Incentivi alle imprese e Pnrr, basterà il nuovo codice previsto dalla riforma?

scritto da il 05 Maggio 2023

L’annuncio della riforma delega del Governo sta generando grande interesse poiché si propone di armonizzare la disciplina degli incentivi alle imprese, mediante la creazione di un codice degli incentivi, il quale è fondamentale per il sistema economico del paese.

Allo stesso tempo, l’attuale sistema di incentivi presenta lacune che si riscontrano nella gestione dei fondi del Pnrr, a causa di difetti procedurali, che spesso hanno portato alla violazione di norme europee e alla restituzione delle risorse.

Riforma delega e armonizzazione degli incentivi

La riforma delega, oltre alla razionalizzazione degli incentivi, si prefigge di armonizzare la disciplina degli incentivi attraverso la creazione di un codice, poiché l’attuale sistema di agevolazioni alle imprese, essenziale per la crescita economica e sociale del paese, è stato caratterizzato da molte lacune e inefficienze. Ciò ha generato difficoltà di attuazione e di uniformità nella normativa, oltre che diffidenza da parte delle imprese.

Per definire il quadro organico per l’attivazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese, il Disegno di legge A.S. n.571 prevede che il governo adotti uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Secondo l’articolo 3, i decreti legislativi sono adottati su proposta del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con gli altri Ministri competenti nelle materie oggetto dei medesimi decreti, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

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Immagine dal Sole 24 Ore

La consultazione degli enti terzi

Il processo legislativo prevede la consultazione di enti terzi, tra cui Anfir e le varie finanziarie regionali, le università, le libere professioni, le grandi realtà bancarie come Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca, e le piccole banche del sistema Gruppo BCC Iccrea, oltre ai grandi gruppi di consulenza multinazionali come EY, Deloitte, PwC e KPMG.

Come avverrà la razionalizzazione degli incentivi

La razionalizzazione degli incentivi sarà effettuata mediante l’elaborazione di linee guida disciplinate dall’articolo 4 della delega al Governo, che si basano su criteri come la ricognizione e sistematizzazione delle misure di incentivazione esistenti, la concentrazione dell’offerta di incentivi per evitare la sovrapposizione tra gli interventi e la frammentazione del sostegno pubblico, e la programmazione degli interventi di incentivazione da parte di ciascuna amministrazione competente per un congruo periodo temporale. La ricognizione e la sistematizzazione delle misure di incentivazione esistenti avverranno in base a parametri quali il ciclo di vita delle imprese, la complessità e la dimensione dei progetti e gli obiettivi finali di carattere sociale o economico.