Allacciamo le cinture: ecco i 6 megatrend che cambieranno vite e portafogli

scritto da il 07 Gennaio 2022

Un marinaio cerca fortuna su una piccola isola senza rendersi conto che è una gigantesca balena addormentata. Quando il cetaceo si sveglia le sue aspettative vanno in frantumi. Nella sua mente, a causa di un ‘evento imprevisto’. In realtà, ha valutato male la situazione. Questa leggenda è presente in molte culture[i], dall’Arabia all’India. L’incapacità di valutare i rischi crea insicurezza – e porta a paure irrazionali.

Ignorati dai più, i megatrend trasformano il modo in cui viviamo e lavoriamo. Preoccupati dai nostri assilli quotidiani, tendiamo a trascurare le forze irreversibili che determinano la nostra vita. Nei secoli scorsi la stampa e il telefono cambiarono per sempre la comunicazione tra esseri umani. La combustione e l’elettricità hanno rivoluzionato la gestione dell’energia. In futuro, simili ‘cambiamenti trasformativi’ – spesso violenti – stravolgeranno la società, le imprese e l’economia globale.

In casa e sul lavoro, connessioni permanenti e poco care renderanno possibile la rivoluzione virtuale. In orbita a soli 500 km dalla superficie del globo[ii], le reti satellitari forniranno Internet ad alta velocità nei posti più remoti. Rafforzati dall’intelligenza artificiale (IA), i dispositivi mobili con batterie a lunga durata, l’elaborazione informatica su cloud e l’ ‘Internet delle cose’ (IOT) [iii] trasfigureranno la nostra maniera di vivere e lavorare. Ad esempio, la tecnologia indossabile non solo monitorerà i dati sanitari e modellerà risposte[iv], ma sfumerà anche i confini della realtà. L’identità personale – sesso compreso – sarà definita da un mix di mondo reale, ‘sé virtuale’ e IA. Le interazioni umane perderanno appeal. La solitudine porterà a un desiderio di autorealizzazione virtuale e gli individui stabiliranno legami emotivi con esseri virtuali. I contanti scompariranno; le criptovalute basate su blockchain diverranno mezzo di scambio. Il cambiamento tecnologico in corso ridefinirà anche la privacy e la sicurezza, ma la regolamentazione normativa non sarà in grado di tenere il passo con l’innovazione: le ‘nuove leggi’ non risolveranno abbastanza velocemente le ‘nuove sfide etiche’, creando attriti. Col passare del tempo, il decollo della tecnologia digitale e dell’IA potrebbe mettere alla prova la stabilità economica e politica.

La sanità, l’istruzione e i trasporti sono sulla soglia di cambiamenti epocali. I vaccini[v] a ‘RNA messaggero’ (mRNA) porranno fine alla malaria, alla tubercolosi e all’AIDS. Il sequenziamento del DNA, la genomica e le modificazioni genetiche allungheranno la vita. Il cancro potrebbe essere curato con relativa facilità[vi]. Soluzioni didattiche personalizzate – supportate da tecnologie come la ludicizzazione (gamification), la realtà aumentata e l’IA – si adatteranno alle diverse capacità di apprendimento degli studenti. Entro il 2050, oltre il 50 percento dei veicoli sarà completamente elettrico e autonomo, compresi autobus e taxi. La guida autonoma e quella assistita preverranno i sinistri e salveranno vite (l’errore umano rappresenta ancora il 94 percento di tutti gli incidenti gravi). Le city car saranno probabilmente piccole, lente e squadrate; le auto a lunga percorrenza saranno l’opposto: comode, veloci e aerodinamiche. I viaggi aerei saranno ipersonici[vii] e più ecologici, anche quelli sulla Luna.

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Fonte: Harpendore, 2017

Lavoreremo di meno, ma i ‘posti di lavoro a vita’ non esisteranno più. Sostituendo il lavoro umano, l’IA ridurrà l’occupazione e i salari[viii]. Le attività di routine facilmente replicabili – la separazione dei materiali, il prelievo e l’imballaggio delle merci – saranno rapidamente delegate alla tecnologia. Il commercio online consegnerà con droni autonomi; i pacchi fino a 5 kg potrebbero arrivare al cliente in meno di 30 minuti. I lavori impiegatizi – la contabilità, il marketing e i servizi legali di base (ad esempio, rispondere alle domande ripetitive dei clienti) – seguiranno a ruota. L’IA soppianterà i medici di base e, quasi certamente, la maggior parte degli insegnanti. Entro 15 anni, circa il 40 percento degli attuali posti di lavoro potrebbe andare perso a causa dell’automazione. Inizialmente, l’ ‘inadeguatezza delle competenze’ (skill mismatch) verrà risolta con nuove assunzioni, piuttosto che riqualificando i lavoratori. Successivamente, datori di lavoro e dipendenti stipuleranno un accordo nuovo e reciprocamente vantaggioso: i primi cercheranno valore aggiunto, impegno e apprendimento permanente; i secondi domanderanno flessibilità, empatia e motivazioni. Il modello di carriera ‘a scala’ scomparirà, sostituito da continue transizioni e riqualificazioni (up-skilling). I posti di lavoro a vita saranno ‘una cosa del passato’. Il ‘lavoro a distanza’ porterà a maggiore disuguaglianza, al ridimensionamento delle aziende e alla migrazione dei lavoratori, deprimendo i mercati immobiliari urbani.

