I bonus che contano davvero e l’occasione mancata dei big data

scritto da il 24 Agosto 2020

L’autrice di questo post è Mariachiara Marsella, co-founder e web marketing manager di BEM Research –

Tra le molte incertezze scaturite a seguito del Covid e del lockdown, c’è probabilmente un’unica certezza, indiscutibile: la mole di misure adottate per la gestione dell’emergenza, a tratti caotiche.

Dal bonus per le partite Iva al bonus vacanze, passando per quello per baby sitter, fino ad arrivare al più recente “bonus dei furbetti”. Insomma, se ne è parlato, se ne parla e verosimilmente se ne parlerà ancora molto.

Se è vero, come è vero, che le persone interrogano il motore di ricerca per capire e conoscere argomenti di loro interesse, allora indagare quali siano gli argomenti associati al bonus che gli italiani hanno maggiormente a cuore potrebbe essere utile anche per fare maggiore chiarezza e farlo in modo più mirato.

Analizzando tali ricerche appare chiaramente che gli italiani cercano soluzioni di supporto economico per:

1. famiglia
2. vacanze e intrattenimento
3. mobilità
4. professioni
5. edilizia e arredo

Si tratta di 5 macro argomenti e nulla più. Analizzando le ricerche fatte su Google.it in merito al “bonus”, considerando solo quelle con più alto volume medio di ricerche mensili (da oltre 60mila ricerche medie mensili a non meno di 5.000 come da grafico 1) e accorpando le stesse in macro argomenti scopriamo che, in fondo, agli italiani “basta poco”, purché quel “poco” sia sufficientemente chiaro.

schermata-2020-08-22-alle-14-28-17Grafico 1Somma dei volumi di ricerca medi mensili

Dal centinaio di ricerche legate al bonus alcune sono state escluse perché chiaramente non legate ad un bisogno di tipo sociale. Per esempio esiste un “bonus di benvenuto” erogato dalle società di scommesse online per i nuovi utenti; ecco dunque spiegata la ricerca “bonus scommesse”.

Di queste 100, sono 20 le parole chiave con più alti volumi di ricerca mensili:

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Tabella 1Parole con più alti volumi di ricerca medi mensili associate a “bonus”

Oltre che sul motore di ricerca, anche su Facebook si registrano numeri importanti in tal senso. Per esempio andando ad analizzare il risultato della ricerca della parola “bonus” all’interno della pagina ufficiale di Inps, a destare maggiore interazione (quindi maggior numero di commenti) è il post dedicato “bonus baby sitting e centri estivi” con 6496 commenti ad oggi, seguito dal post “bonus bebè” (5175 commenti).

Appurato che sono questi gli argomenti che attualmente più interessano gli italiani in merito al bonus e quindi al risparmio e alle agevolazioni, il dubbio che resta è sul tipo di risposta e servizi dati online. Testi il più delle volte poco chiari e poco usabili, servizi online che non utilizzano (ancora) database condivisi.

In un futuro prossimo (quanto prossimo bisognerà capirlo) potremo forse ipotizzare che il signor Rossi, avvocato, con 2 figli piccoli e una casa da ristrutturare, possa accedere al bonus bebè, avvocati, 110 e vacanze, semplicemente digitando il suo nome e cognome all’interno di un semplice form che utilizza tutte le informazioni collezionate ne vari, molti anzi troppi, portali della P.A.

Non è fantascienza, è big data e ai tempi del Covid avrebbe potuto risolvere un sacco di beghe.

Twitter @uale75