La pandemia iniziò con Sanremo, speriamo finisca con questo Sanremo

scritto da il 02 Febbraio 2022

Si dice Sanremo, ma potremmo anche dire pandemia. Sì, perché nei fatti come nella sostanza artistica, il festival della canzone ha segnato uno spartiacque tra il prima e la vita pandemica. Era il 2020, eravamo immersi nel “vecchio mondo”, quello precedente l’emergenza: il settantesimo festival di Sanremo del duo Amadeus e Fiorello tenne banco sui media con il record di oltre 11 milioni spettatori (e il 60.6% di share) nella serata finale. Si tenne dal 4 all’8 febbraio, pochi giorni dopo il caso dei due turisti cinesi, provenienti da Wuhan, trovati positivi il 30 gennaio 2020 a Roma. Furono loro le prime due persone di nazionalità non italiana ammalatisi di coronavirus sul nostro suolo.

Amadeus condusse il festival di Sanremo del 2020, spartiacque tra il "vecchio mondo" pre pandemia e il "nuovo mondo" introdotto dall'emergenza sanitaria

Amadeus condusse il festival di Sanremo del 2020, spartiacque tra il “vecchio mondo” precedente la pandemia e il “nuovo mondo” introdotto dall’emergenza sanitaria

FESTIVAL DI SANREMO 2020: CONTE, INTESA E BERGOGLIO
Allora – parliamo dell’inizio di febbraio del 2020 – il nostro Paese era affaccendato in altre faccende: nell’aria c’era la maretta del Governo guidato da Giuseppe Conte (con il ritorno di Matteo Renzi sulla scena politica nazionale), l’offerta pubblica di acquisto di Intesa Sanpaolo nei riguardi di Ubi (con l’idea della nascita del terzo istituto di credito più grande d’Europa), il ricompattamento della Chiesa cattolica da parte di Papa Francesco con la difesa (dopo il no all’ordinazione sacerdotale per gli uomini sposati) dei diritti degli ultimi della terra nell’esortazione apostolica Querida Amazonia e, appunto, il festival di Sanremo condotto da Amadeus con il matador Fiorello. Pochi giorni dopo – nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, fu data la notizia del focolaio di Codogno: fu allora che l’Italia si rese conto di essere entrata ufficialmente nell’era del coronavirus. Come fatto nel libro Grammatica del nuovo mondo, cerchiamo di ripercorrere quei quattro giorni della canzone italiana, perché questa edizione coincise con l’avvio dell’emergenza sanitaria.

4 FEBBRAIO 2020, VIA SANREMO E I CONTROLLI AGLI AEROPORTI
Fu la data d’inizio del festival della canzone italiana di Sanremo. Buona la prima, tanto che lo showman Fiorello su Twitter scrisse: «52.2% Minchiaaaaaaaa…». Quello stesso giorno, in 30 scali aeroportuali civili italiani, iniziarono i controlli sanitari dei passeggeri provenienti dall’estero: furono impegnati oltre 800 medici e volontari. Alle persone in transito fu rilevata, tramite termometri laser a pistola e termoscanner, la temperatura corporea. In quelle ore fece notizia l’accordo tra il ministero della Salute e Twitter per il contrasto alle fake news: a partire dalla giornata dal 4 febbraio, infatti, il social media indirizzò per ulteriori approfondimenti al sito dello stesso ministero.

5 FEBBRAIO 2020, CONTINUA SANREMO E INIZIA LA QUARANTENA DELLA DIAMOND PRINCESS
Nel secondo giorno di Sanremo, nel porto di Yokohama in Giappone, fu messa in isolamento la nave da crociera Diamond Princess comandata dall’eroe Gennaro Arma: a bordo 3.711 persone, di cui 35 italiani. Fu il capitano ad affrontare il diffondersi della malattia respiratoria che fece registrare 705 casi e sette morti. «Eravamo alle prese con uno scenario per il quale non esistevano manuali, né training – raccontò Arma, rientrando il 16 marzo a Fiumicino da Tokyo –. Mi sono sforzato di prendere coscienza della situazione, di analizzarla. Ho cercato di fare del mio meglio». Nel meglio compiuto da Arma ci fu anche l’aiuto psicologico prestato ai passeggeri. Accade ad esempio la sera del 14 febbraio 2020 quando, in occasione di San Valentino, Arma recitò una poesia ai microfoni della Diamond Princess, donando ai croceristi cioccolati e tortine a forma di cuore. Non è un caso che il capitano, ex allievo dell’istituto Nino Bixio, venne battezzato dalla stampa internazionale “the brave captain”, il “capitano coraggioso”. Per meriti dimostrati sul campo Arma fu nominato dal presidente Sergio Mattarella “commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana”. E fu lui a cancellare il pregiudizio nei confronti degli italiani seguito al naufragio della Costa Concordia.