Emergeranno nuovi modelli di business. L’automazione della generazione e dell’analisi dei dati, l’apprendimento robotizzato (machine learning) e profondo (deep learning)[ix] rivoluzioneranno la progettazione, la produzione, il marketing e la fornitura della maggior parte di beni e servizi. Le aziende innovative, in grado di comprendere e navigare tali turbolenze, si convertiranno da ‘incentrate sul prodotto’ a ‘incentrate sull’utente’. Le industrie manifatturiere (ad esempio quella automobilistica) produrranno prodotti altamente personalizzati in strutture geograficamente disperse, aiutate dall’IA nella pianificazione e nel coordinamento a ‘rete’ della filiera di approvvigionamento. Una connettività accessibile e affidabile catalizzerà la nascita di nuove aziende e prodotti interattivi – ad esempio: media, gioco (gaming) ed e-commerce. Supportate da organizzazioni più veloci e flessibili, le mega-imprese tecnologiche diventeranno monopoliste, controlleranno il loro settore e riscriveranno le regole – attirando talenti e clienti ed eliminando i concorrenti. Tuttavia, alcune piccole imprese – con pochi dipendenti e poche risorse – saranno in grado di accedere ai vantaggi di scala (minori costi e maggiori ricavi) grazie a piattaforme tecnologiche e processi automatizzati. L’innovazione si sposterà nello spazio. Accuse reciproche di ‘violazione della proprietà intellettuale’ inaspriranno il rapporto tra il Gruppo dei Sette (G7) e la Cina.

Tra paesi, le tensioni geopolitiche aumenteranno – sospinte dai costi della carbon neutrality. Le politiche attuali non sono sufficienti per limitare il riscaldamento globale[x]. L’attesa non è un’alternativa praticabile; siccità, incendi e inondazioni convinceranno anche gli scettici. Tuttavia, la trasformazione ecologica – ovvero il passaggio dai combustibili fossili a un’economia ‘net-zero[xi] – richiede un aumento[xii] della spesa pubblica. I paesi sviluppati, dove la popolazione è in declino[xiii], faranno fatica a trovare le risorse[xiv]. I mercati emergenti, in cui la popolazione e la dipendenza dal carbonio continuano a crescere[xv], si rifiuteranno di accollarsi l’onere. Per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050, il mondo sarà costretto a percorrere un sentiero politicamente fragile. Proprio mentre la loro rivalità geopolitica si sta accentuando, l’Occidente e la Cina devono accordarsi su chi è ‘responsabile di agire e pagare’ e cooperare sulle tecnologie necessarie. Potrebbe risultarne un nuovo ordine globale.

All’interno dei singoli paesi, i cittadini più giovani chiederanno la riscrittura del patto sociale. Gli individui vivranno più a lungo[xvi] e diventeranno obesi. I giovani – già arrabbiati per la mancanza di opportunità, l’aumento delle disuguaglianze e un ambiente leso – dovranno pagare per i privilegi (es: pensioni e assistenza sanitaria[xvii]) di persone grasse e anziane. I paesi meno in grado di gestire queste tensioni subiranno rischi di radicalizzazione: i disordini potrebbero portare a etnonazionalismo, perdita di fiducia nella governance globale e ricaduta democratica. Per evitare un conflitto intergenerazionale senza precedenti, i cittadini chiederanno un contratto sociale più equo e inclusivo, che dedichi attenzione particolare alle politiche sociali (es: progettazione e ruolo degli ammortizzatori sociali) e al rapporto tra Stato e mercato (es: definizione di standard di condotta per le imprese[xviii]).

Pensare al futuro dà le vertigini. Ci vuole coraggio per guardare avanti. Gli antichi greci – quando desideravano conoscere – consultavano l’oracolo di Delfi. La religione e la magia aiutano a gestire l’ansia, ma un’analisi spassionata di dati e probabilità può essere di maggior aiuto.

