seconda dell’età e del reddito, dovevano pagare un tributo che variava da 70 a 100 lire. Molto probabilmente, il criterio impositivo, quantunque illiberale, esprimeva lo spirito di quegli anni e di quel sistema di pensiero, secondo cui famiglia e prole costituivano lo stato sociale per eccellenza. A ogni modo, il tributo in questione, pur apparendo bizzarro, aveva già un precedente illustre. L’imperatore Augusto, infatti, poco meno di duemila anni prima, aveva introdotto...
 
						 
					 
							 
						