Siete aptici? Così il mondo del gaming cambia e il business cresce

scritto da il 26 Maggio 2022

Il mondo del gaming è andato crescendo anno dopo anno. Sono lontani i giorni in cui “si stava a giocare al pc”. Ormai il mondo del gaming è un business da centinaia di miliardi, investimenti pubblicitari da parte dei “big spender”, campionati di E-Sport, strategie di propaganda soft etc.. Non ci vuole molto a comprendere il perché di questo successo. La generazione dello scrivente, e tutte quelle successive, considerano i video giochi come un’altra forma di intrattenimento, non dissimile da un libro, una partita a scacchi o la tv. Tuttavia facciamo due conti e andiamo a parlare di un settore di nicchia, che sarà il prossimo eldorado: “l’immersione” o meglio il coinvolgimento fisico. Le tecnologie aptiche sono il futuro più intrigante del mondo gaming.

Essere aptici, due numeri per capire

Nel 2021 il mercato del gaming (che include giocatori su console, computer e cellulari) ha raggiunto poco meno di 200 miliardi di dollari, con stime di crescita media continua anno su anno.

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Perché questa crescita sarà continua? Consideriamo lo “zoccolo duro”. Lo scrivente è un gamer, con preferenza per giochi di strategia stile Civilization. Un gioco tanto complesso che è stato adottato, in differenti corsi scolastici, per definire le strette relazioni tra ricerca militare, civile, espansione territoriale, economia e forme di governo, tutti fattori che connotano lo sviluppo di una società. Tranquilli non sono qui a farvi una recensione, ma considerate che questo gioco è alla sua sesta reincarnazione. La mia generazione oggi ha un potere di acquisto di tutto rispetto, ma è una generazione “vecchia; più abituata a fruire di giochi con il Pc (al massimo la console). Poi c’è la nuova generazione di Millennials e GenZ che utilizza il proprio cellulare o altri apparecchi mobili (pensiamo ai vari Pad) per entrare nel mondo del gaming. A questo scenario sovrapponiamo la creazione di metaversi che, negli anni, ha creato interi universi che coinvolgono on line milioni di giocatori. Dal più storico Eve ai più recenti Pubg. Se questo non basta ancora ricordiamoci che da alcuni videogiochi famosi sono nate serie di libri, film e telefilm (dal recente Halo al più famoso the Witcher o Resident evil). Ora c’è da comprendere quale sarà il prossimo passo, la prossima vena d’oro da sfruttare. Ci sono molte aree da esplorare ma oggi concentriamoci su quella soluzione che permettono di “entrare nel videogioco”, per avere una esperienza più immersiva: la tecnologia aptica.

Tecnologie aptiche: il territorio inesplorato (per ora)

“Come leader di settore, con una lunga competenza sul campo, posso dire che è una tecnologia relativamente nuova”, mi spiega Luca Lastrucci, amministratore delegato di Powersoft, che opera nei sistemi di amplificazione audio, trattamento del segnale e sistemi di trasduzione per il settore pro-audio. “Se si vuole avere un’idea del futuro prossimo possiamo far mente locale al film Ready Player one, dove il protagonista, per giocare in un metaverso, indossava una tuta. Questa tuta, collegata al gioco, permetteva di percepire esperienze tattili su tutta la pelle.”

L’attuale tecnologia aptica più diffusa si chiama Quad-Haptic. Quad sta per “quattro”: sono infatti 4 i punti di contatto che, tramite un device esterno (un semplice joypad) possono trasmettere alle nostre mani la sensazione di scontro a fuoco, colpi ricevuti etc. Tuttavia il mondo aptico si sta sviluppando. Nell’ultimo anno, complice il Covid e il lockdown, ci siamo evoluti, giocosamente parlando.

In termini economici le dimensioni del mercato aptico per gamers è ancora una realtà di nicchia, pur se in forte crescita. Si stima una crescita del mercato aptico di poco meno di 18 miliardi di dollari nel 2022. Con un CAGR del 16% tra il 2021-2025.

Aptico multicanale: il futuro è oggi

L’evoluzione che sta avendo luogo si chiama aptico multicanale. Oggi i gamers più “intensi” vogliono avere sensazioni più diffuse. Da un lato parliamo dei gamers “attivi”: coloro che, per esempio, stando in piedi vogliono partecipare ad uno scontro a fuoco (giochi del genere per intenderci possono essere COD, Pubg etc..). Poi esistono gli utenti “passivi”: utenti che sono legati a giochi di strategia a turni, Rts, Rpg, tutti giochi dove le esperienze aptiche non possono provenire da abiti, o strumenti a diretto contatto con il corpo. In questo caso le sensazioni di vibrazioni devono essere indotte tramite la postazione di gioco (di solito la sedia).

“Lo scenario di una sedia aptica è ormai una realtà. Di recente abbiamo lanciato MEMO una soluzione costituita da un amplificatore e da uno shaker che permette di vivere, tramite vibrazioni coordinate al gioco, tutta una serie di esperienze sensoriali sia per giocatori passivi che per giocatori più legati all’azione”, mi spiega Lastrucci. “Ovviamente molto dipende dalla diffusione di questa nuova modalità aptica multicanale: molto dipenderà da quanto le software house intenderanno sviluppare, tramite sound designer, dei videogame che prevedano dei feedback aptici”, conclude Lastrucci.

immagine di Florian Olivo per Unsplash

immagine di Florian Olivo per Unsplash

Aptico multimodale: un futuro tutto da scrivere

Procedendo da un approccio multi canale ad uno scenario multi-modale il mondo aptico raggiungerà la sua massima espansione. Il prossimo passo saranno gli attuatori termici. Al momento le soluzioni di sedie o workstation aptiche sono in assoluto la realtà attuale in massimo sviluppo, e con costi accessibili per i gamers che vogliono immedesimarsi nel gioco.

Con la crescente ricerca di nuove sensazioni ed esperienze, il settore aptico è destinato a crescere anno su anno. Tutte le generazioni: Xennials, GenZ, Millennials e GenA sono ormai cresciute e considerano i videogiochi come una normale modalità con cui passare il tempo. Con questo concetto in mente il futuro delle periferiche aptiche è assicurato.

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