Agile sottovalutato e (mal)compreso: un’adozione rapida è possibile?

scritto da il 15 Marzo 2022

Post di Claudio Sandri, regional vicepresident di Apptio

Partiamo da una definizione: cosa significa per un’azienda essere Agile? L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo in discussione i tradizionali modelli di business, statici e basati su azioni pianificate, evidenziandone i limiti e accelerando una tendenza già in atto negli ultimi anni. L’Agile rappresenta un forte stimolo per rivedere modi di pensare, pratiche e strumenti non più al passo con i tempi attuali, nell’ambito di un percorso di trasformazione digitale complessiva dell’azienda.

La capacità di lanciare rapidamente sul mercato nuovi prodotti o di adeguare altrettanto velocemente vecchi modelli di business rappresenta la principale chiave del successo, in un’arena competitiva sempre più affollata e sollecitata da diverse pressioni esterne.

Per molte di queste realtà, la risposta risiede nell’ Agile: un tempo riservata alle startup più dinamiche e flessibili, oggi la maggior parte delle aziende ha compreso i vantaggi che uno sviluppo vivace e innovativo può generare in termini di risultati, migliori e più rapidi, rispetto a un atteggiamento più statico.

Come in tutti i cicli di progresso, le aziende che per prime dimostrano di sapersi adeguare al cambiamento sono quelle che risultano vincenti. Una recente indagine rivela che il 48% delle aziende ha iniziato a migrare all’ Agile e quelle che riescono a terminare questo passaggio prima dei loro competitor sono le prime a raccoglierne i frutti.

Nonostante queste considerazioni, l’adozione dell’ Agile su larga scala rimane lenta. Spesso sottofinanziato, sottovalutato e mal compreso, per adottarlo con successo è necessaria da parte delle aziende una piena comprensione di dove e come dovrebbero implementarlo, per poi trovare le strutture e gli strumenti che ne possono accelerano l’adozione.

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(foto AFP)

L’importanza di un’autovalutazione

Uno degli elementi che rallenta un’adozione effettiva dell’ Agile riguarda la mancanza di un’adeguata comprensione di questo concetto: passare all’ Agile richiede una trasformazione radicale del proprio modo di fare business, un impegno che spesso frena le aziende anche solo dall’iniziare a valutare un passaggio all’ Agile.

E’ a partire da una profonda comprensione del business che l’ Agile può svilupparsi e avere successo: ad esempio un’elevata maturità Agile in azienda combinata a scarse capacità di Lean Portfolio Management impedisce ai team aziendali di dimostrare il valore e l’impatto dei loro progetti al management, così come la situazione opposta si traduce in aspettative ambiziose che i team Agile non sono in grado di soddisfare. Comprendere il reale equilibrio tra queste due componenti rappresenta la chiave per conoscere il punto di partenza di un’adozione dell’ Agile in azienda e quali trasformazioni sono necessarie per supportarla.

Muoversi velocemente, con attenzione

La seconda più grande sfida che le aziende sono chiamate ad affrontare è quella di accelerare l’adozione dell’Agile, che spesso viene rallentata perché in contraddizione con un metodo di gestione tradizionale dei progetti “a cascata” che richiede maggior impegno perché i modelli di valutazione del top management e del dipartimento finanziario corrispondano.

I team manageriali e finanziari sono abituati a realizzare un piano, svilupparlo e valutarne il valore. L’Agile invece si basa su un processo meno lineare ma su una continua rielaborazione delle informazioni per misurare il valore di un progetto a tempi regolari, in base anche agli obiettivi strategici.

A ciò si aggiunge il fatto che più team Agile, anche decentralizzati in diverse regioni, possono lavorare su elementi diversi dello stesso progetto. Raccogliere e mettere a sistema tutte queste informazioni rende difficile da parte del management una valutazione chiara dell’investimento in Agile e del suo valore, rallentandone ulteriormente la sua adozione.

Per superare questo problema è necessario un cambiamento: alcuni dati recenti elaborati da Apptio mostrano che, tra le aziende che hanno adottato Agile, l’82% non ha cambiato il proprio modello di reporting per supportarlo. Allo stesso tempo, molti degli strumenti tradizionali utilizzati dai team Agile per consentire il loro lavoro non forniscono da soli i dati adeguati per abbinare il valore agli obiettivi di business.

Trovare gli strumenti e le strutture giuste

Con un crescente entusiasmo per l’ Agile, è importante che le aziende si muovano rapidamente per accelerarne l’adozione e sfruttare questo vantaggio per avanzare rispetto ai competitor. In Italia, stiamo assistendo a una accelerazione da parte delle aziende nell’adozione dell’Agile per conquistare un vantaggio competitivo sui mercati di riferimento, in particolare da parte di quelle aziende che possono fare affidamento su un’importante capacità di governance, dal work management al portfolio management, per avere piena visibilità degli investimenti e del valore del “prodotto”.