Cambiare il PNRR, siamo sicuri di potercelo permettere?

scritto da il 15 Marzo 2022

Post scritto dall’associazione Bussola Italia – 

Il prossimo 31 marzo il Governo porrà fine allo stato di emergenza ed è evidente che questo ha anche un valore simbolico. Non abbassiamo la guardia ma speriamo di lasciarci alle spalle la pandemia, che sta avendo un ritorno di fiamma in Cina. I due anni di Covid ci lasciano in eredità anche un PNRR da implementare con una roadmap ambiziosa. Vista la situazione in Ucraina il PNRR è necessariamente un po’ uscito dalle cronache, però non possiamo perderlo di vista e dobbiamo anzi approfittare della morsa del Covid che si sta allentando.

Nei giorni scorsi è circolata un’indiscrezione su possibili modifiche. L’ipotesi avrebbe un suo fondamento visto che la guerra ha aggravato un quadro economico internazionale già caratterizzato da aumenti del costo di materie prime e difficoltà logistiche. In questo contesto risulta più costoso e complicato rispettare le scadenze del piano e la realizzazione di tutte le sei missioni.

E tuttavia non possiamo evitare di porci una domanda: possiamo permetterci di cambiare in corsa il PNRR?

L’Italia ha molti pregi ed è dotata di talenti straordinari per i quali brilla nel mondo. Tra questi però non rientra la capacità esecutiva di implementare in modo coerente le strategie che decidiamo di adottare. Per dirla in altre parole, facciamo fatica a darci un metodo e seguirlo con continuità.

Immagine da Unsplash

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La percezione che spesso si ha dell’Italia – inevitabilmente anche un po’ distorta – è di un Paese “genio e sregolatezza”. Da qui derivano anche molte diffidenze, e in qualche caso pregiudizio, da parte dei Paesi del nord Europa che vedono in noi un partner non sempre capace di utilizzare al meglio le risorse finanziarie di cui dispone.

Ecco quindi che pensare di cambiare il PNRR, per quanto in parte giustificabile, rischia di confermare i peggiori pregiudizi sulla nostra affidabilità.

Gli stessi italiani, secondo un sondaggio SWG realizzato ai primi di febbraio, per il 46% ritengono che i fondi non saranno utilizzati in modo efficiente e un’altra grossa fetta, il 23%, non si sente di esprimere un’opinione su questo punto.

Come Bussola Italia sottolineiamo sempre l’importanza di avere un metodo con il quale prendere le decisioni, implementarle e misurarne il risultato. L’efficacia di un metodo sta prima di tutto nella coerenza con la quale lo seguiamo perché il metodo è prima di tutto una bussola per orientarci in uno scenario sempre più complesso.

Insomma, cambiare il PNRR non rischia di produrre più danni che benefici alla nostra reputazione?

Senza contare che la modifica del PNRR significherebbe aprire di nuovo alla possibilità che le forze politiche propongano interventi funzionali alle loro logiche di consenso, anche legittime, ma non necessariamente funzionali al miglior interesse del Paese.
Siamo sicuri di voler aprire questo vaso di Pandora?

Twitter @BussolaItalia

 

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