Aprire una startup in Italia: i 7 elementi chiave per un business di successo

scritto da il 05 Giugno 2023

Post di Maria Laura Albini, Partner ARAD Digital – 

Sono oltre 14.700 le società iscritte al Registro delle imprese: il numero più alto di startup e PMI innovative mai registrato in Italia. Questo è il quadro che emerge dai dati condivisi dal Ministero per le imprese e il made in Italy, in collaborazione con InfoCamere, Unioncamere e Mediocredito Centrale, nel report sul terzo trimestre del 2022[1]. In particolare, Lombardia, Lazio e Campania si confermano le prime tre regioni italiane per numero di startup e, per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 76% fornisce servizi alle imprese, il 15% esercita nel manifatturiero, il 3% opera nel commercio e il restante 6% è suddiviso tra turismo, trasporti, assicurazioni, agricoltura e altro.

Nuovo business? Burocrazia e tasse i maggiori ostacoli 

Secondo l’ultima indagine realizzata dal Gruppo Nazionale dei Giovani Imprenditori aderenti alla Confcommercio, in collaborazione con OneDayGroup e con il sostegno di Meta, inoltre, si evince che 1 persona su 2 aprirebbe un’attività nel Terzo Settore ma la burocrazia e le troppe tasse rappresentano un grosso ostacolo. Si stima che nei prossimi 10 anni ci sarà un’esplosione di nuove professioni in ambito informatico/tecnologico, marketing e green, settore su cui le nuove generazioni sono molto sensibili e in cui ci potrebbero essere buone opportunità di inserire il proprio business.

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Immagine di Mika Baumeister per Unsplash

 

7 passaggi fondamentali per il successo in Italia

Ma quali sono gli elementi chiave che un giovane aspirante imprenditore deve valutare e tenere in considerazione se ambisce a lasciare il segno, aprendo la propria startup?

A prescindere dall’area geografica in cui ci si trova, dagli studi intrapresi e dal settore in cui si desidera inserire il proprio business, ci sono 7 passaggi fondamentali a cui è necessario prestare attenzione per poter lanciare da zero una startup e portarla al successo.

Vediamoli insieme:

Strutturazione del concept tramite confronto, analisi e ricerca di informazioni

Esporre la propria idea imprenditoriale a persone fidate consente di arricchirla con spunti e punti di vista differenti a cui non si aveva pensato e di ragionarci insieme con spirito critico. Inoltre, è fondamentale studiare e non dare mai niente per scontato, analizzare i dati di mercato e le storie di altri imprenditori del proprio settore o di settori simili per capire quali sono i fattori che li hanno portati al successo.

L’istinto e le esperienze precedenti sono sicuramente due punti chiave per un imprenditore, ma per scegliere la giusta direzione e costruire la propria cassetta degli attrezzi, è importante partire da dati reali e prendere ispirazione da chi prima di noi ha fatto i medesimi passi. Anche la partecipazione a webinar e programmi dedicati alle startup in contesti diversi rispetto a quello in cui si intende inserirsi può essere utile per capire cosa stanno facendo altre persone che si trovano in fase di pre-seed o seed e come si stanno organizzando.

Scelta di una nicchia di mercato e identificazione di un bisogno reale

Prima di concretizzare un’idea imprenditoriale è necessario individuare il target specifico a cui ci si vuole rivolgere e il bisogno preciso che la startup andrà a soddisfare. Allo stesso tempo però è bene tenere a mente che, per crescere, non bisogna rimanere vincolati alla nicchia di partenza ma è fondamentale pensare a come poterla espandere in futuro.

Selezione accurata dei co-founder e del core team per il proprio business

Tra le principali cause di fallimento di una startup vi è la scelta sbagliata del team di lavoro. Il consiglio è quello di scegliere come soci persone fidate, con cui possibilmente si ha avuto modo di lavorare in precedenza, che si conoscono in profondità e che condividono la stessa vision e i valori. Un altro aspetto fondamentale quando si costituisce una società, è la parte burocratica, per la quale è importante farsi seguire da professionisti, senza improvvisare, perché 9 volte su 10 gli errori saranno pagati a caro prezzo. Oltre a scegliere in modo accurato i co-founder e il team di progetto, è fondamentale dettagliare nei patti parasociali anche le regole di entrata e di uscita dei soci, così da poter prevenire eventuali problemi con poche accortezze.

