Che cosa racconta Google sugli italiani che non amano pagare le tasse

scritto da il 19 Giugno 2019

L’autrice di questo post è Mariachiara Marsella, co-founder e web marketing manager di BEM Research

Quando le persone cercano informazioni su “come fare qualcosa”, generalmente utilizzano il motore di ricerca Google e digitano, appunto, le parole chiave identificative della loro ricerca.

Ecco perché analizzare le ricerche degli utenti è decisamente importante per capire, ad esempio, lo “stato d’animo” in merito a una particolare tematica.

Altrettanto interessante è vedere come “rispondono” i siti internet attraverso le loro pagine web che dovrebbero offrire informazioni utili agli utenti che le cliccano.

Analizzare infatti le “risposte” che vengono fornite agli utenti è altrettanto interessante: anche queste sono una cartina tornasole degli aspetti sociologici di un paese.

Per esempio è interessante notare come tra i primi risultati della ricerca “pagare le tasse” ci siano diverse pagine web il cui titolo, almeno, suggerisce “come non pagare le tasse” o come pagarne il meno possibile.

Se effettuiamo la stessa ricerca, in spagnolo, su Google.es, il primo risultato è l’Agenzia tributaria spagnola che informa sulle varie possibilità di pagamento.

Nel caso in cui l’utente che sta facendo la ricerca voglia effettivamente pagare le tasse, scartando tutti quei siti che invece suggeriscono il contrario, la vita del contribuente italiano non sarà comunque facile.

Dal confronto con Regno Unito, Francia, Spagna, Grecia e Germania, in merito al tempo impiegato per preparare e pagare le tasse, il nostro paese risulta ampiamente sconfitto.

In pratica in Italia ci mettiamo molto più tempo a compilare, presentare e pagare le tasse.

Sebbene infatti le ore impiegate per questa attività siano costantemente diminuite negli anni anche nel nostro paese, l’Italia risulta essere ancora quello con il maggior numero di ore “sprecate” per questa necessaria incombenza.

Si tratta di 238 ore in Italia, all’anno, a fronte di:
* 218 ore in Germania
* 193 in Grecia
* 152 in Spagna
* 139 in Francia
* 110 nel Regno Unito

Google Public Data - Tempo per preparare e pagare le tasse (ore)

Google Public Data – Tempo per preparare e pagare le tasse (ore)

Il grafico, che può essere consultato liberamente utilizzando lo strumento Google Public Data (dati forniti da Banca Mondiale, ultimo aggiornamento luglio 2018) mostra un sensibile calo di ore a partire dal 2007 per la Spagna che è passata da 298 ore del 2005 ad appunto 152 ore del 2017.

È possibile ipotizzare che se fosse più semplice pagare le tasse ci sentiremmo meno autorizzati a evaderle? (a tale proposito si legga l’articolo “Non pagare le tasse? Per quasi il 30% degli italiani non è peccato”).

Un modo per migliorare la situazione italiana potrebbe essere quello di incentivare l’adesione al sistema PagoPA di tutte le amministrazioni locali.

Ad oggi ci sono poco più 3700 P.A. attive effettive (enti per i quali almeno un pagamento è andato a buon fine) ovvero il 14,5% degli enti in perimetro e il 24,9% degli enti attivi (dati in aggiornamento su Avanzamentodigitale.italia.it)

Senza considerare che è ancora possibile effettuare pagamenti presso sedi fisiche come sportelli bancari, punti vendita SISAL e uffici postali.

In pratica, forse inconsciamente, si continua a incentivare l’utilizzo del “vecchio sistema”.

È vero, la situazione rispetto al passato è migliorata ma questo è proprio un indice del fatto che può migliorare ancora. E magari, un domani, cercando su Google “pagare le tasse”, chissà, potrebbe esserci il sito web di un ente istituzionale che con un solo click colleghi tutti i dati di una persona e permetta al cittadino e impresa di adempiere ai propri doveri in una manciata di minuti.

Twitter @uale75