Capire cosa succederà. I megatrend prevedibili sono il punto di partenza, gli elementi costitutivi del puzzle. La sfida è ipotizzare quelli imprevedibili e – posto che le sinergie aumenteranno complessità e velocità del cambiamento – capirne interconnessioni e sviluppi. Ad esempio, il combinato disposto di progressi nel campo: i) della salute (che renderanno di routine gli ‘scambi di dati’ con l’industria del benessere); e ii) dell’ingegneria genetica (che porterà a un’agricoltura senza sostanze chimiche) favorirà la redistribuzione di risorse dalla sanità curativa a quella preventiva. Come si influenzeranno a vicenda gli altri sviluppi chiave? A cosa porteranno le loro interazioni dinamiche? La crescita della popolazione determinerà il consumo di energia, i flussi migratori e gli equilibri della geopolitica[xix]. Il settore dei trasporti diventerà ecologico solo dopo lo sviluppo della ‘capacità di stoccaggio’ e delle reti di energia pulita. La tecnologia blockchain aumenterà la sicurezza e la tracciabilità dei dati attraverso reti aziendali condivise, comprese le banche. Per evitare di rendere il mondo ancor più insostenibile, i governi e le imprese devono ponderare le implicazioni a lungo termine dei megatrend – e agire di conseguenza. Non lo faranno. Allacciamo le cinture (e tiriamoci su le maniche).

 

Twitter @AMagnoliBocchi

Linkedin Alessandro Magnoli Bocchi

 

NOTE 

[i] Niente è come sembra e tutto può succedere. La ‘storia dell’isola-pesce’ compare nel primo viaggio di Sindbad, nella ‘Historia Alexandri Magni’ attribuita a Pseudo-Callistene, e nella cultura marittima dei racconti del ‘Kitāb Ağā’ib al-Hind’ (Il libro delle meraviglie dell’India) di Buzurg ibn Šahriyār. “È meglio che i marinai tengano gli occhi ben aperti”, con stato d’animo di ‘incertezza esistenziale’ e ‘potenziale disastro ad ogni svolta’.

[ii] La crescita dei viaggi spaziali commerciali ridurrà significativamente il costo di lanciare satelliti in orbita.

[iii] Mentre l’IOT ridurrà sprechi e costi, aumentando l’efficienza, il suo utilizzo risentirà di una scarsa regolamentazione, in particolare delle informazioni raccolte; per esempio: accesso, utilizzo e granularità.

[iv] I sensori in camicie, scarpe, bottoni e persino lenti a contatto trasformeranno il movimento in energia, monitoreranno la fisiologia e le abitudini, apprenderanno comportamenti, predirranno le intenzioni e invieranno dati – ad esempio a fornitori di servizi sanitari e compagnie assicurative.

[v] I vaccini creati in laboratorio con RNA messaggero (mRNA) insegnano alle cellule umane come costruire un pezzo di proteina per innescare una determinata risposta immunitaria.

[vi] L’eterogeneità del cancro è una delle principali difficoltà della terapia convenzionale. In futuro, lo sviluppo di organoidi (organi di laboratorio) aiuterà a personalizzare la terapia oncologica e la prognosi. La biostampa in 3D e 4D creerà organi per trapianti umani. Nella biostampa 4D, il prodotto 3D – una volta stampato – è in grado di trasformarsi in forme diverse, in risposta a stimoli esterni, ad esempio: umidità, temperatura, tensione, et alia.

[vii] I viaggi aerei ipersonici (sopra Mach 5, cinque volte la velocità del suono) potrebbero essere una realtà entro il 2030, sia per uso militare che commerciale. Un aereo passeggeri ipersonico viaggerebbe da New York a Londra in 90 minuti. Lo sforzo è guidato dalla spesa militare. Secondo il ‘Government Accountability Office’ degli Stati Uniti, tra il 2015 e il 2020 i ‘fondi di ricerca ipersonici’ sono aumentati del 740 percento. Nel 2021, il budget del Pentagono ha aumentato i finanziamenti del 20 percento. Cina, Russia e Corea del Nord affermano di aver già testato con successo missili ipersonici.

[viii] La tendenza in corso – guidata dall’invecchiamento della forza lavoro (l’adozione di robot industriali è in parte guidata dalla carenza di manodopera di mezza età) e dalla pandemia di Covid-19 – è destinata ad accelerare.

[ix] Apprendimento sul modello della mente umana. Grazie all’utilizzo di algoritmi non lineari e modelli ispirati alla struttura e alla funzione delle reti neurali del cervello, il deep learning classifica i dati e li struttura gerarchicamente, concentrandosi su quelli più rilevanti e utili alla risoluzione di un problema, e migliora le proprie prestazioni grazie all’apprendimento continuo.

