Industria 4.0, il futuro tech è qui. La semplificazione al servizio del Paese

scritto da il 05 Gennaio 2022

Post di Fabio Massimo Marchetti, Head of Digital Industries di Var Group

Le aziende italiane stanno vivendo un momento unico in cui la convergenza tra accelerazione dell’economia, disponibilità di fondi del PNRR per rimodellare i processi industriali e valorizzazione del Made in Italy può creare una vera opportunità di cambiamento, sfruttando la leva della digitalizzazione.

In questo contesto l’approccio tattico, che ha visto un utilizzo dei fondi principalmente per il rinnovo delle tecnologie produttive, deve mutare in un approccio strategico di revisione complessiva del modo di essere Azienda.

Questo deve avvenire attraverso percorsi di digitalizzazione che permettano un’adozione estesa dei nuovi paradigmi industriali come Industria 4.0, basati sulla disponibilità e gestione dei dati, sullo sfruttamento delle tecnologie 4.0 abilitanti, ma soprattutto sull’evoluzione dei modelli di business esistenti e, ancora di più, sulla possibile creazione di nuovi modelli organizzativi di fare impresa.

Oggi più che mai il mondo industriale può beneficiare della realizzazione di sistemi di controllo modulari e scalabili che mettono al centro tracciabilità e sicurezza attraverso la realizzazione di architetture di comunicazione distribuita, basata su organizzazioni.

(Afp)

(Afp)

In questo contesto l’immissione di dati e comunicazioni è possibile attraverso interfacce tra applicazioni, facendo in modo che l’integrazione e l’aggiornamento delle informazioni avvengano senza gestori o enti che li convalidino. La Finanza Decentralizzata diventa una parte importante di questo approccio: le transazioni automatiche avvengono senza interventi esterni per l’esecuzione dei pagamenti, non solo sulla base di fatture, ma anche di ordini e di stati di avanzamento della produzione con logiche dinamiche sui valori economici.

Tecnologie come la blockchain trovano oggi diverse aree di utilizzo nel mondo industriale, a partire dalla supply chain ma anche nei processi interni di trasformazione, nei nuovi business model e nei modelli organizzativi del mondo industriale.

Mentre per la supply chain e le operations produttive gli ambiti di utilizzo e di applicazione sono estremamente differenti e variegati, per i nuovi modelli di business il tema centrale è legato alla servitizzazione, il processo per cui una azienda che produce e vende beni o prodotti li trasforma in una vendita solo di servizi. Molte aziende hanno fatto propri le tecnologie dell’Industria 4.0 per sviluppare modelli Pay-per-use, Pay-per-performance e Pay-per-quality, servendosi in questi ultimi due casi dell’AI come supporto al predictive maintenance ed al predictive quality. L’evoluzione estrema della servitizzazione ha portato alla creazione di nuovi modelli organizzativi, tra i quali una delle aree più interessanti è il Manufacturing As A Service, che si traduce nella creazione di microfabbriche completamente autonome in grado di avere capacità produttiva as a service per specifiche filiere.

Purtroppo, oggi lo stato di implementazione dei nuovi modelli di business e delle tecnologie 4.0 che li abilitano è ancora agli inizi, con rare eccezioni nelle aree della tracciabilità di filiera, e più in particolare nel mondo del food&beverage e del fashion. È chiaro che, in ogni caso, la convergenza tra digitalizzazione e sostenibilità stia spingendo verso nuovi approcci: per questo l’utilizzo di tecnologie, come blockchain e cryptoasset, diventa fondamentale per renderli semplici ed effettivi.

Semplicità che deve essere fondamentale anche nel comunicare i reali vantaggi che derivano da questi nuovi approcci per far comprendere, soprattutto alle PMI italiane che rappresentano il motore della ripartenza del Paese, quanto sia importante effettuare questi percorsi verso una trasformazione digitale estesa. Rendere la comunicazione comprensibile e focalizzata sul valore generato, e non sulle tecnologie, sarà il compito degli operatori di questo mondo se si vuole davvero fare uno scatto in avanti verso il futuro, che altrove, è già presente.