Recovery fund, voto 6. Troppo poco per un appuntamento con la storia

scritto da il 18 Gennaio 2021

Post scritto dall’associazione Bussola Italia

Abbiamo esaminato l’ultimo aggiornamento del PNRR preparato dal Governo e subito ci è venuto in mente il titolo di una vecchia canzone italiana: “Si può dare di più”.

Diciamo subito che per onestà dobbiamo riconoscere che rispetto alla bozza precedente ci sono dei miglioramenti, però il Recovery Fund costituisce un’occasione unica di rilancio economico e innovazione del nostro Paese, e non ci si presenta all’appuntamento con la storia sfoderando una modesta sufficienza.

Da maggio scorso Bussola Italia chiede alle più alte istituzioni, Governo e Parlamento in primis, di elaborare un piano a due anni per la ricostruzione economica e sociale del Paese travolto dal Covid. Il piano per accedere ai fondi del Recovery Fund (PNRR) costituisce quindi l’occasione perfetta, attenzione però all’aspetto gestionale.

Bussola Italia chiede che l’implementazione del PNRR venga affidata a persone con competenze gestionali credibili e riconosciute senza dimenticare, aggiungiamo, una pari rappresentanza di genere negli organismi tecnico-gestionali incaricati di dare esecuzione al piano.

Attraverso ad esempio il meccanismo del “fondo dei fondi”, si possono coinvolgere competenze provenienti dal settore privato, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio e la misurazione.

Si può inoltre pensare di assumere alcune figure di elevata competenza e quando questa brutta esperienza sarà alle spalle e i progetti del PNRR implementati, la PA potrà beneficiare dall’avere acquisito personale specializzato e con un’esperienza di valore come quella di aver partecipato alla implementazione del PNRR.

Perché ciò accada però è necessario anche qui una bussola da seguire. Evitiamo di insomma ripetere gli stessi errori fatti con i famosi navigator.

recovery-fund-600x300

Questa la pagella di Bussola Italia all’ultima versione del PNRR licenziata dal Governo il 12 gennaio scorso. I giudizi sono stati assegnati adottando sette criteri elaborati a partire dal Better Life Index dell’OCSE, dagli SDGs dell’Onu e dal Meritometro del Forum della Meritocrazia.

Punteggio da 1 a 5 (voto più alto).

1. Visione di insieme e di lungo periodo
Molto apprezzabile il riferimento a NextGenEU anche se è preferibile la visione chiaramente espressa nella versione del 29 dicembre (pgg. 5 e 6) che sarebbe utile integrare in quest’ultima versione.

Voto di Bussola Italia: 5/5.

2. Aderenza ai principi costituzionali
In generale paiono rispettati i ruoli previsti dalla Costituzione. Il Parlamento approva visione e piano e il Governo gestisce l’esecuzione attraverso la PA. Lascia qualche perplessità la presenza di soli due ministri all’interno del Comitato Esecutivo e la mancanza di responsabilità sulle loro aree di competenza da parte dei singoli ministeri. Non sono ancora del tutto chiare le responsabilità di gestione dell’intero dei singoli progetti.

Voto di Bussola Italia: 4/5.

3. Aumento consapevolezza e partecipazione dei cittadini
Bene la piattaforma di open government per i cittadini, tuttavia sono necessari altri sistemi di informazione, a partire da incontri strutturati con i cittadini, a livello nazionale e locale, sull’esempio francese del Débat Public, e forse anche l’istituzione di qualche organo di rappresentanza dei cittadini.

Voto di Bussola Italia: 3/5.

4. Fattibilità e misurabilità del piano
In questa versione non si registrano passi in avanti rispetto alla versione precedente se non una differente allocazione delle risorse economiche.

Gli obiettivi non sono esplicitati e tantomeno misurati, ma sono piuttosto elencate le strategie per ciascuna missione, inoltre non sono chiari quali siano gli obiettivi economici-sociali cui si fa riferimento.

