Influencer e finanza come la parabola dei talenti. A chi ha sarà dato

scritto da il 24 Marzo 2023
La finanza tende a prendere alla lettera le parabole evangeliche. Prendiamo il caso della parabola dei talenti: il Signore dice:
A chiunque ha, sarà dato
e sarà nell’abbondanza.
Ma a chi non ha, sarà tolto
anche quello che ha”
(Matteo 25, 29)
L’interpretazioni canonica tende a considerare questa frase come una metafora che riguarda lo sfruttamento dei propri talenti, considerato positivo e premiato da Dio, al contrario dell’ignavia di chi non li mette a frutto e quindi non li incrementa. A quest’ultimo il Signore riserva un trattamento durissimo: poiché non ha messo a frutto i talenti gli verrà tolto anche quel poco che ha. Non voglio avventurarmi nella analisi di questa interpretazione, ma sicuramente nel mondo finanziario essa è vera nella sua lettera e non nella metafora.
Chi è finanziariamente povero, privo sia di patrimonio immobiliare, sia di oggetti di valore, sia di soldi, ha un alto rischio di impoverirsi ancora di più, ad esempio con il debito e gli interessi. Al contrario il ricco, colui che già ha, immobili, oggetti di valore denaro, titoli può incrementare il proprio patrimonio con diverse opzioni di investimento e diventare ancora più ricco.
La influencer per antonomasia: Chiara Ferragni
Prendiamo il caso di Chiara Ferragni, la nota influencer con milioni di follower sui social media. Con le sue  tre aziende,  Fenice, Tbs crew, che si occupa della gestione del blog The Blonde Salad, e Sisterhood, ha nel 2022 un fatturato di  circa 28 milioni di euro. Permettiamoci ora il lusso di porre una domanda ingenua, quasi evangelica:
perché la Rai paga la Ferragni per la sua presenza a Sanremo nel febbraio 2023? Ovviamente perché la Ferragni porta share, e lo share porta spot e gli spot portano ricavi per la Rai.
influencer

Chiara Ferragni (Fotogramma, dal Sole 24 Ore)

Una delle sue tre aziende, Fenice, ha avuto un incremento di ricavi nel 2021 e la Ferragni da quell’anno è in cerca di un partner finanziario. Ora, il caso vuole che a poche settimane dalla sua comparsata al festival di Sanremo, un fondo di private equity si prepara a iniettare in Fenice 20 milioni di euro. La presenza in RAI ha sicuramente costituito per Ferragni, e per Fenice, una iniezione gratuita di reputazione e in prospettiva di soldi e profitti.

Pagare per stare sul palco a Sanremo?

Nel mondo che vorrei Ferragni, oltre a pagare le banche di investimento ingaggiate per cercare un fondo di private equity disposto a investire in Fenice, dovrebbe pagare per poter stare sul palco di Sanremo. Vediamo, facendo due conti su un tovagliolo di carta,  e ammesso che l’iniezione di capitale attesa dopo Sanremo sia direttamente collegata alla presenza di Chiara Ferragni al festival stesso, abbiamo 20.000.000 di equity fresco: ipotizzando il 2% di commissione per il lavoro delle banche per procurarsi l’investimento, l’esborso teorico di Ferragni sarebbe di 400.000 euro.

L’influencer e i banchieri 

Sempre in un mondo di fantasia Ferragni potrebbe andare dalle banche di investimento e dire “ehi amici banchieri! con la mia presenza a Sanremo ho contribuito a convincere gli investitori di private equity quindi dovreste detrarre dalle commissioni che vi spettano quello che io ho speso per partecipare a Sanremo giusto?”. Le quali, temo, sempre in un mondo di fantasia, risponderebbero “ehi Chiara! non funziona così! non è una pratica usuale e non siamo in grado di poterti accontentare”. E allora la Ferragni dovrebbe pagare sia le commissioni per le banche sia il cachet alla Rai, poi devoluto in beneficenza.
E invece no. Nel mondo reale non funziona così! Infatti a lei, che ha già, viene dato ancora di più e questo di più non solo non lo deve pagare, addirittura la pagano per averlo. È la legge della finanza sposata con la fama e i social.

Cosa è successo a un’altra influencer: Kim Kardashian

Ci si può consolare pensando che almeno Kim Kardashian (283 milioni di followers) ha pagato 1,26 milioni di dollari alla Sec (la Consob americana) per non aver dichiarato il suo contratto con EthereumMax, che la paga per fare pubblicità sui social a un investimento in cripto asset. E si può sperare che anche Chiara Ferragni dichiari pubblicamente sui social che è pagata da alcuni brand per fare pubblicità come impone la normativa europea.
Sì, è proprio vero: a chi ha sarà dato.