Spiegazione dettagliata della vision con un investor pitch e business plan

Un errore comune che vedo purtroppo commettere da molti giovani imprenditori è dare tutto per scontato e non costruire un business plan dettagliato. Avere una buona idea non è sufficiente per ottenere la fiducia dei potenziali investitori o partner. Per questo motivo, è necessario essere in grado di raccontare in modo semplice e lineare il proprio progetto di business, cercando di far emergere i punti di forza e le potenzialità.

Ricerca di metodi per il finanziamento del business

La scelta tra procedere con fondi propri, family friends oppure rivolgersi al mercato privato, è una decisione che non tutti i giovani imprenditori devono necessariamente prendere. C’è chi ha una buona idea ma non ha fondi da allocare e quindi non può fare altro che rivolgersi a Business Angel o, in fasi successive, a Venture Capital. Personalmente sostengo le idee imprenditoriali e la nascita di nuovi business attraverso Encelado Ventures[2], che supporta startup in early stage e IAG[3] che segue sia iniziative di pre-seed/ seed con Eden, che realtà più consolidate.

Nel corso degli anni si sono formate diverse associazioni similari e sono presenti alcuni acceleratori tra cui StartupBootcamp Fashion Tech, Bocconi4Innovation e WeSportUp, che accompagnano le aziende dalle fasi di pre-seed / seed e series successive. Un’altra strada che si può valutare è l’attivazione di una campagna di raccolta fondi tramite piattaforme di investimento come Doorway, Crowdfundme e Mamacrowd.

Il supporto, però, non deve essere necessariamente solo economico, ma anche di advisory inteso come consigli utili con chi ha maggiore anzianità ed esperienza nel settore ed è bene prendere in considerazione anche questi aspetti prima di procedere con capitali esterni in modo da scegliere il migliore interlocutore per voi. Chiedere il supporto di azionisti è spesso complesso per i founder perché ciò significa dover rendere loro conto del piano di sviluppo, ma è anche vero che per molte startup è l’unica chance per poter sviluppare il business.

Verifica sugli incentivi statali per i giovani imprenditori

Lo Stato ha messo in pista diverse iniziative per sostenere lo sviluppo e la crescita di nuove società. Alcuni esempi sono: i diversi bandi nazionali e regionali per l’imprenditoria giovanile di GIOVANI2030[4]; le agevolazioni di Invitalia[5], che riconosce, ad esempio, un incentivo del 50% sotto forma di contributo a fondo perduto; ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero[6], incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere le micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani under 35 anni oppure da donne di tutte le età e i finanziamenti, bonus e incentivi messi a disposizione da Confcommercio[7].

Il business non decolla? Fare tesoro degli errori per aggiustare il tiro

Sbagliare è inevitabile e necessario per poter migliorare. Per questo motivo è importante non demoralizzarsi di fronte ad eventuali errori e tentativi sbagliati, che vanno invece utilizzati come punto di partenza per perfezionare la propria proposta. Uno degli strumenti più diffusi in ambito Startup, è infatti, il metodo Lean Startup, che si struttura attorno a 3 fasi: realizzazione dell’idea, misurazione e valutazione per poi eventualmente aggiustare la mira.

Un’impresa giovanile su 3 chiude nei primi 5 anni di vita e quasi la metà non supera il biennio. Perciò il consiglio che mi sento di dare a chi intende aprire il proprio business e portarlo al successo è di non farsi scoraggiare dalle difficoltà che naturalmente incontrerà nel suo percorso, di capire come mai una cosa ha funzionato o non ha funzionato per migliorare la volta successiva, e di continuare a sperimentare, studiando esempi di successo per capire come potenziare le iniziative che sta pianificando. In bocca al lupo!

NOTE

[1] Cruscotto startup innovative di Unioncamere 

[2] Il team di Encelado Ventures

[3] Italian Angels for Growth

[4] Bandi per i giovani imprenditori: le opportunità del 2023

[5] Invitalia, gli incentivi alle imprese turistiche 

[6] Ministero imprese e Made in Italy: Oltre Nuove imprese a tasso zero

[7] Confcommercio: Incentivi alle imprese, agevolazioni fiscali per le Pmi