Il piano pone una particolare attenzione alla realizzazione di nuove infrastrutture, cosa certamente positiva, manca ancora però un’analisi approfondita sui benefici che queste possono apportare ai cittadini. Si rischia di generare un effetto Nimby laddove non si spieghi in anticipo i benefici attesi.

Voto di Bussola Italia: 4/5.

5. Migliore qualità di vita dei cittadini
Viene enunciato il riferimento a BES e SDG (pg. 37), ma dal PNRR non si comprende quale sia e come venga misurato l’impatto sulla qualità di vita dei cittadini.

Sono evidenziati, e solo per alcuni progetti, solo due indicatori-obiettivo, Digit e Green, mentre sarebbe utile che ciascun progetto verticale indicasse a) gli indicatori-obiettivo (e pertanto di impatto) di Qualità della Vita (focalizzazione) b) gli indicatori-esternalità (secondari), ovvero il contributo al miglioramento degli altri indicatori non prioritari per la specifica iniziativa.

Voto di Bussola Italia: 2/5.

6. Direzione armonica di impegni ed investimenti delle istituzioni e della PA nazionale, regionale e locale
In questa versione si registra un leggero passo in avanti rispetto alla versione del 29 dicembre.
Nei singoli progetti si inizia ad intravedere una direzione armonica di impegni e investimenti a livello nazionale, regionale e locale. La prima sezione (Parte 1) propone una migliore armonizzazione delle iniziative che però non trova riscontro nella governance e nelle sue articolazioni di assegnazione delle responsabilità e autonomie realizzative. Non è chiaro il sistema di reporting e controllo che rende non trasparente la progressione dell’esecuzione.
Su questo punto il giudizio rimane ancora largamente negativo.

Voto di Bussola Italia: 1/5.

7. Coinvolgimento di credibili e adeguate competenze tecniche e gestionali, prestando attenzione al gender balance
In questa versione non si registrano passi in avanti rispetto alla versione del 29 dicembre.
Non è chiaramente esplicitata la necessità di credibili competenze gestionali. Inoltre non sono stimati, sia pure in forma preliminare, i fabbisogni di competenze, le quantità e le modalità di reperimento di tali risorse (assunzioni, formazione degli interni, trasferimento degli interni dagli incarichi attuali ecc…)

Voto di Bussola Italia: 2/5.

Voto complessivo
Quest’ultima versione del PNRR è in generale sufficiente. Presenta miglioramenti nelle aree visione, fattibilità e misurabilità del piano. Tuttavia vi sono altrettante significative lacune riguardo a coinvolgimento e consapevolezza dei cittadini, qualità della vita, direzione armonica impegni e investimenti, competenze gestionali. Come detto, ci pare onesto assegnare una sufficienza però non possiamo accontentarci solo di questo.

Voto complessivo di Bussola Italia: 3/5.

# # #

Bussola Italia
Nata in pieno lockdown, Bussola Italia chiede alle massime cariche istituzionali di avviare finalmente la fase della ricostruzione del tessuto economico e sociale del Paese, messo a dura prova dall’emergenza Covid, e definire la direzione verso la quale condurre il Paese da qui a due anni.

La proposta di Bussola Italia è rivolta al Presidente della Repubblica, alla Presidente del Senato, al Presidente della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri e nasce dalla constatazione che le iniziative messe in campo finora a sostegno dell’economia, per quanto doverose, sono necessariamente concentrate sul presente. Bussola Italia chiede di costruire una visione a 24 mesi, da realizzare con un piano che indichi obiettivi e tempistiche concreti e misurabili, con l’obiettivo prioritario di utilizzare in modo produttivo le risorse disponibili, a partire dal Recovery Fund.

Bussola Italia è nata da un comitato promotore composto da tre associazioni da tempo rappresentative del mondo delle professioni, della business community e del civismo, attive tra Milano e Roma: APE Associazione per il Progresso Economico, Associazione CIVICUM, Associazione Forum della Meritocrazia.

Twitter @BussolaItalia