[x] L’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici – un trattato internazionale legalmente vincolante adottato nel 2015 – fissa un obiettivo di temperatura a lungo termine: “mantenere l’aumento della temperatura media globale a 1,5 – 2,0 °C al di sopra dei livelli preindustriali”, da raggiungere riducendo le ‘emissioni nette di gas serra’ e sostituendo i combustibili fossili con energia pulita e rinnovabile. In altre parole, la riduzione delle emissioni richiede una diminuzione dell’ “intensità di carbonio del mix energetico” (ovvero: l’85 percento dell’elettricità deve provenire da fonti solari, eoliche, oceaniche e termiche). Ad esempio, nell’UE l’obiettivo di essere CO2 neutrale entro il 2050 richiede quasi un “aumento triplo” dei “volumi annuali di riduzione delle emissioni di carbonio”, un calo drastico rispetto a quanto avvenuto sino ad oggi.

[xi] ‘Net-zero’ si riferisce al saldo tra la quantità di gas serra prodotta e la quantità rimossa dall’atmosfera.

[xii] La decarbonizzazione richiede ingenti investimenti in infrastrutture a basse emissioni, trasporti, edifici pubblici e privati, et alia. In quanto attività basata sulla conoscenza, richiede anche un aumento della spesa pubblica sia in istruzione che in ricerca e sviluppo – al fine di raggiungere competenze elevate, specialmente nelle aree di scienza e tecnologia.

[xiii] Il fenomeno è dovuto principalmente a un brusco calo del ‘tasso di fertilità totale globale’, da 5,0 nel 1960 a 2,3 (1,6 nei paesi OCSE) nel 2020. Il ‘tasso di dipendenza degli anziani’ indica quante persone ‘di 65 anni e più’ (in età pensionabile) ci sono ogni 100 persone ‘di età compresa tra 15 e 64’ (in età lavorativa). La popolazione europea ha il più alto ‘indice di dipendenza degli anziani’ ed è destinata a ridursi, diventando a breve la regione più vecchia del mondo.

[xiv] Risorse finanziarie: un calo costante del numero di ‘cittadini in età lavorativa’ porterà a una minore crescita economica potenziale e dunque a una riduzione delle entrate fiscali. Allo stesso tempo, i paesi sviluppati dovranno spendere somme crescenti per pensioni, assistenza sanitaria e assistenza a lungo termine. In altre parole, l’invecchiamento della popolazione riduce lo spazio fiscale.

Risorse politiche: il rischio di proteste sociali e tensioni politiche è aumentato non solo da un’iniqua condivisione dei ‘costi di adeguamento’ al cambiamento strutturale (il peggioramento dei ‘giovani’), ma anche da una riduzione della spesa sociale (i ‘vecchi’ perdono i loro privilegi); quest’ultima è tuttavia meno probabile: in una società in cui gli elettori invecchiano, l’impopolarità di tali tagli rende impossibile il raggiungimento della maggioranza politica necessaria.

[xv] Escludendo nuovi virus letali, la popolazione mondiale aumenterà di 2,1 miliardi di persone (+27 percento), da 7,8 miliardi nel 2021 a 9,9 miliardi nel 2050, principalmente nei mercati emergenti. Le città esploderanno: circa il 70 per cento della popolazione mondiale sarà urbana, rispetto al 56 di oggi. Con più persone da sfamare, l’agricoltura dovrà aumentare la produzione alimentare del 70 percento. In assenza di azioni correttive, è probabile che il consumo eccessivo e gli sprechi portino all’esaurimento delle risorse (ad es. carenza idrica) e al degrado ambientale.

[xvi] A livello globale, l’aspettativa di vita è aumentata di oltre 6 anni, passando da 66,8 anni nel 2000 a 73,4 anni nel 2019.

[xvii]  La spesa in ‘servizi sanitari per anziani’ è in aumento dal 1965; tra il 1977 e il 1984, è aumentata a un tasso annuo del 14,5 percento. La spesa sanitaria pro capite è sei volte superiore nelle fasce di età ‘over 85’ e ‘55-59’. Nei tre anni prima della morte, la spesa medica rappresenta il 13,4 percento della spesa medica aggregata. L’obesità mondiale è quasi triplicata dal 1975. Negli Stati Uniti, il 20 percento della popolazione è obesa, il che crea costi: ogni anno vengono spesi USD 147 miliardi (in dollari del 2008) in cure mediche legate all’obesità.

[xviii] Ad esempio: corporate governance, operazioni di finanza aziendale, retribuzione dei dirigenti, audit, controlli interni e diritti degli azionisti – e, ultimo ma non meno importante, investimenti socialmente consapevoli.

[xix] Entro il 2050, mentre nelle economie sviluppate i ‘cittadini più anziani’ pretenderanno pensioni e assistenza sanitaria, nei mercati emergenti i ‘cittadini più giovani’ daranno voce ai loro bisogni. La migrazione internazionale aumenterà, sovrappopolando i centri urbani vecchi e nuovi.