Crypto, YouTube e giovani, è il momento giusto per fare debunking

scritto da il 23 Febbraio 2022

Cercare di comunicare con una generazione, che guarda video di 15 secondi su Tiktok e trova noioso un testo più lungo di 2-3mila caratteri, non è facile e qualunque stratagemma che risulti efficace per attirare e mantenere l’attenzione andrebbe salutato positivamente. Aggiungete due complicazioni in più. In primo luogo, un argomento, come l’educazione finanziaria, nel quale storicamente abbondano i conflitti d’interesse, per i quali chi offre consulenza ottiene i guadagni maggiori dal collocamento di alcuni prodotti, che non necessariamente sono quelli più convenienti per i propri clienti. In secondo luogo, un ambito ancora più ristretto, quello delle criptovalute dove prevale l’entusiasmo fideista alla ricerca di conferme e qualunque dubbio o critica rischia di essere derubricato, come scetticismo a priori di chi è troppo miope per intravedere il grande disegno.

Che cosa potrebbe andare storto?

Parecchie cose. In questo post proviamo a fare un po’ di chiarezza e di debunking su una serie di video Youtube interpretati da Giovanni Muciaccia, storico conduttore televisivo della tramissione RAI Art Attack, recentemente prestatosi alla videopromozione delle criptovalute. Per scelta non verranno condivisi i link e le informazioni di dettaglio dei video, se non nella misura in cui si vuole segnalare un fenomeno che può diffondere un’informazione fuorviante e promuovere tra i giovani un’atteggiamento pericoloso sia nei confronti della finanza che di strumenti specifici come i criptoasset.

La battaglia è difficile e, cominciando dalla teoria e dalle caratteristiche principali di una moneta (intermediario negli scambi, riserva di valore e unità di conto) si rischia di suscitare sbadigli e cali di attenzione.

In questa sede provo a concentrarmi su due aspetti specifici: da un lato la presenza allarmante di giochi che invitano gli utenti a scommettere sull’andamento delle criptovalute e dall’altro i due elementi sui quali il primo video risulta più impreciso e fuorviante.

Con riferimento al punto uno è opportuno segnalare che, il soggetto promotore dell’iniziativa si autoproclama “Il miglior exchange italiano per acquistare Bitcoin”. All’interno di un programma di comunicazione ben studiato, a partire dai riferimenti continui ai giovani: Young è il nome della piattaforma e young si chiamano anche i bonus che ricevi se fai un certo numero di passi misurati da un App, se guardi i video informativi e se rispondi correttamente ad alcune domande.

young-platform

L’elemento preoccupante è che tra le sfide per guadagnare punti c’è anche la possibilità di scommettere sul rialzo o ribasso di specifiche cryptovalute.

Siamo all’esatto contrario di quella che dovrebbe esser una buona “igiene finanziaria”. SI trasmette l’idea che la finanza sia un gioco, che investire non sia diverso da puntare delle fiches al casinò, ma soprattutto, come avviene al tavolo verde, che tutti più o meno possono fare fortuna a prescindere dalle competenze e dall’impegno profuso. Ovviamente senza ricordare che l’intero sistema si regge sul fatto che la maggioranza dei giocatori perda in favore del banco.

Nessun giudizio etico sul fatto che una soggetto che vende qualcosa promuova la propria mercanzia e che lo faccia anche in modo efficace.

Il peggiore giudizio possibile su una pubblicità, che sembra spacciarsi per gioco educativo, mentre di fatto diffonde un’informazione distorta presso soggetti che con ogni probabilità non hanno strumenti sufficienti per riconoscere e valutare correttamente la proposta commerciale.

Chiarito che allenare i giovani a scommettere sulle criptovalute non è una buona idea, cosa c’è di sbagliato e scorretto nei video? Segnalo due aspetti. Il primo è il messaggio che le crypto siano monete, che si differenziano da quelle tradizionali principalmente per una sedicente libertà dal potere politico. Il secondo è il risalto dato alla sicurezza informatica senza alcuna menzione della rischiosità insita in uno strumento soggetto a fluttuazioni di valore tanto frequenti e ampie.

La presenza di un soggetto terzo che in qualche modo garantisce il valore della moneta, che si tratti di una banca centrale, di un governo o di un intermediario finanziario viene rappresentato come un vincolo, un fattore negativo, mentre in realtà è l’elemento fondante di tutti i sistemi finanziari contemporanei.

Se scrivo ti devo un credito su un pezzo di carta, nessuno sano di mente lo accetterà come mezzo di pagamento per ottenere beni e servizi. Il fatto che questo pezzo di carta sia trasformato in un accattivante strumento digitale non risolve il problema di offrire delle garanzie a chi lo riceve, che potrà a sua volta scambiarlo con beni e servizi.

Foto di Behnam Norouzi per Unsplash

Foto di Behnam Norouzi per Unsplash

Dunque la narrazione di una “moneta libera” dalle influenza dei poteri forti è appunto una narrazione. Se devo accettare qualcosa come pagamento per il mio stipendio, non mi interessa la sicurezza della crittografia o la proclamata indipendenza dai governi. Mi interessa la possibilità di usare quanto ricevuto come mezzo di pagamento per le mie spese. Questo fa la differenza tra una moneta e altre cose che gli somigliano ma non lo sono.

In secondo luogo mi interessa che la quantità di beni e servizi che posso comprare con una unità di moneta non cambi troppo nel tempo. Se il valore cambia troppo e troppo spesso non sarò disponibile ad accettarlo ed è precisamente quello che avviene oggi con le crypto.

(Foto di Kanchanara per Unsplash)

(Foto di Kanchanara per Unsplash)

Per riassumere quel che i giovani dovrebbero tenere a mente è che:

1. Se l’oste ti dice che il vino è buono  è meglio non fidarsi troppo e con le piattaforme che vendono crypto il discorso non è diverso

2. Scommettere su qualcosa non è un peccato mortale, ma è fondamentale rendersi conto dei rischi ai quali si va incontro e valutare attentamente se si è disposti a correrli

3. La finanza non è un gioco e men che meno un gioco d’azzardo, è un sistema dal quale può dipendere la propria situazione economica presente e futura e va affrontato con cautela e disponendo di adeguati strumenti conoscitivi

4. La sicurezza informatica è sicuramente un pregio, ma non deve distogliere l’attenzione dalla elevata insicurezza derivante dalle oscillazioni di valore

 

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