6 FEBBRAIO 2020, TERZO GIORNO DI SANREMO CON IL PRIMO POSITIVO ITALIANO E L’INCIDENTE DI LIVRAGA
Nel terzo giorno di Sanremo fu data la notizia del primo caso di un italiano trovato positivo al test del coronavirus: si trattò di un ingegnere informatico ventinovenne, residente a Luzzara in provincia di Reggio Emilia e fidanzato con una ragazza della regione di Wuhan. Attivo professionalmente dal 2017 all’università di Santa Barbara in California per lo svolgimento di un dottorato di ricerca, fu uno dei 56 italiani rientrati il 2 febbraio dalla Cina: risultato positivo al test del coronavirus eseguito nel comando militare Cecchignola dell’Esercito italiano, fu trasferito all’istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma per uscire il 22 febbraio. Quel giorno, in Cina, morì Wenliang Li, oftalmologo trentaquattrenne dell’ospedale centrale della metropoli cinese di Wuhan: fu lui, a dicembre del 2019, a lanciare l’allarme sulla nuova polmonite, ricevendo il 3 gennaio la convocazione da parte dell’ufficio per la sicurezza pubblica con l’accusa di «aver affermato il falso» e causato un «grave disturbo all’ordine pubblico. Ancora morte, questa volta in Italia: all’alba del 6 febbraio, alle ore 5:34 il Frecciarossa 1000 numero 21 deragliò nei pressi del posto di movimento di Livraga, situato nell’omonimo Comune in provincia di Lodi, causando la morte dei macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo assieme al ferimento di 31 passeggeri.

7 FEBBRAIO 2020, PENULTIMO GIORNO DI SANREMO CON CONDIZIONI STAZIONARIE DEL PRIMO POSITIVO
Nel quarto giorno di Sanremo l’Italia si concentrò sul primo caso di coronavirus di un cittadino italiano. Le condizioni dell’ingegnere informatico emiliano ventinovenne, risultato positivo al coronavirus e ricoverato allo Spallanzani, furono dichiarate stazionarie con febbre alta e congiuntive, ma nessun problema alle vie respiratorie. In quelle ore anche Facebook firmò un accordo con il ministero della Salute per la lotta alla cosiddetta “infodemia” ossia alla pandemia informativa.

8 FEBBRAIO 2020, A SANREMO VINCE DIODATO, ALLARME PIL DAL GOVERNATORE VISCO
Con la canzone Fai rumore l’artista Diodato vinse la settantesima edizione del festival della canzone italiana di Sanremo. Poche ore dopo, all’età di 84 anni, morì a Modena il soprano Mirella Freni. In quel giorno la National health commission della Repubblica popolare cinese dette al coronavirus il nome di NCP, acronimo delle parole inglesi “Novel coronavirus pneumonia”. Al ventiseiesimo congresso Assiom Forex tenutosi a Brescia il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco prefigurò seri problemi per la nostra economia: «La stima preliminare dell’Istat – disse all’associazione degli operatori dei mercati finanziari – indica una flessione del prodotto dello 0,3% nel quarto trimestre del 2019. Le nostre proiezioni, pubblicate nell’ultimo Bollettino economico, precedenti alla diffusione di questo dato, prefigurano una crescita ancora molto contenuta quest’anno, dopo la sostanziale invarianza del 2019, ma più elevata nel prossimo biennio. Su questo scenario gravano rilevanti rischi al ribasso».

DAL SILENZIO DI DIODATO ALL’ENERGIA DEI MÅNESKIN FINO A SANREMO 2022 CON IL PUBBLICO
Lasciando la cronaca quotidiana, ciò che va sottolineato è come il festival di Sanremo del 2020 fu l’ultimo con il pubblico e dal tono ridanciano. L’edizione successiva, tenutasi dal 2 al 6 marzo 2021 e in un clima di grandissima preoccupazione per la salute pubblica, vide trionfare il rock dei Måneskin: niente pubblico all’Ariston, allora, assenza compensata dall’energia del gruppo nato a Roma e dalla lezione musicale che “uniti si vince”. E arriviamo all’oggi, al 2022: 72esima edizione con il ritorno del pubblico in sala con green pass e mascherina Ffp2.
È un nuovo inizio, appunto. Non c’è due senza tre anche per Amadeus, chiamato a condurre l’edizione del 2022. Due anni fa, nel 2020, Sanremo segnò l’inizio della pandemia. Non resta che incrociare le dita, affinché la manifestazione di quest’anno sia l’inizio della post pandemia.

Twitter @filippo_poletti